One-shot, io la considero più un prequel della mia storia sulla nuova generazione ''combatterò, dovessi morire per questa vendetta!'' ma può benissimo essere letta così. Spero vi piaccia, fatemi sapere! DUBHE :)

-Harry! Stai scherzando spero...vuoi chiedere a Malfoy di far parte della squadra?- il giovane aveva appena annunciato ai suoi due migliori amici, Ron ed Hermione, che il quarto componente della squadra Auror di cui Harry era il capo, sarebbe stato niente meno che Draco Malfoy. -so che pensate che stia dando i numeri- -non lo pensiamo, amico, ne siamo certi- si intromise Ron, con sguardo disperato -ma tutti meritano una seconda possibilità- -va bene- sussurrò Hermione, dopo un lungo silenzio. Ron, che non se l'era per niente immaginato, si girò verso la sua ragazza con la bocca aperta -cosa?- -Harry ha ragione, Ronald. Ma sia chiaro, un passo falso ed è fuori, d'accordo?- Harry annuì, ''è stato più facile del previsto'' si disse mentre ripensava al giorno prima:

Harry stava per uscire dall'ufficio, quando Draco Malfoy era entrato nella stanza. Era molto diverso dall'ultima volta che lo aveva visto, sebbene la sua aria da perenne-superiorità-di-noi-Malfoy non fosse stata intaccata dopo la sconfitta di Voldemort e la reclusione del padre ad Azkaban, quando gli parlò per chiedergli scusa e poi per candidarsi al lavoro, gli sembrò totalmente cambiato. Era proprio per questo che aveva voluto accettare la richiesta, tendergli quella mano che tanti anni prima aveva rifiutato.

Ormai Malfoy lavorava con loro da tre mesi, a parte Ron, che continuava a guardarlo storto, gli altri due lo avevano quasi accettato. Soprattutto Hermione aveva trovato un grande feeling con il biondo, in particolare dopo che lui le aveva salvato la vita da un attacco di ex Mangiamorte.

-oh ciao...pensavo di non trovarti ancora in ufficio- disse Hermione entrando nell'ufficio di Malfoy -ti avevo portato delle carte, per domani...sono gli appunti e le schede per la missione tua e di Ron- -stavo sistemando delle cose..grazie- disse lui andandole incontro per prendere i fogli; lei si girò per andarsene, ma prima di uscire gli disse -senti...per quel bacio, io l'ho già dimenticato-

Erano sotto copertura, entrambi con una buona dose di Pozione Polisucco, spiando due del Ministero che si diceva stessero in affari con qualche Mangiamorte. Quando i due uomini cominciarono a fissare Draco ed Hermione insistentemente, ormai sospettosi, lui aveva avuto la ''brillante'' (almeno secondo Draco brillante) idea di baciarla, così da sembrare due semplici innamorati, in giro per Londra.

-anche io l'ho dimenticato- disse il biondo, avvicinandosi pericolosamente ad Hermione. Lei lo fissò intensamente, prima di tirare fuori la bacchetta, fermata subito da Malfoy -sembrerà strano, ma non voglio usarla contro di te- il ragazzo ritrasse la sua mano dalla bacchetta, che fu puntata verso la porta -Colloportus- si girò, permettendo al ragazzo di leggere il suo desiderio negli occhi, ma anche la paura di ciò che stava facendo. Non aspettò un istante, la baciò con foga, il desiderio quasi animale per quella ragazza che aumentava sempre di più dentro di lui. Si guardarono quasi come se fosse la prima volta, prima di fare l'amore così, in piedi, addosso a un muro. Mentre si rivestivano, sudati e sfiniti, lui la prese per le spalle, e quando i loro occhi si incontrarono le disse -Granger...- lei cercò di distogliere lo sguardo -no, guardami- la baciò delicatamente, ma lei si ritrasse -è stato un errore Draco...mio dio che ho fatto-. Per una settimana non si parlarono più, non riuscivano nemmeno a guardarsi negli occhi. Si erano accorti di provare attrazione l'uno per l'altra, e questo complicava le cose, tutte le cose; dopo un po' il rapporto tra i due assomigliava a quello di due conoscenti, quello era stato un errore, non sarebbe più stato commesso.