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Autore: MeiyoMakoto    08/01/2012    0 recensioni
‘ Portarlo qui è stata una scelta avventata, Principe: è pur sempre un Grifondoro. Garantisci per lui?’
Severus ridacchiò.
‘Io? Per lui? Non ci penso neanche. Voleva venire e io l’ho portato, ecco tutto; mi aveva seguito fino all’ingresso segreto la scorsa volta che sono venuto alla riunione, ha capito chi siamo e ha mostrato interesse.’
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Minus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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‘Il posto è questo.’
Peter si bloccò.
‘Ti avverto, Minus, questa è l’ultima volta che te lo chiedo.’ –sospirò Severus- ‘Vuoi venire con me, sì o no? Lo sai che non ci metto niente a Obliviarti; se vuoi posso cancellare tutto quello che sai di noi, l’ho già fatto altre volte.’
Peter indugiò: sapeva benissimo che non solo Severus era più che capace di fare quell’incantesimo, ma aveva anche una certa antipatia per lui, e non aspettava altro.
Che fare? Certo aveva paura, e tanta, anche: come avrebbero reagito i suoi amici se avessero scoperto che andava a quelle riunioni? Che gli avrebbero fatto i Mangiamorte, una volta attraversata quella porta? Erano pericolosi?
‘Tu perché lo fai, Piton?’
‘Perché quando il Signore Oscuro sarà pronto,  trionferà, e noi trionferemo con lui. E allora sarò io a ridere in faccia a Potter e Black, e loro a strisciare.’ -rispose schietto Severus- ‘E scommetto quello che vuoi che tu lo fai per la stessa ragione.’
 
 
 
 
La stanza era sicuramente molto grande, ma c’erano troppi ragazzi stipati dentro perché ce ne si potesse accorgere. Peter rimase all’entrata, indeciso: dopotutto avrebbe ancora tirarsi indietro…
Una gomitata sulle costole interruppe i suoi pensieri.
‘Mettiti la maschera che ti ho dato, imbecille! Cominciamo male…’ , sibilò Severus.
Poi sbatté la porta dietro di sé, e tutti si girarono a guardarli.
Con enorme sorpresa di Peter, i Mangiamorte aprirono un varco per lasciar passare il suo compagno; era evidente che lo trattavano con grande rispetto. Alla fine del varco li attendeva un ragazzo più alto degli altri, con la veste verde e argento che spiccava in mezzo al nero delle altre; come tutti portava una maschera argentata che gli copriva il viso, dietro la quale brillavano due occhi nerissimi. Peter sentì un brivido percorrergli la schiena.
‘Hai portato il novizio, Principe?’, chiese lo sconosciuto.
‘Sì, Coeur de Lion.* ’, fece Piton.
‘E il suo nome?’
‘Peter Minus.’
Coeur de Lion ebbe un sussulto, ma non si scompose.
‘ Portarlo qui è stata una scelta avventata, Principe: è pur sempre un Grifondoro. Garantisci per lui?’
Severus ridacchiò.
‘Io? Per lui? Non ci penso neanche. Voleva venire e io l’ho portato, ecco tutto; mi aveva seguito fino all’ingresso segreto la scorsa volta che sono venuto alla riunione, ha capito chi siamo e ha mostrato interesse.’
‘Portalo via!’, strepitò un’acuta voce femminile. Era camuffata dalla maschera, ma Peter avrebbe potuto giurare di averla già sentita.
‘Calmati, Diana.*’, ordinò Coeur de Lion.
‘Calmarmi?! È amico di Sirius!’
‘Terribile accusa…’ -sorrise l’altro- ‘E sentiamo, Minus, tu che hai da dire?’
Tutti gli occhi erano puntati su di lui, e Peter sentì il coraggio  ritornargli in corpo: che sensazione meravigliosa essere, per una volta, al centro dell’attenzione!
‘Quando il Signore Oscuro sarà pronto  trionferà,’ –esclamò senza pensare- ‘E noi trionferemo con lui. E allora sarò io a ridere in faccia a Potter e Black, e loro a strisciare.’
Questa dichiarazione fu accolta da molti cenni di assenso, e persino qualche applauso. Peter tentò di ignorare lo sguardo inceneritore di Piton e si godette il suo momento di gloria.
‘Benissimo.’ –intervenne Coeur de Lion- ‘Procediamo coi riti di iniziazione.’
 
 
 
 
‘Tutto bene, Pete?’, chiese Remus.
NO!!, avrebbe voluto gridare lui con tutte le sue forze.
 Ma si trattenne.
‘Mi fa un po’ male il braccio…’
‘Vai da Madama Chips, ci pensiamo noi a giustificarti alla lezione.’, si offrì James.
‘No! No, davvero, non ce n’è bisogno; andiamo a colazione?’
‘Perbacco, Codaliscia, che ti è successo? Di solito urleresti come una femminuccia per molto meno!, osservò Sirius.
‘Non dire cattiverie, Sir! ‘, lo rimproverò Remus.
‘Già, Sir’-aggiunse James- ‘Un Grifondoro non urlerebbe mai per un piccolo dolore al braccio! Adesso scendiamo, sto morendo di fame!’
Se quello che aveva detto James fosse stato vero, Peter si sarebbe rivelato il fiore all’occhiello del Grifondoro: non fiatò neanche una volta, anche se era costretto a scrivere col braccio destro che sembrava in fiamme.
Più volte si accorse che Severus lo osservava con un misto di pietà e sadismo: anche lui sapeva cosa significava avere sul braccio il Marchio Nero.
 
  
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