Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Lety Shine 92    07/01/2012    7 recensioni
Parodia del film, che a mio avviso non rende giustizia al libroU_U
Dal primo capitolo:
MAMMA: Com’è andata oggi a scuola?
PERCY(orgoglioso): Ho dato fuoco al laboratorio di chimica, rotto la finestra dell’ufficio del preside con un pallone e intasato il gabinetto del secondo piano, tutto come al solito.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
pj1

Mi impediscono di disintegrare la prof supplente di matematica lettere

 

 

La telecamera avanza in mezzo ad una tempesta, improvvisamente i fulmini scompaiono.

Porto della città.

Un uomo gigantesco armato di tridente(chissà chi potrà mai essere?) esce dall’acqua come se niente fosse, passando davanti ad un pescatore.

TIZIO GIGANTESCO: Ma non dovremmo mantenere segreta la nostra presenza? Perché me ne vado in giro alto dieci metri come se fosse normale?

PESCATORE: Tranquillo, tanto quelli del Club del Pescatore Gaio non mi crederanno mai… Piuttosto perché io me ne sto qui a pescare mentre sta arrivando un mega-temporale?

Il tizio enorme ignora il pescatore, esce dall’acqua ed “esplode” a mo’ di fontana per poi ricomporsi in se stesso, solo a dimensione umana.

TIZIO ORA A DIMENSIONE UMANA: Però, che effetti speciali! Anche se quando un dio muta la sua forma dovrebbe esserci una luce accecante che uccide chiunque la guardi, vabbè.

Il tizio raggiunge la terrazza panoramica dell’Empire State Building dove incontra un altro uomo.

TIZIO DI PRIMA: Zeus.

ZEUS: Poseidone.

POSEIDONE: Perché diciamo i nostri nomi se ci conosciamo da millenni?

ZEUS(facendo spallucce): Così anche quelli che non sanno nulla del libro e non si sono presi neppure la briga di vedersi il trailer si fanno un’idea di chi siamo.

POSEIDONE: A dire la verità, noi non ci dovremmo neanche essere adesso, così si capisce tutto subito…

ZEUS(ignorandolo): Che cosa vedi?

POSEIDONE: Quell’imbecille di mio fratello.

ZEUS(vagamente alterato per l’insulto): Intendevo in cielo.

POSEIDONE: Un temporale in arrivo, capirai che cosa strana…

ZEUS(alla Giuliacci): Buonasera! Per questa serata si attende l’arrivo di una precipitazione a carattere di rovescio temporalesco, ma senza fulmini… (assume un’aria tragica)Rubati!

POSEIDONE: Sai, non è che i tuoi fulmini siano poi una cosa tanto bella. Pensa a tutti quei poveretti che muoiono fulminati! Comunque, credi che sia io il ladro? Quella particina in Beautiful ti ha accecato fratello, ci è proibito rubarci a vicenda i poteri.

ZEUS: Ma ai nostri figli non lo è.

POSEIDONE: Stai accusando mio figlio, di cui non dovremmo neanche parlare per non rovinare la suspense e che non vedo da quando era un bebè frignone e cagnone. Lui neanche mi conosce, grazie a te.

ZEUS: In effetti stiamo rivelando troppi dettagli… Comunque sospetto di tuo figlio senza alcun motivo o prova apparente e penso che lo farò gettare nel Tartaro per puro sadismo!

POSEIDONE(afferrandolo alla Chuck Norris): In questo caso affronterai la battaglia più dura della tua vita! (ci pensa un po’ su)Almeno credo…

ZEUS: Deve venire a restituirmi la folgore, in ginocchio sui carboni ardenti, recitando a ritroso la Divina Commedia mentre dei mostri gli fanno il solletico e gli schiacciano i punti neri! E prima della mezzanotte del Solstizio d’Estate, altrimenti scoppierà una guerra.

