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Autore: B r o w n    10/01/2012    2 recensioni
Questa è una storia su due attori che amo. Principalmente li adoro perché se pur avendo una grande fama, riescono a stare con i piedi per terra. Ma mi son sempre chiesta? Io credo nei Robsten...ma come vivranno insieme le loro giornate? è una storia particolare la mia perché li trasformo in adolescenti -aspiranti attori-che vogliono godersi la vita in ogni istante di essa ,ma che sono incredibilmente già maturi e proveranno un'amore ossessivo tra di loro.Ma quando arriverà il successo di Twilight per loro due tutto cambia. _Brown_
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai frastornata dalla sera mia.
Detti un'occhiata alla sveglia , segnavano le otto

 
.Alzai gli occhi al cielo,non mi piacevano i compleanni, specialmente se la protagonista dovevo essere io,tutti quei baci sdolcinati mi facevano venire il volta stomaco. Infilai i primi jeans che trovai,indossai la maglietta blu che mi regalò mio fratello.
Scesi le scale lentamente , per assaporare quei momenti di solitudine prima che arrivasse tutta la mia famiglia, mi preparai la colazione, ma dopo un minuto sentì delle urla di gioia.

"Non c'era scampo" pensai,mia madre spalancò la porta e un sorriso a trenta due denti era segnato sul suo viso, i miei fratelli erano un po come me,ma quel giorno mi stupirono erano entusiasti di darmi gli auguri per il mio stupido sedicesimo compleanno da teenager.
Mio padre,che era il mio idolo, aspettò che tutti se ne andassero per darmi i suoi auguri "alla John". Il peggio ahimè doveva ancora venire ,tutti i miei nonni non mi avrebbero lasciata andare facilmente.
Con mia sorpresa non fu così, colsi l'occasione della loro distrazione per sgattaiolare fuori ed incontrare i miei amici per fare una passeggiata ed eccoli lì Tom e Cece i miei migliori amici dall'infanzia, mi facevano star bene anche nei momenti bruttissimi.
Mi dettero gli auguri velocemente,senza fare cerimonie,amavo quei due pazzi.
Camminammo tanto fino ad arrivare al mio parco preferito, parlammo di scuola e di Charlotte l'amore segreto di Tom,ad un certo punto però Cece con aria maliziosa mi fa « Kris quello ti guarda o meglio, ti fissa» odiavo queste persone,così con area fredda e senza voltarmi senza un briciolo di interesse per sapere chi fosse , borbottai «Se ha qualche problema può venire qui,che ebete» l'ultima parola mi cadde nel sottofondo, ma Cece non badò alle mie parole « Hey Sturridge lo conosci?» indicando il ragazzo dietro di me, Tom aveva l'area pensierosa, non stava ascoltando il nostro dialogo.

« Chi quello? Ehm diciamo si.. no ,insomma l'ho incontrato la scorsa estate, ma siamo solo conoscenti, penso che si chiamo Robert » non ci sapevo fare con i ragazzi, non ho mai pensato seriamente alla mia vita sentimentale,neanche se ne avessi una, non sapevo fare gli occhi dolci, queste faccende non m'interessavano , ma una cosa non mi sfuggiva, era il ragazzo che doveva farsi avanti. Tom e Charlotte mi salutarono, con il sorriso sotto i baffi, quando sentì dei passi avvicinarsi dietro di me.Non mi girai finché non sentì un colpetto dietro la spalla, "Brutta mossa" pensai.... insomma non sei mio nonno! quando mi voltai non feci a meno di accennare un sorriso, aveva l'area di un rimbambito,non rientrava, assolutamente, nel mio canone di bellezza maschile che a sua sfavore non era irraggiungibile, con aria innocente, mi chiese «Ehm... Ciao... ci conosciamo?» "oddio" pensai e un citrullo inglese vanitoso, il suo accento era stranissimo e divertente che quasi mi mise allegria ,ma non riuscì a calmarmi «Non ti ho mai visto in vita mia e non dovrei parlare con gli sconosciuti.» dissi arrogante,forse un po troppo,feci per andarmene, ma lui delicatamente mi prese un braccio e mi fermò «No! Aspetta.. scusa io non volevo» disse allarmato,poi riprese.
«Io sono Robert Pattinson,vengo da Londra » dichiarando, fiero della sua madre patria, ribattei stufata « Sono Kristen Stewart, per gli amici Kris».

