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Autore: Hanatamago    11/01/2012    1 recensioni
E se Chris McLean permettesse al Giappone di realizzare una sua versione di “A tutto reality” con i personaggi di Inuyasha?
20 concorrenti.
3 cinici presentatori.
1 lauto premio in palio: la Sfera dei 4 spiriti!
1 unico obiettivo: vincere!
1 unico vincitore: chi sarà?
Scopritelo su … A tutto … Reality … Inuyasha!
***
Tratto dal capitolo 11:
Un acuto urlo di dolore scosse le assi di legno della casetta delle ragazze.
Kagura – armata di servizio da ceretta – guardò Kikyo con aria risentita.
La sacerdotessa era sdraiata per terra, con addosso solo una canottiera e le mutande. Non sembrava affatto felice del servizio che l’altra le stava facendo.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Disaster factor – Part 2

 
- Un mostro! Panini con la maionese!
Suikotsu e Renkotsu davano affettuosi colpetti sulle spalle di Jakotsu, sperando che si calmasse.
Aveva accettato infine di dare la sua versione dei fatti, sgranocchiando biscotti a mo di consolazione.
La reazione degli altri due non si era fatta attendere.
- Non ci posso credere…- bofonchiò Renkotsu - Tutto questo casino per una cazz…
Un’occhiata sprezzante di Suikotsu gli fece morire le parole in gola.
Cinse le spalle di Jakotsu, stringendolo a sé.
- Secondo me, vi siete fraintesi! E anche di molto! Scommetto che Bankotsu prova gli stessi sentimenti che tu provi per lui.
- Giusto, fatti furbo – spiegò Renkotsu con aria di sussiego – Non se la sarebbe presa tanto per quella lettera se non ci tenesse a te, no?
- Lasciate perdere – sbottò Jakotsu, scattando in piedi.
Prese un respiro e parlò con fermezza: - Mi sono già stufato di questo gioco scemo, voglio solo andare a casa.
E se ne andò con passo lento e svogliato.
- Io dico che vogliono entrambi chiarirsi – mormorò Renkotsu – è questo ambiente che dà sui nervi!
Suikotsu annuì, completamente d’accordo.
***
 
- Rin, sicura che funzionerà?
- Sicurissima! Fidati di me!
La sera aveva presto avvolto l’isola nel suo manto oscuro, portando con sé anche il momento della sfida.
Yura aveva lanciato uno sguardo eloquente alla ragazza più giovane, imbarazzata perché consapevole di quanto stavano per fare.
D’altro canto, Rin aveva ammiccato con aria complice, soddisfatta e sicura.
- D’accordo – sospirò il demone, controllando l’ora sul suo orologio da polso – aspettiamo solo che quelle due racchie si diano una mossa.
Guardavano il palco sul quale si sarebbero esibite.
Yura non l’avrebbe mai detto a Rin, ma era emozionata quanto lei.
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Yura sorrideva allegra.
- Se non fossi nata demone, il mio destino sarebbe stato quello di pop-star! Sarei entrata nella storia! Volete sentire?
Si schiarì la gola e iniziò a urlare a squarciagola.
- It’s raining men!
Alleluia, it’s raining men!
Le mosche caddero stecchite al suole.
Yura sorrise fiera: - Che potenza, eh?
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
***
Vogliamo dare un’occhiata alle due racchie di cui parlava Yura?
Allora andiamo…
 
Un acuto urlo di dolore scosse le assi di legno della casetta delle ragazze.
Kagura – armata di servizio da ceretta – guardò Kikyo con aria risentita.
La sacerdotessa era sdraiata per terra, con addosso solo una canottiera e le mutande. Non sembrava affatto felice del servizio che l’altra le stava facendo.
- Ehi, sto cercando di essere il più delicata possibile.
L’altra rispose con un’occhiata dolorante.
- Ma è proprio necessario fare…
- Sì, lo è. Conoscendo Mukotsu, guadagneremmo qualche punto in più se noi… Ci mettessimo in tiro, ecco.
- Ma che barba – sbuffò l’altra, massaggiandosi le gambe torturare – Così mi sento una sgualdrina!
Kagura la incenerì con lo sguardo.
- Devi mettere una gonna, nulla di provocante, dai! Ma in vita tua, non ti sei mai fatta una ceretta?
E ripresero le urla.
 