Zeus distrugge la porta d’accesso all’Olimpo(tanto l’hanno già capito tutti), che si ricompone alle sue spalle.

POSEIDONE: E meno male, sennò ogni volta che si incazza dovremmo cambiarla!

 

Fondo di una piscina.

Un ragazzo fa yoga in apnea, come fosse la cosa più naturale del mondo. Finalmente riemerge e nuota verso la riva dove lo aspetta un altro ragazzo.

RAGAZZO SU UNA PANCHINA: Sei un fenomeno! Sette minuti!

NUOTATORE: Davvero?

RAGAZZO SU UNA PANCHINA(con tono derisorio): No, in realtà sei una mezza checca, neanche lontanamente vicino al record mondiale, ma dobbiamo sottolineare le tue straordinarie doti per quei quattro che in sala non hanno ancora capito che sei il figlio di Poseidone.

NUOTATORE: Praticamente dovrei già averlo capirlo anche io, ma farò finta di nulla. Comunque, perché nel libro non mi bagno mai e qui si?

RAGAZZO SU UNA PANCHINA(ignorando la domanda): Come ci riesci?

NUOTATORE: Mi piace l’acqua, ma ancora di più l’Aperol Spritz. Riesco a pensare solo là sotto, o quando sono ubriaco fradicio!

 

La scena si sposta nella scuola dei due ragazzi.

PERCY: Vorrei passare tutto il giorno sott’acqua invece che in questo posto. Tra l’altro cosa ci faccio ancora a scuola se è quasi la fine di giugno? E come mai c’è il mio nome adesso all’inizio della frase?

GROVER: La fanwriter si è stufata di scrivere tutta la pappardella di prima. In ogni caso hai ragione: è come Musical senza High Shool.

Vicino a loro due tizi si sfidano a colpi di karaoke sulle note di “What time is it?”.

PERCY: Che battuta del cazzo. Ma io non dovrei avere dodici anni?

GROVER: Sì, ma così il film sarebbe solo per mocciosi. Stai alzando il target e contemporaneamente ti stai conquistando un sacco di fan urlanti.

Aula dei due tipi.

PROFESSORESSA: Buongiorno, mi chiamo Dodds e sono la vostra supplente. Dovrei essere la prof di matematica, ma gli sceneggiatori mi hanno costretta ad insegnare lettere. Chi vuole spiegare il concetto di infinito secondo l’ottica di Verga utilizzando non più di dieci parole prese da “Il codice Da Vinci” di Dan Brown?

STUDENTE: Una supplente che interroga il primo giorno? Dove andremmo a finire?

DODDS: Ci sono delle mani alzate, ma io non conoscendovi nominerò uno di voi a caso: Percy Jackson!

PERCY: Cazzo, che sfiga! (tenta di leggere alla lavagna, ma le lettere escono, vanno in giro per l’aula e si mettono a fare uno stacchetto al ritmo di “Ai se eu te pego”) Non lo so.

DODDS: A quando pare la fama non è tutto, vero signor Potter?

PERCY: Come, scusi?

DODDS: Volevo dire… C’è qualcuno che lo sa?

 

Ghetto alla periferia della città, il luogo ideale per uno spensierato ragazzo di dodic…, cioè sedici anni.

Percy entra in una bettola dall’aspetto fatiscente.

PERCY: Ciao mamma, sono a casa!

MAMMA: Sono di sopra, tesoro.

Percy arriva nel loro appartamento  dove regna il lerciume e il caos più totale.

MAMMA: Com’è andata oggi a scuola?

PERCY(orgoglioso): Ho dato fuoco al laboratorio di chimica, rotto la finestra dell’ufficio del preside con un pallone e intasato il gabinetto del secondo piano, tutto come al solito. Ma credo che la mia dislessia stia peggiorando.

MAMMA: E cosa te lo fa pensare?

