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Autore: PiccinaX    06/01/2012    3 recensioni
Santana è sempre stata una ragazza tranquilla, infatti è difficile credere dove questa macchina la stia portando.
E adesso? Rimaneva la stessa ragazza, certo. Ma sarebbe sopravvissuta in quel posto dimenticato da Dio?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AUOOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente! Si, lo so ho ancora una long in sospeso… Ma questa storia è arrivata con prepotenza tra i miei pensieri e ho dovuto assolutamente scriverla! Spero che vi piaccia! Mi piacerebbe sapere  cosa ne pensate! Vi auguro una buona lettura e per favore niente uova, solo pomodoro u.u
 
 
 
 
 
Santana è sempre stata una ragazza tranquilla, infatti è difficile credere dove questa macchina la stia portando.
La ragazza osserva il panorama fuori dal finestrino con occhi stanchi. Già. Lei è stanca. Stanca di lottare per la verità.
Pensa già che le mancheranno i suoi genitori, i suoi amici… Un dolore allo stomaco. Come potrà sopravvivere senza la sua quotidianità? Le sue abitudini.
Santana Lopez era la ragazza perfetta. Anche se nessuno è perfetto lei c’era quasi vicina. Da poco si era trasferita a Los Angeles, in uno dei quartieri più prestigiosi della città, insieme alla sua famiglia. È sempre stata una ragazza modello: voti alti a scuola, faceva parte delle cheerleaders e si offriva sempre per aiutare chi fosse in difficoltà. Oltre a tutte queste bellissime qualità, era anche una ragazza davvero, davvero bella. Capelli neri setosi, lunghi; due occhi profondi neri dai tratti orientali; una bocca al bacio, labbra carnose e morbide; per non parlare del fisico, per quanto potesse essere minuta, la ragazza aveva tutto al posto giusto!
E adesso? Rimaneva la stessa ragazza, certo. Ma sarebbe sopravvissuta in quel posto dimenticato da Dio?
 
 Accanto a lei sua madre che la guarda piena di dolore. Anche per lei è dura.
 
Mrs. Lopez: “ Ti troverai bene tesoro…”
 
Santana annuisce anche se crede tutto il contrario.
 
La donna decide di continuare: “ Dico sul serio, mi hanno detto che è un bel posto…”
 
Santana: “ Mamma ci sono ragazzi con problemi, come può essere un bel posto?”
 
Silenzio. La signora Lopez porta una mano alla bocca per soffocare i singhiozzi procurati dal pianto che cerca di nascondere alla figlia. La sua Santana è la ragazza più buona che possa esistere e non farebbe mai del male nemmeno ad una mosca. E pensare che viene ritenuta una ragazza con dei problemi e con dei lati oscuri, è difficile da sopportare per la donna.
Santana prende la mano della mamma e la stringe con la sua. Cercando di farle forza.
Dopo un po’ i suoi pensieri corrono da Blaine, il suo migliore amico. Lui non ha mai esitato sull’innocenza di Santana. Lui l’ha sempre creduta. Per Santana, Blaine è come un fratello. Si conobbero alle elementari e da allora furono inseparabili. Tra loro non c’era solo un grande affetto. Ma c’era rispetto, fiducia, altruismo. Lei sapeva tutto di lui. E lui sapeva tutto di lei. Dio quanto le sarebbe mancato! Quei suoi ricciolini non li avrebbe visti per un po’ di tempo… Ma sicuramente avrebbe trovato il modo di comunicare con lui.
 
Autista: “ Siamo arrivati.”
 
Le parole magiche. Due semplici parole che hanno scaturito in sua madre un pianto isterico. Dovrebbe essere lei la disperata soffocata dal pianto e invece lo è la madre.
Santana la guarda dolcemente… Le sorride. “ Mamma starò bene…”
 
La donna la prende tra le sue braccia e la stringe forte, dopo alcuni secondi l’allontana un po’ in modo tra trovare il contatto visivo con la figlia. Con gli occhi fissi l’una sull’altra la donna si decide a parlare.
 