- Feliks! Accidenti a te!
Toris era inciampato in una radice e non aveva potuto fare a meno di imprecare, sebbene non fosse da lui.
Amava Feliks, ma a volte il compagno lo trascinava in avventure assurde!
Il polacco non l’aveva sentito e continuava a camminare per la foresta, borbottando.
- Quest’isola è, tipo, più grande di quanto pensassi! Dove si trova Jakotsu?
- Ce ne andiamo? – gli chiese speranzoso l’altro, correndogli dietro.
- Venire qui allora tipo non è servito totalmente a niente! … Oh!
Si era arrestato di colpo e per poco l’altro non gli era caduto addosso!
- Feliks?
- Sento tipo della musica!
- Era ora! Mi ero stufato di sentire quest’alito di orso sui capelli!
Si bloccarono all’improvviso e raggelarono al rumore distinto di grugniti ben poco amichevoli!
Ebbero solo il tempo di voltarsi appena per vedere il gigantesco orso prima di scappare via a gambe levate, inseguiti dall’animale.
***
Kagome strinse i denti. Lei e le sue compagne avevano dato l’inizio alla sfida.
Era stata un’esibizione a dir poco perfetta. Era stata. Il “Mouline Rouge” è un classico, ma si sa che in genere il sapore dei classici colpisce sempre.
 Flashback
Kagome, Ayame e Sango erano bellissime, vestite da ballerine.
Jakotsu aveva commentato molto elegantemente che sembravano tre puttanelle di lusso, ma nessun altro osò commentare.
Perché forse sembravano davvero tre puttanelle, ma erano bellissime. Ricordavano troppo le belle cantanti di “Lady Marmalade”, che avevano deciso di emulare.
Kagome e Ayame erano entusiaste dell’abbigliamento, la lupacchiotta sul palco aveva persino lanciato un bacio a Koga, che era impallidito. Si sentivano potenti, con gli occhi del mondo addosso mentre ballavano.
Molto meno entusiasta era la terza, che si sentiva molto, molto, molto a disagio.
Il fatto che Miroku l’avesse guardata con uno sguardo famelico non aveva aiutato.
All’inizio della canzone si era mossa rigida come una tavola di legno, poi… il disastro.
Appena finito il primo ritornello aveva tentato una giravolta, ma aveva così dato un pugno ad Ayame che, barcollando, era caduta sopra Kagome.
Fine flashback
- Mi dispiace!
- Non fa nulla – borbottarono in coro Kagome e Ayame mentre premevano pacchi ghiacciati rispettivamente sulla testa e sull’occhio nero.
Sango era dispiaciuta nel profondo, ma … piangere? Mai. Se lo era ripetuto fra sé e sé più volte. Le era successo di peggio, si era detta. Si era scusata umilmente con le compagne, che comunque non potevano avercela veramente con la loro amica.
In realtà ce l’avevano con Jakotsu, che, pungente come le spine di una rosa, non la smetteva più di fare commenti sarcastici sul loro numero.
Sembrava che il suo raggio di odio si fosse spostato da Bankotsu al mondo intero e questo l’aveva reso ancora più odioso.
Mukotsu scosse tristemente la testa.
- Penoso, penoso – diceva a proposito dell’esibizione – e dire che poteva andare molto meglio… I giudici che vi seguono vi danno un sei, ringraziateli per questo!
Una persona ha anche proposto tre, ma la maggioranza è maschile … Sono sicuro che sono stati colpiti dai bei vestiti. Complimenti per quelli! – aggiunse sogghignando.
Le tre donne degli Otaku Assassini sbuffarono indignante.
- Ma chi sono i giudici delle sfide? – chiese Ayame.
- Oh noi tre conduttori, lo Shinigami e gli eliminati.
Kagome, Sango e Ayame pensarono contemporaneamente che la persona che aveva proposto il voto tre fosse stata Abi.
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Yura era stizzita.
- Bah se si tratta di bellezza scommetto che a noi daranno molti più punti!
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
- D’accordo – proseguì Mukotsu – altri partecipanti per i Funboy?
- Io! Io! Ci sono io! – saltò su Akitoki eccitatissimo. Per l’occasione si era vestito da rapper, con un largo maglione rosso, jeans cascanti, lunga catena d’oro (quasi sicuramente finto) e cappellino blu con visiera.
Fece qualche passo in avanti e inciampò per colpa dei suoi stessi pantaloni.
- Siamo rovinati – bofonchiò Inuyasha.
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Naraku era annoiato.
- Mi duole dirlo, ma forse eliminare Abi è stato un grosso errore! Mi manca così tanto il modo in cui zittiva quel moccioso!
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Byakuya pareva preoccupato.
- Tremo all’idea di sapere che cosa canterà quel bimbominkia! Forse la compilation dei My Little Pony?
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
Appena Akitoki iniziò a cantare tutti strabuzzarono gli occhi.
Akitoki… cantava da Dio quando voleva!
Peccato che non capivano un accidenti di quello che stava dicendo.
Jag känner en bott, hon heter Anna, Anna heter hon
Och hon kan banna, banna dig så hårt
Hon röjer upp i våran kanal
Jag vill berätta för dig, att jag känner en bott

 
Mentre cantava Koga guardò interrogativo Sesshomaru, che scrollò impercettibilmente le spalle, come a dire “Ma che ne so io”.