PERCY: Non saprei di preciso, ma oggi avevo in testa solo “Ai se eu te pego” e facevo fatica a stare attento… Pensavo che in questa scuola per disadattati e psicotici sarebbe andata meglio.

MAMMA: Ora è tutto difficile, ma un giorno tutto avrà un senso.

PERCY: Quando? Stasera, domani, alla mia prima volta?

In quella entra il sosia grasso e ubriaco di Homer Simpson.

SOSIA DI HOMER(senza degnare Percy di uno sguardo): Donna! Dov’è la mia birra Duff?

MAMMA: Io mi chiamo Sally, non Donna! La tua birra è al negozio di cinesi qui all’angolo.

SOSIA DI HOMER: Ma che risposta è? Pensi forse che quelli facciano anche le consegne a domicilio?

Si sente bussare ed entra un cinese con un barilozzo di birra originale cinese.

SOSIA DI HOMER GABE(buttando di sotto il povero cinese): Questa non è la mia Duff, imbroglioni!

PERCY: Oh, ti prego! Potresti evitare di farlo? Fallo con quegli italiani della pizza, ma che ti ha fatto il cinese della birra? (alla madre)Ne hai pescato uno affascinante…

MAMMA: La vuoi smettere di fare riferimenti a tuo padre? L’hanno già capito tutti che è Poseidone!

GABE(imitando il Padrino): Questa è casa mia. Tu mi devi un po’ più di rispetto.

Gabe se ne va, mentre Percy gli manda maledizioni sottovoce.

PERCY: Perché rimani con quella specie di maiale? È scemo, gli puzzano le ascelle, balla peggio della Clerici e si scaccola il naso con le unghie dei piedi! Tu non sei chissà chi, ma potevi trovarmi un padrigno migliore!

MAMMA: Lui ci è stato utile in modi che ora tu non capisci, e che per colpa di questa trama stentata non capirai neanche in futuro.

PERCY: Hai ragione! Oltre che dislessico sono anche tonto: non riesco a capire, non ci arrivo!

Percy si sporge dalla terrazza e guarda il caos cittadino con aria di uomo vissuto.

 

Entrata del museo di storia.

VOCE MISTERIOSA NELLA TESTA DI PERCY: Preparati, tutto sta per cambiare… Percy… Tutto sta per cambiare…

PERCY(si volta e vede Poseidone in forma umana dall’altra parte della strada): Poseidone? Ehi là!

POSEIDONE: Eddai basta! Tutti che vogliono rovinare la suspense!(sparisce dietro ad un autobus)

 

Sezione sull’antica Grecia.

PROFESSORE: Ci sono dodici dei nell’Olimpo. I più importanti, che nomino per puro caso e non perché centri con la trama del film, sono i tre fratelli Zeus, Poseidone e Ade. Gli altri erano delle mezze cartucce e in realtà Ade non è neanche fra i dodici, tanto… Ottenero il potere detronizzando il loro padre Crono, che era il super-cattivo del film, prima che tagliassero spietatamente la sua parte.

Percy si gira e vede la Dodds che lo fissa come se volesse farlo a pezzi per poi banchettare con la sua carcassa.

PERCY(a Grover): Ho l’impressione di non esserle troppo simpatico…

GROVER(perso nella spiegazione): Ma no! Dici?

PROFESSORE BRUNNER: In diverse occasioni sono scesi sulla terra e hanno… Come lo posso dire a dei sedicenni del XXI secolo senza scandalizzarli?

GROVER: Trombato?

BRUNNER: Giusto, bravo Grover! Hanno proprio trombato! E i loro figli erano metà dei e metà umani. Chi mi sa dire come venivano chiamati? (si guarda intorno in cerca della vittima ideale)Percy?

PERCY: Adesso basta! Perché sempre io? Proviamo con… Semidio!

BRUNNER(scimmiottando Jerry Scotti): È la tua risposta definitiva? L’accendiamo? (parte la classica musichetta di Chi vuol essere milionario) Esatto!

