Serie TV > Dr. House - Medical Division
Ricorda la storia  |       
Autore: Valeriaep    10/01/2012    6 recensioni
Possono passare anni, possono cambiare le persone, ma certe cose, non cambieranno mai.
(Huddy)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aveva appena varcato la soglia dell’ ospedale.
-House, fermati. Devi venire con me. -
Quella voce irritante, austera, saccente.
Lui si voltò lentamente, e quasi scocciato, mentre in modo buffo mangiava patatine in busta.
-Dove andiamo, Booossss- Rispose 
Abbiamo un caso, a Boston, il direttore dell’ ospedale, ha chiesto di te. C’è un paziente molto grave che soffre di..
-Rifiuto- non lo lasciò terminare.
L’uomo si avvicinò all’altro.
-House, non hai capito. Tu, non puoi rifiutare, perché l’unica scelta che hai è quella di prendere un solo membro del tuo team, e venire con me. Non si discute.-
-E se decidessi invece di..-
Questa volta fu lui a non finire la frase.
-Hai presente il tuo ufficio? La tua televisione al plasma? Il tuo divano?-
-Ok, ok bosss, ho capito.. Quando si parte?-
-Ora-
Il viaggio fu stressante, tra un Foreman silenzioso e una Park, che provava a parlare di tutto.
Arrivarono con due ore di ritardo. Ma arrivarono.
Appena varcò la soglia dell’ospedale Mayer, si sentì osservato, quasi infastidito.
-House, guarda, qui hanno addirittura le scale mobili-
-Evidentemente, hanno un boss DECENTE-
Neanche il tempo di girarsi verso Foreman, che vide quella figura in lontananza, avvicinarsi sempre di più. Quel passo felpato, così terribilmente sexy, i capelli liberi di muoversi dove volevano.. Sembrava quasi surreale.
-Buongiorno- disse lei, rivolgendosi a Foreman.
Aveva quasi dimenticato il suono della sua voce, aveva dimenticato quanto fosse bello il suo sorriso. Rimase immobile, impaurito da quella donna, impaurito dal suo cuore, che si era risvegliato soltanto rivedendola.
-Cuddy- Foreman, si avvicinò alla donna, abbracciandola calorosamente.
 
-Devi scusarmi, ma oggi è una giornata assurda. Ho mille impegni. Queste sono le cartelle- Indicò un piccolo ometto, con in mano uno scatolone troppo pesante. –Ti ho riservato, al secondo piano, un ufficio. Ci tengo al paziente, ci tengo a questo caso. Aggiornami per ogni decisione.-
-Certo- rispose Foreman sorridendole, e afferrando lo scatolone.
-Mi raccomando, fai come se fossi..- un secondo di silenzio e poi continuò –nel tuo ospedale.- 
Andò via, senza degnare di uno sguardo a quell’ uomo  con il bastone. Andò via, proprio come aveva sempre fatto, con disinvoltura, con dignità, trascinandosi dietro un profumo, che troppe volte aveva immaginato, e che non avrebbe mai dimenticato.
 
Aveva bisognodi aria, aria pura. Non riusciva a immaginare che lei fosse a poca distanza da lui. Non riusciva a stare fermo, non riusciva a pensare. E da quando l’aveva vista, non aveva detto una parola, si era limitato a leggere con superficialità le tante, troppe cartelle.
-Dove vai?-
-Ho bisogno di fumare una sigaretta-
-tu non fumi-
-io non fumo in tua presenza, boss.-
Ce l’aveva quasi fatta, era quasi fuori da quella scatola, che gli risucchiava il cervello, ma appena la porta dell’ascensore si aprì, incrociò il suo sguardo. Prima o poi, sarebbe accaduto. Lei, era accerchiata da stupidi, leccaculo, che probabilmente speravano di riuscire a conquistarla. Lui, era solo. Solo con il suo stupido bastone. Quegli occhi, si incrociarono, c’era rabbia e freddezza, in quelli di lei. Troppe emozioni, in quelli di lui. Abbassò lo sguardo, senza volerlo, e la lasciò alle spalle. Arrivò alla porta, stava per uscire fuori. Ma senza neanche pesarci, si voltò. La vide scomparire dietro all’ascensore, riuscì a intravederla, mentre si mordicchiava il labbro inferiore. Sorrise.
Certe cose non cambiano. 
Nel momento stesso in cui lui uscì, iniziò a nevicare. 
-Fantastico-, disse, -non ho neanche l’abbigliamento adatto.-
 
Era sera, nevicava, e lui per scelta aveva deciso di rimanere in ospedale. In quell’ufficio c’era tutto ciò che lui, per anni, le aveva sempre chiesto. Un televisore al plasma, ultimo modello, un divano comodo, una macchina del caffè, pronta a preparare dell’ottimo espresso Italiano. E pensare, che questa volta aveva ottenuto il tutto, senza fare stupidi giochini irritanti. Sorrise all’idea, sorrise al ricordo di quando si punzecchiavano, tra i corridoi di quell’ ospedale. Sorrise, per tutte le volte che si era intromesso nella sua vita privata, facendola arrabbiare. Sorrise, per tutte le volte, che lei, gli dimostrava affetto. Sorrise al ricordo di loro. Sorrise. Giocherellando con la penna.
 Semplicemente sorrise.
 
Ed era lì che sorrideva da solo, immerso nei suoi pensieri, neanche da accorgersi che qualcuno era appena entrato, gli aveva posato una cartella sulla scrivania, ed in silenzio era andato via. Ritornò alla realtà, riportato da quel profumo conosciuto. Uscì immediatamente fuori dallo studio, in tempo per vedere l’ascensore chiudersi. Senza pensarci due volte, scese anche lui, sforzandosi di scendere delle scale, nonostante la gamba. Quando l’ascensore si aprì, guardò all’interno, c’era solo un uomo. Allora penso di andare nel suo ufficio.
-Mi dispiace- venne fermato. –lei non può avvicinarsi.- Un uomo, della sicurezza lo fermò.
House sorrise, lo spinse.- è urgente- disse.
Si avvicinò alla porta, afferrò la maniglia, e poi guardò quel nome fissato su quel vetro.
Dtt.ssa Lisa Cuddy, Williams.
Allentò la presa dalla maniglia, fece qualche passo indietro, quasi come se avesse visto un fantasma.
Sentì un dolore in pieno petto, sentì l’irrefrenabile voglia di correre lontano.
-Signore, deve allontanarsi- Quell’uomo della sicurezza si avvicinò nuovamente.
House lo guardò, mosse il capo, facendo un cenno che somigliava ad un si.
E si allontanò. Si allontanò, mentre la neve ricopriva i suoi abiti, ma non riusciva a ricoprire i suoi pensieri.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: Valeriaep