Inu Yasha camminava a passi
lenti verso l’albero sacro. Non si era ancora del tutto ristabilito, ma
rimanere dentro la capanna a pensare di certo non l’aiutava… Si era sentito
tradito ed illuso dalla persona che amava, proprio come quando Kikyo l’aveva sigillato.
Ma con lei era stato tutto diverso, loro erano vittima
di un inganno invece, secondo la sua testa, Kagome l’aveva abbandonato in uno
dei momenti più difficili.
Aveva amato solo tre donne
nella sua vita: la madre,Kikyo e Kagome… E tutte e tre
se n’erano andate… Si accascio ai piedi dell’albero, nel suo sguardo traspariva
solo tanta tristezza. Annuso l’aria in cerca di quell’odore
a lui tanto conosciuto, ma non ve n’era traccia. Era
finita, ma non poteva e non voleva rassegnarsi… Sarebbe tornata prima o poi. Scattò in aria come se fosse stato colpito da
un fulmine… Si guardò attorno e si mise a correre il più velocemente possibile,
gambe permettendo. Sentiva l’odore del sangue… Del sangue
di Kikyo. Arrivato sul luogo la vide… Era distesa a
terra, il corpo fatto di terra presentava molte spaccature.
-Kikyo…
La giovane donna spalancò gli occhi stupita. Il suo Inu Yasha era
lì, nell’ora della morte le sarebbe stato accanto.
-Vado via.
-Non dirlo dannazione, non dirlo…Ci sarà di certo un modo per salvarti. Cosa è successo?-chiese avvicinandosi e prendendola in
braccio.
-Il mio corpo non resiste
più… E ora di tornare negli inferi, è quello il mio posto!
-Non puoi
andartene … Io verrò con te!
-No, tu devi restare per
Kagome….
-Tsk, no
lei ormai è andata via e…
-E siccome lei è tornata nel
suo mondo vorresti sacrificarti per venire con me
vero? Grande uomo…
-No, io sarei venuto comunque anche se lei..
-Non mentire! Il tuo posto è qui… Tu hai diritto alla vita! Vivi per me Inu Yasha, ama per me…Promettimelo?
Una lacrima solcò il viso del
mezzo demone e presto ne scesero delle altre.
-Io…
La sacerdotessa
gli sorrise dolcemente, come non aveva mai fatto. Ora poteva morire
felice, anche se Naraku era ancora in vita, anche se la sfera poteva essere
usata per scopi malvagi sapeva che il suo Inu Yasha avrebbe continuato ad
amare…
L’hanyou la strinse a sé…
sperava che cosi non se ne sarebbe più andata.
-Baciami…
Ti prego baciami.
Inu Yasha non se lo fece
ripetere. Si rispecchiò nei suoi occhi e poi poggiò le sue
calde labbra su quelle fredde di lei… Per un attimo sentì il calore umano che
lei non possedeva più. Si dissolvette in un attimo continuando a sorridere. Il
mezzo demone senti un nodo alla gola.
-KIKYOOOOOO!
-Kagome?-la guardò Sango
stupida
-Cosa ci fa
qua?-chiese il monaco deviato.
La ragazza abbracciò la
giovane sterminatrice piangendo.
-Ha trovato tutti i
frammenti… E tutta colpa mia…
-Kagome…-la chiamo dolcemente
la vecchia Kaede.
La ragazza sollevò la testa
scrutando l’anziana sacerdotessa.
-Avremmo fatto tutti noi
cosi, se la vita di chi c’è caro sarebbe stata nelle
nostre mani. Non hai sbagliato.
-Ma ora moriremo comunque…ti prego venerabile Kaede dimmi che c’è un altro
modo!
-C’è, ma non ti permetterò di farlo!
-Ti prego…
Ne ho bisogno!
-Serve un sacrificio.
-NO!-urlò Sango.
-Un sacrificio umano… Solo se
la sacerdotessa che custodisce la sfera può…E tu essendo la reincarnazione di
mia sorella…Ma non devi Kagome!
-Bene! Mi renderò utile per
la prima volta nella mia vita.
-Ma cosa dice divina Kagome lei è sempre stata utile per
noi! Non la lasceremo andare a morire… -disse Miroku
guardandola serio.
-Voi non potete capire… Ma devo! La mia vita non ha più
senso senza Inu Yasha…Almeno lo aggiungerei negli inferi.
-Ma Inu Yasha non è morto vero?
-Si...Però almeno era
felice…perché è morto con lei!-esclamò continuando a piangere.
-Kikyo e Inu Yasha…sono
morti-disse piano Kaede
-Me l’ha detto quest’oggi Kagura…e l’ultima parte della mia anima che era
rimasta nel corpo di Kikyo e tornata nel mio.
-Non ci posso credere…
-Vedete perché devo? E la nostra ultima possibilità…Mi capite adesso?
-Si…- rispose Sango
abbassando la testa.
Kagome le
si avvicinò e la strinse.
-Sono così
fiera di averti potuto conoscere… Sei
una persona meravigliosa! Fai tanti nipotini per me…Naturalmente con Miroku!
Entrambe risero.
Poi abbracciò anche il
monaco.
-Vedrai che non avrai più
quel fastidiosissimo vortice alla mano…Che non avrai più bisogno di andare
dietro a tutte le donne! Perché la tua donna è qui vicino
a te…Intesi?
-Divina Kagome…
-Chiamami solo Kagome!
Il giovane l’abbracciò
semplicemente. Presto tutti e due si scostarono e la
giovane sacerdotessa guardò la vecchia Kaede.
-Tu sei stata come una figlia
per me…
-E tu come una mamma …
-Ora dobbiamo aspettare che Naraku
ci porti nel luogo designato per far si che abbia
inizio la cerimonia…E allora dovrai…
-Io
non ho paura! E neanche nessun rimpianto...
No kagome…sigh sigh… mi viene da piangere…E il nostro Inu Yasha? Tutto nel
prox cap!