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Autore: Pettyfer    06/01/2012    39 recensioni
Quel diario che avevo tenuto nascosto da tutti con tanta precisione, era scomparso.
Non sapeva come o quando. Solo che non c’era né nella sua borsa, né nel suo baule.
Dov’era finito il suo diario?
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Draco Mafloy stava nella sua stanza appoggiato alla testiera del letto con un espressione neutra, e con un quaderno tra le mani.
La mezzosangue innamorata di lui.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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P a g i n e n a s c o s t e

P a g i n e   n a s c o s t e.

 

 

In quel momento doveva prendere appunti. Ecco. Doveva.
Ma la sua mente si rifiutava categoricamente di ascoltare le parole del professor Vitius.

Le mani le tremavano per la rabbia.  E aveva paura.

Una paura tremenda.
Quel diario che avevo tenuto nascosto da tutti con tanta precisione, era scomparso.

Non sapeva come o quando. Solo che non c’era né nella sua borsa, né nel suo baule.

Dire che era disperata era riduttivo, perché se quel diario sarebbe finito in mani sbagliare sarebbe stata la fine per lei, e la sua reputazione da seria e intelligente ragazza si sarebbe sciolta.

E lei non poteva sopportarlo. Ron e Harry non l’avrebbero più guardata in faccia.

Quelle pagine di diario che aveva nascosto così argutamente non contenevo parole e pensieri di problemi adolescenziali, ma contenevano parole di un amore proibito.

Un amore che lei non avrebbe mai avuto il coraggio di affrontare.

Un amore proibito. Impossibile.

Eppure lei, nonostante le differenze e gli insulti, quel sentimento tanto profondo e così intimo, lo provava.

Era sbagliato, maledettamente sbagliato.
E non c’era nessuna possibilità che questo potesse realizzarsi. Soprattutto per le conseguenze che avrebbe portato. Forse avrebbe avuto lui, ma perso i suoi amici.

Loro non avrebbero mai capito. Non l’avrebbero mai fatto.
Eppure lei continuava ad amare Draco Malfoy.

Forse la parola ‘amore’ potrebbe sembrare troppo seria, però Hermione provava qualcosa per lui che non era semplice attrazione.

Ma il problema, in quel momento, era un altro. Dov’era finito il suo diario?

 

                                                                           *****

 

Draco Mafloy stava nella sua stanza appoggiato alla testiera del letto con un espressione neutra, e con un quaderno tra le mani.

Perché era così maledettamente ficcanaso? Perché non aveva lasciato quel diario nella libreria, lasciando che quella stupida mezzosangue sarebbe venuta a riprenderselo?!

Non aveva risposta. Era un suo difetto.

Appena vedeva qualcosa di interessante o di particole doveva ficcarci il naso. E non sempre le conseguenze erano positive.

Come in quel caso: le conseguenze erano disastrose.

La mezzosangue innamorata di lui.
Era surreale una cosa scientificamente impossibile, eppure quelle pagine erano la prova del contrario.

Scese nella Sala Grande e appena varcato le porte, i suo occhi puntarono al tavolo dei Grifondoro cercando il viso della Granger.

Non doveva dar conto o peso a quel diario, eppure ci aveva riflettuto e stava continuando a farlo tutt’ora. Forse, se sarebbe successo anni prima avrebbe fatto passare quel diario tra le mani di tutti i studenti della scuola, ma adesso no. Odiava la Granger, o pensava di odiarla.

Era una situazione complicata, quasi delicata.

Dopo aver letto quelle pagine, così piene di angoscia e di dolore, aveva provato qualcosa di nuovo.

Qualcosa che portava il nome di consapevolezza. Consapevole di non odiare la Granger.

Consapevole di averla ferita con tutte le offese che gli aveva rivolto.

Dopo tutto non erano così diversi.

Provavano le stesse sensazioni, stesse emozioni anche se per cause diverse.