In quel momento ricominciò a fissarmi ed io persi le staffe « Cretino! Ma che ti fissi! Pronto?? Non sono un'aliena » aveva la faccia di uno che gli avevano appena tolto il buon umore, beh forse era proprio così « Oh scusami, ma non riesco a capire, io ti ho vista da qualche parte! » lo squadrai da capo a piedi « Ah,forse perché sono un'attrice e vuoi un fottuto autografo é così?» Abbassò lo sguardo imbarazzato «No, non lo voglio, non mi serve, grazie » disse cortese.Poi dopo un silenzio interminabile ricominciò a parlare «Che ne dici di una passeggiata? Hai tempo?» annuì, così mi staccai da lui per camminare lungo il marciapiede.« Come mai sei venuto in America?» lui mi guardò felice del mio falso interessamento « beh, l'America mi ha sempre affascinato, per qualche mese mi trasferirò qui» lo guardai scioccata, con un sorriso ammiccante disse «Ho 19 anni eh si mi trasferirò da solo, sono sempre stato indipendente.» il suo goffo modo di persuadermi mi fece ridere, a parte il gel sui suoi capelli era simpatico e carino,«Dove abiti?» rise beffardo dopo la mia domanda « Alla Crew street. Vedo che t'interessa» Alzai gli occhi al cielo, abitava quasi a due passi da casa mia.
«Come fai a mantenerti?» lui arrossì violentemente «Diciamo che sono un'aspirante attore, ho fatto qualche film , ma aspetto il momento buono» dopo le sue parole dissi annoiata « capisco.»

«Domani ci rivedremo vero?» disse speranzoso. Non volevo deluderlo, non so il perché, era soltanto un conoscente, ma dovevo ammettere che in fondo mi piaceva.«Sisi ci sono. Voglio vedere casa tua.Domani sera ci sarà un party vuoi venire con me?» che cretina, cosa stavo facendo? invitavo un ragazzo ad una stupida festa dove neanche volevo andarci?!«C-c-certo te la farò vedere e per il party assolutamente. Voglio scatenarmi e da un po che non lo faccio» la sua voce esitava, così tutto d'un fiato mi chiese«Chi verrà al party insieme a noi?» disse quel noi in modo particolare che mi infastidì, aveva frainteso, io non volevo un ragazzo. « Senti. Hai completamente capito male,io l'ho chiesto per cortesia e perché mi resti simpatico, ma io ho già... insomma ho un ragazzo» mi guardò torvo, non voleva crederci, non era così stupido come pensavo, non ci cascò, così fui un po più convincente « Non ho proprio un fidanzato, ma ci frequentiamo» perché stavo dicendo una bugia? io non volevo un ragazzo,ma rimase così deluso che mi pentì. Non disse nulla, aveva l'area pensierosa, stava capendo o stava cercando di dire qualcosa, dopò 15 minuti di silenzio si decise «Non voglio essere il tuo fidanzato, io voglio divertirmi, in Inghilterra avevo tre ragazze contemporaneamente, ho solo 19 anni cavolo, voglio ubriacarmi!... e a quel party voglio divertirmi con te, ma non in quel senso» feci un sospiro di sollievo ma non mi lasciò parlare che riattaccò bottone « Insomma ce l'hai o no un ragazzo? Non vorrei che si ingelosisse » fece l'occhiolino per farmi capire che qualunque ragazzo sarebbe stato invidioso della sua bellezza, sbuffai«Diciamo che c'è qualcuno che m'interessa, ma discorso chiuso, per essere un conoscente vuoi sapere troppo» arrivammo davanti casa mia, distrattamente guardai l'orologio che avevo sul polso, cavolo erano le sette e mezzo! Il tempo era passato così velocemente, sentì un qualcosa dentro lo stomaco, vuoto, non mi andava di chiudere lì il discorso « Ci vediamo domani Rob» sorrise entusiasta «Non vedo l'ora» arrossì talmente tanto che sentì una vampata di calore scorrermi sul corpo.
Lo salutai con un cenno e aprì la porta, mi voltai per seguire i suoi movimenti, altroché aveva un bel sedere, ripresi razionalità ma che stavo dicendo? Stupida sedicenne perversa. Andai in camera e mi sdraiai sul letto, ripensando a quel pomeriggio interminabile. Che mi era successo? Mi ero innamorata? NO! Ma era dolce e cortese.
Fremevo dalla voglia di stare con lui, ero eccitata a pensare a quel party e che ci saremmo divertiti come dei pazzi.Lo dovevo ammettere mi ero invaghita di un citrullo inglese.
-
Cosa c'è che non va in me? perché non posso innamorarmi?? Sentì un brivido percorrermi nella schiena, mia mamma aprì la porta- Kris che fai qui? è il tuo compleanno ricordi?- 
-Si mi ricordo purtroppo, mamma posso chiederti una cosa?- sorvolando il discorso del compleanno, leiannuì dolcemente, così tanto da spaventarmi.
-A che età ti sei innamorata?ed è stato a prima vista?- la sua faccia mutò, divenne preoccupata.
-A sedicianni. No non è stato a prima vista,ma è stato tuo padre il mio primo ed unicp amore-
Sudai freddo, mi ero promessa di restare sempre indipendente nella mia vita.
-Che succede Kris? Non mi dirai che ti sei innamorata anche tu.- mi fece l'occhiolino, abbassai la testa colpevole, ma ripresi- NO!, ma per la prima volta mi sto interessando ad un ragazzo che ho visto solo una volta-
-Come si chiama?- ed ecco il solito l'interrrogatorio, mi pentì subito , non dovevo raccontargli niente.
-Robert Pattinson- mia mamma ci pensò su e disse- é un'attore?mi sembra familiare questo nome-
-Bè non proprio, un'asprirante attore , penso che non abbia fatto chissà cosa- raccontai dispiaciuta, questa volta veramente,ma ad un tratto mia madre capì.
-Ha fatto quel film, ehm, How to be.- 
-Mai sentito- ammisi.Passamo subito alla fase a cui non volevo rispondere,
-Cosa ti piace di lui?- 
- MAMMA! Cavolo... lo conosco da un giorno!-
-Forza,non mi inganni- disse in modo autoritario.
Mi arresi-Ha un bel sedere-
Mi guardo torva, come per dire"Solo questo?Forza, lo so c'è dell'altro!"
- é simpatico ed intell... no quello non proprio è inglese- feci una smorfia ,consideravo gli inglesi tutti dei gran vanitosi, tranne Tom.
Il suo viso si illuminò di un gran sorriso, al contrario,mia mamma andava pazza per gli inglesi.
-Stupendo- sbuffai sotto voce.
-Ora vattene dalla mia stanza, sono le dieci e mezza e sono stanca-
-Prima però devo darti una cosa- disse entusiasta.
Tirò fuori da un sacco una scatola arancione decorata con delle stelle.
- é per te ovviamente, spero che ti piaccia è da parte di tutti noi-
Mi sentì quasi emozionata, così scartai il regalo in fretta arrossendo.

