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Autore: Klaineinlove    11/01/2012    11 recensioni
Kurt deve ritornare in Ohio dopo aver festeggiato le vacanze per il diploma. L'auto va fuori uso e rimedia un passaggio da un certo Blaine.
Entrambi si avventureranno sulla strada verso casa.
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questo che sto scrivendo è del tutto insensato. Non è una storia seria, anzi tutt’altro. Serve per ridere un po’ con i nostri due personaggi preferiti.
Kurt e Blaine sono in viaggio e tutto ciò che vi anticipo. Nelle storia ci saranno scene demenziali(soprattutto i discorsi) scene “hot” (se così vogliamo chiamarle) ma anche un po’ di fluff. Ah si sicuramente sotto c’è una trama vera e propria.
Non voglio dare impegni sulle date di pubblicazione visto che scrivo solo quando ho la vena ironica.
E' una cosa che ho scritto in vnti minuti, quindi fatemi sapere se è il caso di continuarla o no.


Come gli era venuto in mente di andare in Ontario? Era stato assolutamente folle andare lì a festeggiare il suo diploma. Perché adesso Kurt si trovava: solo, con una macchina prestatagli da un amico per tornare di nuovo a Lima. In Ohio. Non proprio dietro l’angolo.
Avrebbe dovuto prendere anche una nave probabilmente e una semplice mappa non era in grado di definirgli con precisazione dove si trovasse. Il navigatore satellitare si rifiutava di parlare. Ma il satellite era collegato in quel punto sperduto dove si era fermato?
In più la macchina faceva strani versi. Si, versi. Erano strani lamenti. Kurt se ne intendeva di auto, insomma aveva suo padre che era il miglior meccanico di Lima, ma non aveva mai sentito una macchina verseggiare.
Faceva caldo, troppo caldo per i gusti di Kurt e dei suoi capelli ormai bagnati dal sudore e appiccicati sulla fronte. Lui era semplicemente disperato.
Era su un’autostrada che sembrava non avere ne inizio e ne fine, in più non poteva fermarsi per chiedere informazioni, semplicemente perché non c’era nessun posto dove fermarsi.
Per fortuna un cartello stradale gli aveva informato che un paio di chilometri dopo ci sarebbe stato un autogrill.
Precisamente due ore prima. Ma i cartelli stradali conoscevano i chilometri?No perché lui ne aveva fatti molto di più di “un paio” Forse in Canada un paio intendevano come un “guida e scopritelo da solo”
Kurt stava semplicemente impazzendo, ragionare da solo in quel modo era pura follia. Quando finalmente vide una stradina decise di svoltare, così da notare molte più macchine e sperando in un vero autogrill che lo aiutasse.
Stava per girare verso destra quando dovette frenare bruscamente perché qualche villano stava svoltando verso la sua strada facendo in modo che si scontrassero.
Kurt fece un enorme sospiro e scese dall’auto. Aveva troppa rabbia accumulata e probabilmente se la sarebbe presa con quel malcapitato.
“Chi ti ha dato la patente? Spongebob?” urlò contro il ragazzo sulla sua decapottabile che lo guardò divertito.
“Senti chi parla! Tu e il tuo catorcio siete illegali in queste strade, non lo sapevi?”
Kurt alzò un sopracciglio osservando il ragazzo che rideva mentre si rispecchiava i denti bianchi nel suo specchietto retrovisore. Stava offendendo la sua auto?No, no aspetta! Stava offendendo lui? Diplomato con il massimo dei voti e con un premio delle Nazionali vinto grazie al suo glee club?
Kurt sbuffò divertito.
“Senti un po’ Michael Jackson, e ti chiamo così solo per il colore della tua pelle, ma sai che la giacca che indossi non si porta più da ormai…un’eternità? Probabilmente siete voi due ad essere illegali nel resto del mondo!”
Kurt incrociò le braccia al petto soddisfatto per come aveva risposto al ragazzo. Osservò i suoi capelli nero corvino e gli occhi color miele. E, aspetta….erano occhiali fucsia quelli poggiati sul capo?
“Hai criticato il mio colore della pelle? Senti chi parla, il fantasmino Casper!”
Okay, questo era troppo per Kurt, lui adorava la sua pelle nivea.
“Non sono un fantasmino”
“Bella risposta moccioso”
Kurt batté violentemente il piede sul terreno polveroso e si infilò in auto non prima di recitare le sue ultime parole “Meglio che vada. Credo di aver sprecato secondi vitali con te.”
“Io invece credo siano stati i migliori della tua vita”
Entrambi rimisero in moto, l’altro ragazzo molto più velocemente di Kurt e corse via facendo alzare un polverone e Kurt fu costretto a chiudere il finestrino per non inalare quell’aria sporca.
 