Lei si sentiva sola, lui si sentiva solo.

Soli perché non potevano parlare a nessuno di loro, di quello che provavano veramente.

Qualcosa che solo loro potevano capire.

La sua solitudine era dovuta dalla proprio famiglia. Una famiglia in cui i proprio sentimenti non vengono mai espressi, almeno che non siano il disgusto o la rabbia.

 L’unica volta che per Malfoy Manor si aggirava felicità e amore, era stato solo quando Draco era nato. Ma era stata una felicità dei suoi genitori, non sua.

Lui che era solo un neonato, ignaro del proprio futuro.

E adesso solo, perché non aveva nessuno con cui sfogarsi.

Lo stesso si poteva dire della Granger che, da quello che si deduceva dal suo diario, nessuno avrebbe potuto capire nulla del suo amore, soprattutto verso qualcuno come lui.

Un rinnegato.

La vide. Stava seduta affianco al rosso. Sorrideva. Si alzò dalla panca, recuperò la borsa, per poi salutare i sui amici e dirigersi verso l’uscita, dove si trovava Draco.

Appena lo vide trattenne il respiro, e chiudendo gli occhi per un attimo, respirò profondamente e si allontanò il più possibile da lui.

Ma Draco non rimase fermo al suo posto. No, non sarebbe rimasto lì.

Si girò e la seguì.

Forse la Granger non se n’era neanche accorta, tanto che correva.

Il serpeverde allungò il passo fino ad arrivargli abbastanza vicina da afferrarle un braccio e attirarla a sé.

La ragazza lo osservò attonita e senza ombra di dubbio impaurita.

Lo fissava con occhi spalancati e la bocca socchiusa.

Draco ricambiò lo sguardo, solo che a differenza dell’altro, il suo era neutro, senza trasparire i propri sentimenti.

Prese il piccolo quaderno dalla tasca e glielo detta in mano.

-Suppongo che questo diario sia tuo, mezzosangue-

Hermione sgranò ancora di più gli occhi osservandolo sparire dietro al muro.

Lo sapeva. Lui aveva letto.

Tutto.

Corse verso il proprio dormitorio e ci si chiuse dentro.

Lacrime amare scesero dai suoi occhi dorati.

Incrociò le braccia sotto al seno sedendosi sul letto.

Draco Malfoy sapeva che era innamorata di lui.

Sapeva, ed gli aveva restituito il diario. E lei l’aveva ripreso impaurita, arrabbiata e ferita.

Cos’altro poteva aspettarsi? Che sarebbe corso verso di lei dicendole di ricambiare i suoi sentimenti? Non sarebbe mai accaduta una cosa del genere.

Né ora, né mai.

Si chiuse ancora di più a riccio, sentendo lo stomaco contorcersi.

Come avrebbe potuto camminare per i corridoi del castello senza la paura che lui sarebbe comparso all’improvviso, deridendola?!
Eppure nel momento in cui gli aveva restituito il diario, non aveva fatto altro che guardarla, senza aggiungere altro a quella frase detta così…freddamente.

Perché? Perché aveva perso il diario?

E perché proprio lui doveva trovarlo?

E adesso, si sentiva sola, tremendamente sola, senza qualcuno con cui sfogarsi.

Non poteva aprirsi con nessuno, e adesso era costretta a chiudersi, come Malfoy aveva chiuso quel diario. Poi pochi secondi dopo un’amara consapevolezza, dal gusto sgradevole, dagli artigli affilati pronti per essere conficcati nel cuore… Arrivò, così si accese quella cruda realtà dinanzi ai suoi occhi: se Draco provasse per lei un minimo sentimento, se l’amasse non le avrebbe mai restituito il diario e se ne fosse andato. Draco non l’amava, e questo era tutto. Tutto e niente. Tutto per lo sconforto. Niente per il suo ormai disintegrato cuore.

