Salve
a tutti ^^
Pubblicare questa storia per me è davvero importante. E' autobriografica, è un episodio vero della mia vita che porto
dentro di me con amarezza e malinconia. Alcuni dettagli sono stati modificati e/o omessi (comprendetemi ^^) ma spero possa
trasmettervi qualcosa.
Vi mando un caloroso abbraccio e vi auguro una buona lettura.
A presto, Perla.
Note: "L'elefante dagli occhi di smeraldo" partecipa al contest La magia dei colori.
*************************************************
Chinai leggermente la testa, poggiandomi sulla sua spalla mentre repentinamente il suo braccio mi cinse a sé.
Aggrottai le sopracciglia cercando di individuare la forma del quadrupede nella nuvola bianca che ora viaggiava sui nostri capi.
- No, io non credo…
- Come no?! – ripeté Riley, sfiorando con le mani una ciocca dei miei capelli – Guarda lì Jamie, le vedi quelle due sporgenze somiglianti a vele? – mi chiese e si voltò improvvisamente verso di me.
- Hei…
Sentii la sua voce sussurrarmi all’orecchio e il suo viso affondare nei miei lunghi e ribelli capelli castani. Mi voltai piano permettendogli di mantenere il suo braccio attorno alla mia spalla e di nuovo mi tuffai nel verde del suo sguardo.
- Tra un po’ non potremo più stare così, insieme , stesi sulla spiaggia mentre guardiamo il cielo… - sussurrai malinconica, sapendo che con la fine di quell’estate non l’avrei più rivisto o comunque non sarebbe stato facile stare insieme.
I suoi occhi brillavano come fossero dei veri gioielli preziosi e la sua mano prese ad accarezzare il mio viso.
- Jamie… Sai le nuvole sono tanto in alto e forse riusciremo a guardarle proprio come ora, anche lontani, sapendo che magari stiamo ammirando lo stesso punto del cielo…
Le sue parole mi sciolsero, facendomi avvicinare ancora un po’ a lui mentre il mio viso si nascondeva tra il suo collo e la sua spalla.
- Non sarà lo stesso, lo sai vero?
Le sue labbra si poggiarono con delicatezza sulla mia fronte abbronzata lasciandovi un piccolo bacio.
- Lo so… lo so piccola… - fece una breve pausa - Sai perché amo guardare le nuvole?
- Perché?! – chiesi curiosa alzando lo sguardo per ammirare ancora il verde dei suoi smeraldi.
- Perché ognuno di noi vede in esse ciò che vuole o comunque non è quasi mai la stessa cosa. Da piccolo ci perdevo ore ed ore e adesso, poter trascorrere il tempo in questo modo con te per me è importante…
Una solitaria lacrima iniziò il suo lento cammino verso le mie guance scendendo poi in picchiata sulla sua mano che ancora mi cingeva stretta.
- Jamie… - la sua voce mi attirò ancora in quei suoi pozzi verdi e fui presa di sorpresa dal più magico e dolce bacio che possa ricordare.
Pubblicare questa storia per me è davvero importante. E' autobriografica, è un episodio vero della mia vita che porto
dentro di me con amarezza e malinconia. Alcuni dettagli sono stati modificati e/o omessi (comprendetemi ^^) ma spero possa
trasmettervi qualcosa.
Vi mando un caloroso abbraccio e vi auguro una buona lettura.
A presto, Perla.
Note: "L'elefante dagli occhi di smeraldo" partecipa al contest La magia dei colori.
-
Beh, allora quella lì è di sicuro un elefante!
Chinai leggermente la testa, poggiandomi sulla sua spalla mentre repentinamente il suo braccio mi cinse a sé.
Aggrottai le sopracciglia cercando di individuare la forma del quadrupede nella nuvola bianca che ora viaggiava sui nostri capi.
- No, io non credo…
- Come no?! – ripeté Riley, sfiorando con le mani una ciocca dei miei capelli – Guarda lì Jamie, le vedi quelle due sporgenze somiglianti a vele? – mi chiese e si voltò improvvisamente verso di me.
Non
mi aspettavo lo facesse. In quell’istante gli smeraldi che si
ritrovava per
occhi mi investirono come fossero una violenta cascata di farfalle
nello
stomaco. Il verde intenso delle sue iridi si confondeva con la luce
quasi
magica di un immediato tramonto, creando sfaccettature color oro e
arancio.
Mi presi una manciata di secondi per riuscire a staccare il mio sguardo ipnotizzato e tornare al nostro passatempo preferito, quello di osservare le nuvole.
- Ehm, no! Continuo a non vederlo! – risposi ancora scettica.
Mi presi una manciata di secondi per riuscire a staccare il mio sguardo ipnotizzato e tornare al nostro passatempo preferito, quello di osservare le nuvole.
- Ehm, no! Continuo a non vederlo! – risposi ancora scettica.
- Hei…
Sentii la sua voce sussurrarmi all’orecchio e il suo viso affondare nei miei lunghi e ribelli capelli castani. Mi voltai piano permettendogli di mantenere il suo braccio attorno alla mia spalla e di nuovo mi tuffai nel verde del suo sguardo.
- Tra un po’ non potremo più stare così, insieme , stesi sulla spiaggia mentre guardiamo il cielo… - sussurrai malinconica, sapendo che con la fine di quell’estate non l’avrei più rivisto o comunque non sarebbe stato facile stare insieme.