-WOW,Ma questa è la maglietta della Joy Division! Oh Cazzo!-

Kris!- mi riprese dopo la mia parolaccia involontaria, quella maglietta la desideravo tanto, era vintage ed era figa.
Grazie mamma! Grazie a tutti, mi piace un sacco-

-Mi fà piacere, ora dormi che domani avrai da fare immagino- mi fece l'occhiolino, ma io non capì, mia mamma era intelligente , ma come faceva a sepere del party, annuì, non mi andava di accusarla e arrabbiarmi con lei.
La notte non fu affatto facile, ripensavo a lui e perché lo pensavo in quel modo.Era mezzanotte e mezzo, quando finalmente riuscì ad addormentarmi.
Mi svegliai come al solito alle otto in punto, scesi sotto e non trovai nessuno.Ad un tratto mi venne un dubbio... "Come facevo ad andare da lui? Come faceva a venirmi a prendere?"dopo però mi ricordai che aveva diciannove anni e che aveva la patente, ed ecco la vampata di calore, che cosa maledettamente figa, altro punto a suo favore.Ricapitoliamo.
  • Aveva quattro anni più di me ed  era maggiorenne. Cosa estremamente figa-
  •  Era indipendente e viveva da solo- cosa altrettano figa.
  •  Aveva un sedere da paura- 
  • -Cambiava ragazze, da come avevo capito, molto spesso- cosa non figa, ero intelligente, qindi non mi piaceva questo suo lato, non volevo essere un suo passatemp io volevo essere l'unica. MA CHE CAVOLO DICO!? nono io voglio essere solo un'amica di un figo assurdo? Sono una deficiente che non capisco niente della vita. 
  
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