 

Non riusciva a prendere sonno, per niente. Stava  più sveglio di prima. Era tutta colpa della Granger, lei e del suo maledetto diario.

Si rigirò per la millesima volta verso la finestra sperando di addormentarsi. Attese un paio di minuti, ma niente.

Sbuffò.

-Draco, ti senti bene?- gli domandò una voce.

-Perché non dovrei stare bene?-sussurrò scocciato Draco rigirandosi un’altra volta.

-Non pensare di mentirmi Draco, è da quando stavamo mangiando in Sala Grande che sei strano-

-Ok! Non sto bene, per niente. Non riesco a togliermi dalla testa la Granger- si sedette a gambe incrociate sul letto.

-Che centra Hermione Granger?- Blaise sgranò gli occhi stupito, non aspettandosi una risposta del genere dall’amico.

-E’ innamorata di me- spiegò velocemente il biondo.

Blaise sgranò gli occhi.

-E me lo dici così?Spiegati meglio-

-In biblioteca ha trovato un diario, ed ero curioso di sapere a chi appartenesse, così l’ho aperto, ed era della Granger…-

-Continua-

-Nel diario c’era scritto che era innamorata di me- ammise.

-Salazar! Questa si che è nuova- Blaise era al quanto scioccato.

-Blaise, non devi dirlo a nessuno, capito? Quelle pagine erano piene di angoscia, e scommetto che per la Granger aver saputo che io abbia letto quelle pagine sia stata già una gran batosta, quindi…acqua in bocca- Draco vide l’amico sorridere malizioso e si affrettò ad aggiungere –non che mi importi, sia chiaro, mi fa solo pena-

Certo…

-Draco, provi qualcosa per lei?- gli chiese serio l’amico.

-Che? No. Assolutamente no! Sarebbe qualcosa di categoricamente impossibile e…sbagliato- Draco abbassò lo sguardo.

-Lei ti piace!- affermò Blaise, beccandosi un’occhiataccia dall’amico – avanti ammettilo, amico, non ti ho mai sentito parlare di una ragazza in questo modo, guarda che io non ti prederei in giro, anzi…mi farebbe piacere sapere che tu abbia messo la testa a posto- Blaise sorrise.

-Salazar, Blaise! Già sono confuso di mio, adesso ti ci metti anche tu- sussurrò spaesato Draco.- che devo fare?-aggiunse.

-Tu gli hai ridato già il diario?-

-Si, e credo di averlo fatto nel modo sbagliato-ricordò amaro- e l’ho chiamata mezzosangue, sono maledettamente pentito-

-Domani a colazione vai da lei e chiarisci tutto!-

-Oddio no! Non ho il coraggio di dire alla Granger che mi piace, solo per colpa di quello stupido diario del cavolo- disse adirato.

-Avanti amico, caccia fuori le palle! E’ la prima volta che ti piace una ragazza, e questa volta anche per una causa buona, credo…-sbuffò- avanti, non fartela scappare-

-E che direbbe mio padre? O mia madre. Dio, sono un codardo- sussurrò- dopotutto lo sono sempre stato-

-Avanti Draco, buttati e non pensare alle conseguenze, a quelle ci penseremo dopo, insieme!-

-Hai ragione…- il biondo sorrise all’amico.

Era il suo modo per ringraziarlo, e Blaise, questo, l’accettava.

Dopo tutto, non era così solo come credeva.

 

 

 

Hermione stava seduta tra Ron e Ginny, stava bevendo un bicchiere di succo di frutta quando Ginny le domandò una cosa, che le fece aumentare il ritmo del cuore, quasi volesse uscire dal petto.

-Perché Draco Malfoy sta venendo verso di te?-

Perché Draco Malfoy si stava dirigendo verso di lei?

Il cuore batteva velocissimo.

Le si fermò a pochi passi di distanza.

Era sicurissima che, in quel momento, l’avrebbe derisa dinanzi a tutta la scuola.

