06/01/2012
2 recensioniAlessandra semplicemente era stanca.
Stanca di sentirsi sola.
Stanca di svegliarsi senza un sorriso sulle labbra.
Stanca di fare ciò che odiava fare.
Stanca di avere paura.
Stanca di essere fragile.
Alessandra semplicemente era stanca.
Alessandra spesso sognava.
Sognava il mondo tra dieci anni.
Sognava l'amore.
Sognava l'impossibile.
Alessandra spesso sognava e a forza di sogni sopravviveva.
Alessandra spesso scriveva.
Scriveva favole.
Scriveva storia.
Tentava di scrivere libri ma non finiva mai.
Alessandra spesso scriveva per dar voce ai suoi sogni.
Alessandra spesso piangeva.
Piangeva di nascosto, sotto il piumone.
Piangeva al cinema per un film che la commuoveva.
Piangeva per il telegiornale, e lì sì che c'era da piangere.
Piangeva per cose stupide.
Piangeva per cose serie.
Alessandra spesso piangeva per sciacquare via tutta l'amarezza che si sentiva dentro.
Alessandra spesso rideva.
Rideva senza motivo.
Rideva per una barzelletta.
Rideva per un pensiero che le percorreva la mente.
Rideva per nulla.
Rideva per tutto.
Alessandra spesso rideva per sentirsi più leggera.
Alessandra spesso lottava.
Lottava per ciò che è giusto.
Lottava per ciò che era sbagliato ma che le sembrava giusto.
Lottava per ciò che voleva.
Lottava per ciò che pensava.
Alessandra spesso lottava perchè così le avevano insegnato a fare.
Alessandra spesso dormiva.
Dormiva per non vedere.
Dormiva per non sentire.
Dormiva perchè il mondo la stancava.
Dormiva perchè amava farlo.
Alessandra spesso dormiva per avere la forza di lottare.
Alessandra faceva spesso tante cose, e poi ?
E poi niente, poi si è stufata.
Si è stufata perchè nessuno l'ascoltava.
Si è stufata perchè nessuno l'approvava.
Si è stufata perchè nessuno l'amava.
Si è stufata perchè il mondo non l'accettava.
Scusate, piccolo shot autobiografico.
Un po' anche uno sfogo a dir la verità.
Emy McGray