I suoi occhi brillavano come fossero dei veri gioielli preziosi e la sua mano prese ad accarezzare il mio viso.
- Jamie… Sai le nuvole sono tanto in alto e forse riusciremo a guardarle proprio come ora, anche lontani, sapendo che magari stiamo ammirando lo stesso punto del cielo…
Le sue parole mi sciolsero, facendomi avvicinare ancora un po’ a lui mentre il mio viso si nascondeva tra il suo collo e la sua spalla.
- Non sarà lo stesso, lo sai vero?
Le sue labbra si poggiarono con delicatezza sulla mia fronte abbronzata lasciandovi un piccolo bacio.
- Lo so… lo so piccola… - fece una breve pausa - Sai perché amo guardare le nuvole?
- Perché?! – chiesi curiosa alzando lo sguardo per ammirare ancora il verde dei suoi smeraldi.
- Perché ognuno di noi vede in esse ciò che vuole o comunque non è quasi mai la stessa cosa. Da piccolo ci perdevo ore ed ore e adesso, poter trascorrere il tempo in questo modo con te per me è importante…
I
miei occhi presero pian piano a bagnarsi, offuscandomi la vista. Li
strinsi
forte cercando di non pensare che quell’estate stesse per
finire e che dal
giorno seguente, forse non avrei più rivisto Riley.
Una solitaria lacrima iniziò il suo lento cammino verso le mie guance scendendo poi in picchiata sulla sua mano che ancora mi cingeva stretta.
- Jamie… - la sua voce mi attirò ancora in quei suoi pozzi verdi e fui presa di sorpresa dal più magico e dolce bacio che possa ricordare.
*************************************************
Ormai
non avevo notizie di Riley da un mese. Quando provavo a chiamarlo
rispondeva la
segreteria e non ricevevo nulla in cambio ai miei messaggi.
Mi spogliai intenzionata a fare un bagno, dopo il lungo cenone prenatalizio.
In
pochi minuti ero immersa nell’acqua quasi bollente. Socchiusi
gli occhi e
lasciai che tutti i muscoli si rilassassero.
Il
mio pensiero tornò a quel paio di occhi verdi che non vedevo
ormai da circa tre
mesi. Sapevo che stare insieme era pressoché impossibile, ma
non avrei voluto
perdere i contatti con lui.
Ripensai
all’ultima telefonata, un paio di giorni prima del mio
compleanno.
- Jamie… piccola…
-
Mi mancava la tua voce!
Mi
sembrò di risentire le nostre risate.
- Stamattina ho visto una nuvola/spada!
-
Già vista! Te l’ho detto Jamie
non c’è nulla che non abbia visto nel cielo io!
-
Presuntuoso! Mi prendi ancora in
giro per l’elefante, ma ti giuro che lo vedrò!
-
Sarà difficile credo, quello vale
il bonus!
Ancora la sua voce nella testa mentre sorrideva.
-
Riley, pensavo, è il mio compleanno
domenica! Ti va di… beh ecco, se puoi…
pensavo…
-
Jamie ti va di vederci per il tuo
compleanno?
Le
mie labbra si inarcarono lievemente al ricordo.
Dovevamo incontrarci in una famosa piazza in città, da me, che distava circa due ore e mezza dalla sua zona.
Sarebbe
stato un compleanno bellissimo se solo non fosse scomparso. La sera
prima del
mio compleanno gli inviai diversi messaggi, certi anche poco cortesi,
dimostrazione palese della mia delusione.
Senza
rendermene conto ero già tornata in camera pronta a
fiondarmi sotto le coperte.
L’unico ostacolo che mi impedì dal farlo fu il
suono del mio cellulare che
prese insistentemente a squillare.
- Pronto?
-
Ehm… Jamie? – la voce dall’altro lato
apparteneva ad un ragazzo che però non
riuscii a riconoscere.
-
Si, sono io. Chi parla?
-
Jamie sono, ecco… sono George, ehm… sono cugino
di Riley!
Il
suo tono di voce mi preoccupava. Era come insicuro e titubante, quasi
tremava.
-
Non sai, vero, cosa è successo?
Il
mio cuore perse due battiti e i miei occhi, inspiegabilmente videro
apparire
dinnanzi i due pozzi verdi che ancora, come quel pomeriggio in
spiaggia,
sorridevano beati.
Non
parlai e questo diede coraggio a George di continuare.
-
Riley… Riley non c’è più,
è morto!
*************************************************
E’
luglio. Sono seduta su quella stessa spiaggia di un anno fa e
inevitabilmente
penso a Riley. Credere che non ci sia più mi ferma ancora il
cuore in petto. E’
stata colpa di un incidente avvenuto la sera prima del mio compleanno,
prima
che potessimo ritrovarci.
Chiudo gli occhi
e lascio che
la brezza marina mi accarezzi i capelli mentre immagino ancora il suo
sguardo,
i suoi smeraldi verdi ed anche se una lacrima scivola solitaria sulla
mia
pelle, le mie labbra non possono fare a meno di inclinarsi in un
leggero
sorriso, perché, aprendo gli occhi verso il cielo, la nuvola
di fronte a me è
un bellissimo e magico elefante.
Note: Ciao "Riley"...