“ Santana, hai solo 16 anni. So che ami la sincerità e la giustizia e per questo ti dico di non lottare troppo per le tue idee li dentro. Ci sono ragazzi dal passato terribile… Non voglio che tu ti faccia male. Cerca di farti degli amici sicuri… Che almeno non siano pericolosi. Cercherò di fare il possibile per tirarti il prima possibile fuori di qui!”
 
Santana annuisce e torna a stringere la donna. Dopo un minuto si dividono. È ora.
 
Santana: “ Mi mancherai mamma…”
 
Mrs. Lopez: “ Anche tu tesoro… fatti forza…”
 
Con queste ultime parole la signora Lopez sale in macchina. Continua a salutare la figlia fino a quando è possibile. Poi agli occhi di Santana la macchina diventa un puntino ormai indistinguibile.
Prende un lungo respiro. Si gira verso l’entrata. ‘Benvenuta Santana nella tua nuova dimora, l’istituto correzionale migliore d’America! Certo come no.’ Dice Santana a se stessa. Difronte a lei un edificio color cenere, spoglio. Un giardino malandato, ricco di alberi morti e fiori appassiti. Ebbene si! Questo posto è davvero scordato da Dio!
 
In lontananza si vede qualcuno che si avvicina verso di lei. Una figura possente. Ecco. Arriva il panico. Quando la figura si trova ad un paio di metri di distanza, Santana, si accorge che si tratta di una donna.
 
“ Hey signorina! Tu devi essere la nuova arrivata… Santana Lopez?”
 
Santana si limita ad annuire.
 
“ Io sono Shannon Beiste, la tua guida al momento e faccio anche parte del corpo insegnanti, sono la coach della squadra di football. Come puoi ben vedere questa struttura è divisa in quattro blocchi. Nel lato est ci sono i dormitori. Nel lato ovest la scuola. Nel lato nord si trova la struttura dedicata allo sport dei quali dovrai partecipare almeno a due. E nel lato sud trovi il giardino seguito dalla foresta. Ti consiglio sinceramente di non metterci piede! Lo so che vorresti essere a casa tua, al calduccio e non di certo qui, ma ti abituerai…” sorride cercando di fare coraggio alla ragazza di cui gli occhi non riescono che ad esprimere tristezza.
 
Santana annuisce di nuovo senza proferire parola.
 
“ Oh andiamo piccola! Fammi sentire la tua voce su! C’è qualcosa che vuoi chiedermi? Qualche dubbio?”
 
La piccola mora si fa coraggio: “ C-come posso comunicare con la mia famiglia e i miei amici?”
 
La Coach sorride alla ragazza che finalmente ha deciso di rivelare la sua voce melodiosa: “ Hai a disposizione una telefonata a settimana di dieci minuti per i tuoi genitori. E puoi scrivere lettere agli amici una volta al mese. Puoi scrivere tutte le lettere che vuoi quel giorno.”
 
Santana rimane a bocca aperta. ‘ Oh no! Non posso sentire Blaine!!! Una lettera una volta al mese! Ma qui sono matti!!! Oh cavolo! Blaine andrà di matto!’
 
“ Adesso vieni, ti mostro il tuo alloggio. E poi andiamo insieme a prendere l’orario delle tue lezioni e mentre ci siamo puoi scegliere i due sport da praticare! Fidati non ti puoi annoiare qui!”
 
La Coach Beiste fa strada seguita da una Santana persa nei suoi pensieri. Dopo la notizia che è praticamente isolata dal mondo non può pensare ad altro e sentirsi sempre più sola.
Si guarda intorno, non c’è nessuno in giro. ‘ chissà dove saranno gli altri ragazzi adesso…’ pensa.
Tutto è molto spento qui… già siamo nel blocco est. Entriamo dentro. Pareti bianche nei corridoi. Spoglie. L’edificio è diviso in due piani. Il piano inferiore è il piano delle ragazze, mentre quello superiore dei ragazzi.  Non ci sono molte stanze…
 
Santana: “ Mi scusi, ma quanti ragazzi ci sono in questo istituto?”
 
Coach Beiste: “ Non superate i 100… comunque, eccoci arrivati. Questa è la tua camera. La tua compagna di stanza per ora non c’è ma è una ragazza molto tranquilla. Fidati di me!”
 
