Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Faust_Lee_Gahan    10/01/2012    3 recensioni
"Tuttavia il veleno di Black lo perseguitava."
[Severus/Sirius - Severus/Regulus]
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Severus Piton, Sirius Black | Coppie: Severus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Titolo: Veleno

Summary: Tuttavia il veleno di Black lo perseguitava.

Pairing: Severus/Sirius ; Severus/Regulus x°

Words: 650

Rating: Giallo

Desclaimers: Thanks, Hermione! >.>

Notes: Partecipa alla Maritombola col prompt #16 (X tradisce Y con Z, fratello si Y)




Veleno


Io cerco il fuoco, e mi brucerò.”

(Subsonica)





Come adesivi che si staccano, adesso lasciava che le cose succedessero.

Regulus lo voleva. Il povero ragazzo era innamorato di lui. Lo sapeva da sempre, e non solo perché era un Legilimens esperto. Era talmente chiara la sua infatuazione che l'avrebbe capito persino un bambino. O uno stupido come Potter.

Tuttavia. Tuttavia il veleno di Black lo perseguitava. Sapeva di non potergli sfuggire senza fingere. Di non essere libero.

Non sarebbe sfuggito mai al veleno che ormai circolava nelle sue arterie. E gli arrivava fino al cuore.

Era lì, riusciva a sentirne il sapore. Pulsava. Specialmente adesso che Black lo aveva trascinato per un corridoio e che lo stava guardando male.

«Che cazzo hai fatto?» sbottò all'improvviso

Severus lo guardò di rimando, freddo.

«Dimmelo tu, Black.» disse

Lui per tutta risposta lo prese per la cravatta e lo incastrò al muro.

«Credi che me ne importi, eh?» sibilò «Credi che me ne freghi un cazzo di chi ti scopi, Snivellus

Lui ignorò il soprannome. C'era talmente abituato che ormai non lo considerava neanche più un insulto.

«No.» rispose nel tono più neutro che riuscì a trovare «Non credo te ne freghi un cazzo.»

Non avrebbe visto trasportata la sua dignità ancora una volta.

«L'hai scopato tu o ti ha scopato lui?» chiese all'improvviso

Severus chiuse gli occhi per un attimo. «Black...» mormorò

«Dimmelo.»

Sospirò. «L'ho scopato io.»

Black strinse le labbra. «Sei venuto?»

Severus lo fissò negli occhi, optando se dire o no la verità.

«Perché lo vuoi sapere? Ti eccita?»

«Dimmelo

La presa sulla cravatta aumentò, ma non smise di tenere lo sguardo su di lui.

«Sì.»

«Quante volte?»

«Non lo so.»

«Non fare lo stronzo con me, Snape!» gridò «Ti ho chiesto quante volte ti sei scopato mio fratello!»

Lui mantenne un silenzio ostinato. Non voleva dargliela vinta. Non aveva intenzione di soccombere ancora una volta. Black non l'avrebbe avvelenato. Non questa volta. Non di nuovo.

«L'avrai voluto tu.» sussurrò lui allora.

Lo tirò per la cravatta, lo voltò, prendendogli il braccio, e lo sbatté col viso al muro.

«Riformulo la domanda, Snape. Quante volte ti sei scopato mio fratello?»

«Non sono cazzi tuoi, Black.» biascicò lui, mordendosi involontariamente la guancia

«Ti è piaciuto?»

Severus smise un attimo di lottare. «Ha importanza?» chiese, senza lasciar tradire il suo stupore.

Black gli mise il naso tra i capelli. Severus ne poteva percepire il percorso.

«Tu dimmelo.» sussurrò al suo orecchio

Suonava come una confessione. Una preghiera. L'aveva avvelenato lui, stavolta. Del proprio veleno.

Severus smise di agitarsi. Appoggiò la fronte al muro e chiuse gli occhi. Avrebbe tradito le ultime sue volontà, le promesse si sarebbero infrante. «Cosa vuoi sentirti dire?» mormorò, stanco «Che mi sono sentito sporco, anche se non ne avevo il diritto?»

Oggi avrebbe tradito la stabilità. Sempre se ne aveva avuta mai una.

«Dimmi la verità.»

Ci fu silenzio assoluto per alcuni, interminabili, piacevoli secondi. Severus sentì il veleno entrare in circolo nelle vene. Sia nelle sue, che in quelle di Black.

«No.» disse alla fine «Non mi è piaciuto.»

Niente riempiva l'anima quanto il gusto del suo veleno.

Black si allontanò di qualche passo. Severus si voltò.

«Mi odi sempre, vero, Snape?» chiese guardandolo intensamente

«Sì, Black. Sempre.»

Lui ghignò. Gli brillavano gli occhi. Cane.

«Davvero?»

«Ti interesserebbe sapere quanto?»

«Sì, molto.»

«Ti odio a tal punto che distruggerei me stesso per trascinarti con me.» (*)

«Bene.» disse annuendo «Non te lo dimenticare.»

Si allontanò, sempre guardandolo, e poi se ne andò per il corridoio, da dove erano venuti.

Severus guardò la sua schiena diventare sempre più piccola.

Sarebbe tornato. Si sarebbe avvicinato un'altra volta.

E si sarebbe avvelenato un'altra volta.

Lo odiava tanto che non poteva dimenticarlo neanche un minuto. Era nell'aria che respirava. Nel cibo che mangiava. (*) Era il suo veleno. E l'avrebbe distrutto.

Tuttavia. Tuttavia avrebbe scelto di dissolversi dentro di lui. Ancora una volta.

Del tuo veleno mi avvelenerò.




Notes, again:

Premettendo che le Severus/Regulus BLEAH! (*) Sono citazioni dal film Gilda ♥ E boh, è un sacco di tempo che non scrivo sul fandom quindi spero di non aver fatto un casino con l'IC! ^^'

Titolo, citazione iniziale e quelle in corsivo sono tutte della canzone omonima dei Subsonica.

Amateli ♥

A presto!

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Faust_Lee_Gahan