Finalmente trovò l’autogrill, parcheggiò e scese per mangiare qualcosa. Aveva anche uno zaino pieno di cibo che aveva preparato prima di partire, ma preferiva conservarli in casi di pericolo.
Entrò nella piccola tavola calda e purtroppo per sua sfortuna non offriva nulla che fosse fritto in padella o condito con roba disgustosa. Probabilmente anche l’insalata era fritta.
Sospirò amareggiato e ordinò un panino. Avrebbe sicuramente smaltito in qualche modo quel grasso che si sarebbe insinuato nel suo corpo. Nei suoi fianchi. Nei suoi adorabili fianchi.
Dopo aver mangiato, si concesse una pausa al bagno e decise di tornare subito in auto. Avrebbe dovuto sostare in un motel ma finché era in tempo preferiva guidare, nemmeno lui era capace di capire quanti giorni ci sarebbero voluti per arrivare in Ohio.
Chiuse lo sportello dell’auto e mise in moto. Poi un botto. Un altro ancora e poi del fumo uscì dal suo cofano anteriore dell’auto.
“Oddio no, fa che non sia morto il motore” pregò mentalmente non sapendo nemmeno a chi, e scese dall’auto. Aprì lo sportello e il fumo lo colpì in volto.
“Il motore è andato amico”
Si voltò trovando un benzinaio “Come posso fare?Mi può aiutare?” domandò disperato.
“Hey, io metto la benzina non faccio il meccanico!”
“Ma dovrebbe pur sapere qualcosa di auto no?” chiese stizzito Kurt. Fissò i suoi vestiti e si ritrovò con una macchia di Ketchup. Perché diamine aveva messo il Ketchup?Solo perché la confezione diceva “0 grassi?”
Fece un respiro profondo mentre il benzinaio si alzò dalla sedia per servire l’altro cliente che aveva appena parcheggiato.
Dopo il danno la beffa, pensò Kurt. Perché il tipo che aveva appena fermato l’auto accanto alla sua era proprio il ragazzo con cui aveva litigato ore prima.
“Hey Casper!” esclamò divertito mentre scendeva dall’auto e passava una banconota per il pieno al benzinaio.
Kurt fece finta di non vederlo.
“Problemi con l’auto?Vedo del fumo”
“No, va tutto bene. E’ solo un effetto scenico, sai sono un attore e questo è un attrezzo di scena”
Il ragazzo scoppiò a ridere non credendo minimamente alle parole di Kurt, che in effetti, chi ci avrebbe creduto?
Arreso Kurt sbruffò “Devo tornare a Lima e la macchina mi ha appena abbandonato e non so nemmeno a quanti chilometri ci sia il primo motel” confessò con gli occhi fissi sul terreno.
“Lima. In Ohio giusto?” chiese interessato il ragazzo, solo a quel punto Kurt lo fissò negli occhi.
Era sexy maledizione! E la giacca poteva anche essere del paleolitico ma gli stava maledettamente bene addosso. Kurt si morse un labbro mentre continuava a fissare quei pantaloni che gli fasciavano le gambe mentre i piedi erano coperti da stivali di vernice.
“S-si Ohio giusto” balbettò strizzando gli occhi e tornando alla realtà.
“Sei fortunato! Perché io sto andando a Westerville che è proprio un’ora da lì.”
Kurt spalancò gli occhi battendo le mani
“Questo è fantastico! Oddio una manna dal cielo, non l’avrei mai detto” si voltò aprendo la sua auto e prendendo le borse che aveva con se poi si voltò verso il ragazzo che era già in auto e aveva alzato il tettuccio, forse per il freddo che sarebbe arrivato verso sera. Kurt si avvicinò alla portiera ma scattò la serratura.
“Ma che fai?” domandò dubbioso. Sentì il ragazzo scoppiare a ridere.
“Ho detto che sto andando in Ohio ma non che ti davo un passaggio, sai io e la mia giacca siamo troppo vecchi per te”
Maledetto, attraente, farabutto che non è altro. Pensò Kurt.
“Ma…ma hai detto che era il mio giorno fortunato!”
“L’ho detto?” fece l’altro fingendo la dimenticanza “Mi dispiace non me lo ricordo. Aspetta un po’ magari passa Spongebob che ti da un passaggio”
E con quella frase filò via.
Kurt rimase lì incredulo con tutte le borse ancora in mano maledicendo quella testaccia dai ricci neri. Che altro poteva pretendere da uno sconosciuto?
Si infilò in auto cercando di farla partire sapendo che era inutile. Rimase fino a sera lì e decise di cenare di nuovo nella tavola calda. Non voleva chiamare suo padre, non voleva sentirsi dire: “te l’avevo detto, sei troppo giovane per fare un viaggio da solo”
Ma suo padre aveva ragione, ed ora lui era lì a congelarsi in auto senza sapere cosa diamine fare. Chiuse gli occhi stanco della lunga e stressante giornata, finché non sentì picchiettarsi sul vetro.
“ANCORA TU?” Urlò al moro che lo salutava dall’esterno.
“Ho cambiato idea, su vieni con me”
“Perché? Che intenzioni hai? Guarda se vuoi derubarmi sappi che non ho soldi.” Il ragazzo roteò gli occhi.
“Muoviti o ti lascio qui. Sul serio questa volta!”
Kurt sospirò. Dopotutto che aveva da perdere?
“Accetto, ma solo perché ho paura di essere massacrato dai lupi” aprì la portiera ancora un po’ incerto ma poi vide l’altro ragazzo prendere un suo zaino per aiutarlo.
“Non ci sono lupi…credo”
“Allora forse che ne so…canguri?”
“I canguri non massacrano e poi li trovi in Australia”
Oddio ma che discorsi stavano facendo? Si infilarono entrambi in auto e il moro mise in moto.
“Comunque io mi chiamo Blaine! Tu sei Hummel giusto?”
“C-come hai…”
Blaine lo interruppe “L’etichetta sullo zainetto” gli fece notare il ragazzo.
“Comunque grazie. Mi sa che ti ho giudicato troppo presto”
Anche se giudicarlo attraente per Kurt era l’unica cosa certa.
“Nessun problema. Allora, si parte?”

   
 
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