Santana: “ Dove sono tutti adesso? Non ho visto nessuno in giro…”
 
Coach Beiste: “ Sono tutti a lezione! Nell’altro blocco. Per questo non vedi nessuno! È quasi l’ora della pausa comunque, tra un po’ vedrai un po’ di gente! Anche perché stiamo andando proprio li per le tue lezioni. Quindi posa le tue cose che andiamo.”
 
Santana decide di lasciare le due valigie sopra il suo letto. Sistemerà dopo le sue cose. La stanza è abbastanza spaziosa. E la sua compagna di stanza sembra molto ordinata. Non c’è nulla fuori posto. Almeno per la stanza è tutto apposto!
Prende un altro respiro profondo. È quasi l’ora della pausa. ‘ Chissà come sono gli altri ragazzi. Se sono tutti pericolosi criminali. O se qualcuno come lei è finito per sbaglio li. Saranno socievoli?’ Presa da questi pensieri Santana non si accorge nemmeno di essere arrivata li. Davanti all’edificio del blocco ovest. Entra. In quel momento suona la campana della pausa. Nel giro di pochi secondi i corridoi si affollano. Certo, non sono molti i ragazzi ma gran parte si dirige fuori a prendere una boccata d’aria. Molti la guardano, capendo che è nuova. Alcuni la guardano con superiorità. Alcuni con indifferenza. Nessuno mostra un sorriso. Nessuno.
Santana ha tanta voglia di sprofondare. Ma per fortuna viene portata in un ufficio e si ritrova davanti una figura dai capelli rossi, con degli occhi da cerbiatto e un sorriso così ottimista da curare quasi il cancro!
 
“ Ciao! Tu devi essere Santana Lopez! La ragazza appena arrivata! Bene, io sono Emma Pillsbury! Mi occupo della segreteria didattica. Oh ciao Shannon!”
 
Coach Beiste: “ Ciao Emma!” risponde sorridente.
 
Santana: “ Salve…”
 
Emma: “ Oh non aver paura. All’inizio è normale sentirsi a disagio ma ti troverai bene! Abbiamo dei professori molto validi e preparati! Aspetta che cerco il modulo di iscrizione che devi compilare” dice cercando tra i suoi cassettini. Una volta trovato lo consegna a Santana. “ Ecco qui, compilalo. Tieni la penna.” Dice porgendogliene una.
 
Santana si concentra per compilare il modulo di iscrizione. Mentre le due donne parlano tra loro durante l’attesa.
 
Emma: “ Ho saputo quello che è successo ieri negli spogliatoi…”
 
Santana si incuriosisce dopo questa affermazione, mentre compila il modulo cerca di ascoltare le due donne.
 
Coach Beiste sospira: “ Non so più cosa fare con quella ragazza. Un giorno sembra che abbia capito la lezione e il giorno dopo fa più casini del giorno prima!”
 
Emma: “ Brittany è una ragazza molto intelligente. Forse ha solo bisogno di più attenzioni…”
 
Coach Beiste: “ Beh con tutti i casini che combina la mia giornata è sempre dedicata a lei! Ha tutto il giorno le mie attenzioni quella ragazza! Non credo sia un fattore di attenzioni! Non so più che punizioni darle! Ieri le ho fatto fare 600 addominali. E non si è lamentata! È una furia! Ho paura che se continua così dovremo prendere dei seri provvedimenti!”
 
Emma: “ è un vero peccato… la sua carriera scolastica è eccellente. Ha il massimo dei voti in tutte le materie! È un genio!”
 
Coach Beiste: “ Siamo sicuri che non minaccia i professori?!”
 
Emma: “ No Shannon tutti gli insegnanti ritengono che sia una ragazza eccellente… apparte la disciplina chiaramente, che come ben sappiamo lascia molto a desiderare…”
 
Coach Beiste: “ Beh questo lato di Brittany non lo conoscevo! Nello sport in effetti è eccellente. Ha una marcia in più rispetto agli altri. Ma la disciplina sta alla base Emma. Ci sarà pur qualcosa che la faccia calmare…e un giorno lo scoprirò!”
 
Emma: “ Magari scoprilo prima che metta l’istituto sottosopra! E nel frattempo perché non me la mandi domani? Potrei parlarle io… insomma, tentar non nuoce!”
 