Lo fissò, ma il suo viso non trapelava nessun ghigno soddisfatto o qualcosa di simile, era immobile, quasi non batteva le ciglia.

-Granger, potresti seguirmi un attimo?- gli domandò mantenendo un tono fermo.

Quasi tutta la sala era interessata ad osservarli.

Hermione, per l’ansia stava quasi per mettersi a piangere.

Ma non l’avrebbe mai fatto, soprattutto davanti a Draco Malfoy.

Il suo orgoglio di Grifondoro aveva un valore, e lei doveva rispettarlo.

Ron e Harry la guardavano sconcertati.

-Si…-sussurrò flebile.

Ron e Harry la continuarono a guardare e quando Ron stava per dire qualcosa, lo bloccò.

-Non ti preoccupare Ron, vi spiegherò tutto dopo…per favore- li pregò.

-Ve la riporterò tutta intera, non ti preoccupar Lenticchia- lo sbeffeggiò Draco afferrando il braccio di Hermione e trascinarla in un corridoio deserto.

Hermione si scostò da lui e lo fissò seria.

-Ok, Malfoy, se devi umiliarmi o fare qualsiasi altra cosa, ti prego di…- incominciò a raffica Hermione, presa dal panico.

Era una situazione strana, lei attaccata al muro e lui, Draco Malfoy, il ragazzo che amava le stava davanti e la guardava serio.

-Non correre a conclusioni affrettate, non sai cosa devo dirti, quindi taci, e lasciami parlare!- le disse ancora più serio.

-Non è facile per me dire certe cose, non l’ho mai fatto, e spero che questa sia la prima e ultima volta che lo faccio- deglutì- ho letto il tuo diario!-

Gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime.

Ferita.

-Ho letto ogni parola, di tutte le pagine scritte di quel diario-

Arrabbiata.

-Un maledettissimo diario del cavolo- urlò facendola sussultare.

Sola.

-Un diario che mi fatto aprire gli occhi- le sussurrò vicino.

Hermione sgranò gli occhi sconvolta e speranzosa.

-Quelle parole, le tue emozioni mi hanno aperto gli occhi, mostrandomi una strada completamente nuova per me- sospirò- ti senti sola, e so cosa vuol dire non poter dire a nessuno quello che provi o quello che vuoi!- le si avvicinò –so cosa vogliano dire quelle parole- le si avvicinò maggiormente, incastrandola tra sé e il muro.

Stava per rispondere, ma le parole gli morirono in gola.

Sgranò gli occhi, ormai troppo lucidi.

Draco la stava baciando. Un bacio leggero, quasi timido.

Ricambiò il bacio, non sapendo cosa fare.

Era confusa. Cosa voleva dire quel bacio?

Che l’amava anche lui?

Poche lacrime gli rigarono il viso.

-Perché piangi, Granger?-

-Non so cosa pensare, Draco-

-Non ti basta sapere che mi piace?- le sussurrò sorridendo e dandole un secondo bacio, questa volta più profondo.

Hermione era sconvolta.

Ma felice.

Il diario aveva fatto aprire gli occhi a Draco. Cos’era quello?

Qualcosa di inaspettato.

Eppure quelle pagine nascoste avevano avuta la loro parte.

Gli avevano dato l’amore.

L’unica cosa che gli mancava nella vita.

Si sa che il cuore non riesce mai a nascondere niente.

 

 

 

*Angolo autrice*
La mia prima one shot su Draco ed Hermione *-*
Ammetto: sono emozionata ^-^

Spero che vi sia piaciuta, questa one shot è stata un mio esperimento, per sapre, più o meno, se piace o no, e se i commenti saranno positivi, continuerò a scrivere non solo one shot, ma fan fiction su questa coppia strepitosa.

Ringrazio già le persona che leggeranno e commenteranno, e vi chiede un piccolo, ma piccolo commento :)

Un bacione, Pettyfer.

   
 
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