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Autore: Beatrix Bonnie    10/01/2012    1 recensioni
Filosofo mi chiamavano, teologo, profondo conoscitore dei misteri del creato. Io, in realtà, non sapevo bene chi ero. Non capivo dove mi stesse conducendo la mia insaziabile sete di conoscenza e vagabondavo senza meta, stanco di ogni cosa, ma instancabile nella ricerca di qualcosa di meglio. Ero uno spirito inquieto, che non riusciva a trovare la sua collocazione nel mondo.
Dublino, 1185
Al giovane intellettuale sir Gregory è stata affidata dal suo signore una delicata missione da compiere alla corte di re Gilbert del Leinster. Certo, sir Gregory non si immagina che qualcosa verrà a turbare la sua affaticata esistenza: una ragazza, la pace di un vecchio podere di campagna e il profumo di una lontana leggenda.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ciclo di Faerie'
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Prologo



Rientrare a casa quella sera fu veramente piacevole. Un sole debole, ma sufficientemente fastidioso, aveva illuminato Dublino per tutta la giornata. Era ormai tardi quando avevo finalmente smesso di lavorare e calcolare dati di fisica e avevo chiuso il laboratorio per tornare a casa.

Adoravo il buio e la calma che scendeva su villa McGregor al calar del sole. Infilai la chiave nella toppa e la girai un paio di volte. Osservai accigliato l'enorme portone: era arrivata l'ora di cambiare la vecchia serratura con qualcosa di più moderno e sofisticato. In America si parlava di nuovissimi rilevatori di impronte digitali che magari avrei potuto modificare personalmente. Sarebbe stato comodo usare il proprio pollice come chiave; senza dubbio non si correva il rischio di restare chiusi fuori.

«Ciao, amore» sussurrò Maryon che era stata attirata dal suono delle chiavi e mi aveva accolto sull'uscio. Mi baciò delicatamente. «Hai fatto tardi questa sera» sussurrò, lasciando un'occhiata alla pendola in ingresso.

Appoggiai le chiavi sul tavolo e mi levai la giacca. «Sto finendo di lavorare ad un progetto» risposi, facendo il sorrisetto a metà che le piaceva tanto. Maryon indossava una camicia da notte bianca, tirata sul ventre. Appoggiai delicatamente il palmo della mano sul suo pancione e un sorriso spontaneo mi si disegnò sulle labbra. Fra meno di un mese sarei diventato padre. Il bimbo si mosse e scalciò proprio mentre accarezzavo con dolcezza il ventre di Maryon.

«L'hai sentito muoversi?» mi domandò con un sorriso, che non potei non ricambiare.

«Sì, è forte il nostro piccolino» risposi.

«O piccolina» mi corresse Maryon. Avevamo deciso di non chiedere il sesso del bimbo, perché fosse una sorpresa alla sua nascita. Ma io sapevo che era un maschio. E l'avevo detto parecchie volte anche a Maryon. «Sei così cocciuto. E dire che sei un genio... dovresti saperlo che il sesso si determina in modo casuale. Vedrai che sarà una femmina».

«Fidati, è un maschio. Quasi mille anni di dinastia McGregor e tutti i primogeniti sono maschi» risposi, pur sapendo che questa non era una prova scientificamente valida per sostenere la mia tesi. Poi pensai che fosse giunto il momento di leggere a mia moglie la vita del mio capostipite, sir Gregory di Scozia.

«Ti va di sentire una storia?» le chiesi dirigendomi in salotto, verso la biblioteca.

Maryon mi guardò perplessa, poi decise di seguirmi e ripeté incuriosita: «Una storia?»

Presi dal quarto scaffale un libro rilegato con una copertina di velluto rosso. «Sì, una storia. Quella di sir Gregory di Scozia. In realtà il manoscritto originale è in latino ed è del mille e cento, per questo si trova nella biblioteca di Dublino. Ma questa è la traduzione modernizzata che ne avevo fatto una decina di anni fa» risposi sedendomi sul divano e aprendo il libro.

Maryon si accoccolò al mio fianco, con la testa sulla mia spalla e le mani che cingevano dolcemente il grembo. «Leggi, ti ascolto» sussurrò con un sorriso.

Così cominciai il racconto.



Queste sono le memorie di Sir Gregory di Scozia, un uomo di singolare intelligenza e di grandissimo onore.

Le narrerò così come lui me le raccontò sul letto di morte e come io stesso le vidi con i miei occhi, affinché anche i posteri abbiano memoria di questo grande cavaliere.

Cormac, il chierico




Bonjour a tutti! Eccoci qui con la storia che inaugura la mia nuova serie fantasy che prenderà il nome di “Ciclo di Faerie”.

Attenzione al personaggio di Christopher Alfred McGregor perché qui compare poco, ma presto o tardi lo vedrete all'azione! È uno dei miei primi personaggi originali (il primo racconto di questa serie, “I segreti rubati”-presto su questi schermi- è del lontano 2006!), nonché il mio preferito. Questa storia in particolare è dedicata al capostipite della sua famiglia... pieno medioevo, vecchie biblioteche, intrighi di corte e strane leggende. Spero che vi piaccia!

A martedì prossimo,

Beatrix B.


   
 
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