Coach Beiste: “ Ok, grazie Emma.”
 
Santana che aveva finito da un bel po’ ha deciso di godersi la conversazione tra le due senza dire nulla. ‘Chissà cos’ha fatto questa ragazza… Brittany? Sarà una teppista maleducata, una poco di buono che procura solo guai. E io da questa gente devo stare lontana! Chissà però cosa può spingere una ragazza così intelligente, come affermano i professori, a fare casini… Boh’ riflette un pò ma dopo un po decise di non pensarci più.
 
Santana: “ Ho finito…”
 
Emma: “ Ok Santana, ecco il tuo orario” dice porgendole un foglio “ da domani inizi!” dice raggiante.
 
Santana: “ Ok… grazie…”
 
Coach Beiste: “ Ok grazie Emma, ci vediamo dopo! Andiamo Santana.”
 
La ragazza mora si alza e segue la Beiste lasciando Emma con un mezzo sorriso. Uscendo dall’aula nei corridoi non c’è anima viva. Di nuovo. La pausa deve essere finita.
Prossima destinazione: blocco Nord. Entrambe entrano nella struttura sportiva. Santana rimane a bocca aperta. È enorme e ben attrezzata. Decisamente non si aspettava di trovare una struttura del genere nel posto di cui Dio ha dimenticato l’esistenza!
 
“ Allora che te ne sembra?” dice una sorridente coach Beiste.
 
Santana: “ Wow…”
 
“ Eh già, la struttura è nuova. Ieri abbiamo avuto un piccolo problema negli spogliatoi, ma tutto verrà sistemato.” Dice la Beiste imbarazzata.
 
‘Brittany’, Santana pensa.
 
“ Allora Santana che sport vuoi praticare? Puoi scegliere tra nuoto, pallavolo, basket, calcio, football e tennis.”
 
“ Ehm penso che per ora farò nuoto e pallavolo…” dice Santana in un attimo di esitazione.
 
“ Certo poi se vuoi puoi cambiare oppure ne puoi aggiungere altri!” dice soddisfatta la Beiste. “ Perfetto allora, ogni giorno puoi venire dalle 16:00 alle 20:00, ah oggi pomeriggio alle 18:00 c’è la partita di calcio, ragazze contro ragazzi! Ci sarà da divertirsi, vieni se ti va!”
 
Santana: “ Ok… grazie per il suo aiuto.”
 
Beiste: “ Dovere! Mi chiedo cosa abbia fatto una ragazza educata come te a finire qui… Ma comunque! Puoi tornare nella tua stanza se ti vuoi riposare… il giro panoramico è finito! Se ti serve qualcosa mi trovi qui!”
 
Santana annuisce e saluta. Corre verso gli alloggi e entra nella sua stanza. Ancora la sua compagna di stanza non è arrivata.
Lei decide di sistemare i suoi vestiti e le sue cose e poi va a farsi una doccia. Appena esce scopre di non essere più sola.
Davanti a lei c’è una ragazza asiatica, qualche centimetro più bassa di lei e vestita in maniera strana… molto stile gotico! Mi sorride. Il primo sorriso da parte di qualcuno apparte gli insegnanti!
 
“ Ciao io sono Tina! Tu sei la ragazza nuova… come ti chiami?”
 
“ Ciao, io sono Santana…”
 
“ Santana tra un po’ è ora di pranzo, se vuoi possiamo andare a mensa insieme…” dice sorridente.
 
“ Oh beh, si grazie…” rispondo al sorriso.
 
“ Grande!” dice entusiasta “ Scommetto che la Beiste ti ha già fatto fare il giro panoramico dell’istituto!”
 
“ Si è stata molto gentile…”
 
“ Oh lo è! Lei viene sempre in nostro “soccorso”…”
 
“ In che senso?” domanda Santana curiosa.
 
“ Presto lo capirai… Adesso andiamo se vogliamo arrivare a mangiare qualcosa di decente… Prima che arrivino le celebrità!”
 
“ Scusa ma non ti seguo più…”
 
“ Tranquilla, capirai tutto in pochissimo tempo…” dice triste.
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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