PERCY(già pronto a festeggiare): Evvai! Cosa ho visto?

BRUNNER(sadico): Una nuova domanda! Molti semidei divennero famosi come Ercole, grazie al film della Walt Disney; sai nominarmene un altro? E ti ho pure un nuovo tipo di aiuto: il suggerimento del conduttore! Avete qualcosa in comune…

Percy anziché pensare alla risposta si ostina a fissare un bassorilievo appeso al muro. Le parole si staccano dalla pietra e attaccano con “Waka waka”.

PERCY(distogliendo lo sguardo dal balletto): Perseo?

BRUNNER: Esatto. Ora continuerò la spiegazione senza degnarti di uno sguardo mentre vieni condotto via dalla mia ambigua collega.

Infatti la Dodds si avvicina a Percy e lo trascina via tirandolo per i peli del naso. I due entrano in uno ripostiglio per le scope e gli spazzoloni con cui si pulisce il museo.

PERCY(tono ingenuo): Ho fatto qualcosa di sbagliato, a parte odiarla dal primo momento che l’ho vista?

Si volta, ma la prof è sparita. La cerca dovunque e finalmente la trova mentre prende un caffè al bar del museo.

PERCY: Professoressa Dodds?

DODDS(riprendendosi): Ah, scusa ma mi era venuta una gran voglia di caffeina! (lancia un rampino e arriva sul soffitto)Comunque, dov’è?

PERCY: Com’è finità lassù?

DODDS(asciugandosi una lacrima): Sono la figlia illegittima di Batman.

La prof si trasforma in una mostruosa creatura volante e attacca Percy.

DODDS: Hai rubato la folgore olimpica!

PERCY: Non so di cosa sta parlando!

DODDS: Ma non l’hai vista la locandina fuori dal cinema? In ogni caso, ora dammela o ti strapperò le sopracciglia a forza di ceretta bollente!

Arrivano il prof Brunner e Grover.

BRUNNER: Lascialo! Lascialo subito o giuro che riferirò del tuo comportamento al prossimo consiglio dei docenti!

La minaccia sembra fare effetto, infatti la Dodds lascia Percy, che si schianta al suolo come un sacco di patate, e se ne va spaccando la vetrata.

PERCY(sconvolto): Oh, mio Dio! Sto impazzendo!

GROVER: Percy, calmati…

PERCY(sempre più alterato): Ma non capisci? Io dovevo sconfiggerla con la penna-spada e voi dovreste negare che sia successo!Tra l’altro cosa ci faccio ancora a scuola se è quasi la fine di giugno?

BRUNNER(calmo come se nulla fosse successo): Era una Furia… Cosa voleva da te?

PERCY: Come se non lo sapesse già, si capisce tutto in questo stupido film! Comunque, mi ha accusato di aver rubato una folgore olimpica!

BRUNNER(con tono grave): Lo hanno trovato… È in pericolo… (a Percy)Tranquillo, voglio solo terrorizzarti un po’ e rendere la faccenda più preoccupante di quanto non sia in realtà! (a Grover)Non abbiamo scelta… Al campo!

PERCY: Quale campo? Non mi ignorare, brutti cattivi!

BRUNNER: Nessun luogo è sicuro. Percy, tieni questa e usala per difenderti!(gli passa una penna) Custodiscila bene e usala solo in momenti di grave pericolo.

PERCY: Oh, finalmente! Ma perché devo custodirla? Non torna da sola nella mia tasca?

BRUNNER(imbarazzato): Il budget per il film è un po’ limitato…

PERCY: Ma questa non è Vortice? L’arma fatta apposta per me?

Grover lo trascina via mentre lui continua a urlare indignato.

 

 

 

Angolo dell'aUtrice

Un'altra parodia, lo so... Non posso farne a menoU_U

Spero però che l'apprezziate e magari lasciate un commentino^^

Letizia

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Lety Shine 92