Som alltid vaktar alla som är här
Och som ser till att vi blir utan besvär
Det finns ingen take-over som lyckas
Kom ihåg att det är jag som känner en bott

 
Akitoki cercava anche di ballare in stile rapper, ma così facendo appoggiò un piede su una piuma lasciata in precedenza dalle sue compagne di squadra e cadde a terra trascinando con sé il microfono.
Come a voler dare un contributo, gli cadde in testa anche un riflettore.
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Miroku era impressionato.
- Wow, si direbbe che la sfida lo perseguita!
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
Un perforante quanto lungo BIP assordò le orecchie dei presenti e terminò solo quando Kikyo riuscì a raggiungere il palco e spegnere il microfono.
Si udì chiaramente un “Aaaah” di sollievo.
- Ehm, sì, certo – Mukotsu arrivò circospetto al centro del palco – I giudici sono colpiti e ti danno un sette! Ora dimmi solo una cosa: che accidenti di lingua era?
- Svedese – mugugnò Akitoki dolorante.
- Okaaaaay. Portatelo via!
Uscì dai retroscena uno sbuffante Kyokotsu che si apprestava a caricare di peso il poveraccio, quando questi strabuzzò stupefatto gli occhi.
- Un attimo… Un sette?! – esclamò deluso.
- Senti, una persona che conosci bene ha anche proposto quattro! Rallegrati, piuttosto!
 
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Akitoki grattava la testa, confuso.
- Una persona che conosco bene? Strano, chissà chi è!
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
- D’accordo, Funboy, avete diritto a un’ultima esibizione!
Si fece avanti Byakuya armato di tutina blu da ginnasta.
- Sono pronto!
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Ayame era piegata in due dal ridere.
- Buahahahah!
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
***
- Cattivo! Lascia stare Liet!
Polonia infieriva selvaggiamente con un bastone sull’orso.
Non sembrava di chi Lituania avesse più paura in quel momento: se della bestia o del compagno!
L’animale uggiolava a ogni colpo: in quel momento la sua espressione era tale e quale a quella di Toris…
- Sono tipo sopravvissuto a una convivenza con quell’idiota di Prussia, alle battaglie con Russia e alle spartizioni! Non sarai tipo tu a fermare Polonia!
- Ehm, sì, credo che abbia capito…
- Oh…
Smise di colpire l’orso, senza però mollare il bastone e la posizione di difesa. Ma questi ringraziò a modo suo Toris con un’occhiata riconoscente e sfrecciò via.
- Ehm, andiamo...- il lituano afferrò guardingo una mano del polacco e ripresero a camminare.
***

What a feeling, bein's believin'
I can't have it all, now I'm da
ncin' for my life
Take your passion, and make it happen
Pictures come alive, you can dance right through your life

 
Sinceramente… La canzone era famosa, la coreografia anche, ma… Non che fosse un pessimo ballerino, ma faceva una strana impressione, più che altro buffa, vedere un maschio in tutina e lunga coda di cavallo ballare.
Ma a parte Koga, Miroku e Inuyasha che sghignazzavano senza vergogna, nessuno osava fiatare!
Infatti quando finì la sua esibizione partirono subito gli applausi entusiasti delle ragazze, comprese quelle dell’altra squadra, poi applaudì timidamente anche qualche ragazzo per evitarsi un sermone sull’insensibilità maschile!
- Otto! – disse con un sorriso Mukotsu, che pure lui voleva evitare le critiche delle donne.
La sua dolce Enju si sarebbe arrabbiata se avesse ammesso quanto gli veniva da ridere.
I concorrenti applaudirono di nuovo per Byakuya, che esibì un sorriso a trentadue denti dalla gioia.
- Sì, va bene, ora stai rubando troppo spazio!
Il conduttore lo buttò giù dal palco e si volse mellifluo verso gli Otaku Assassini.
- Molto bene! Tocca a voi!
- Noi ci esibiamo tutti insieme! – esclamò gaia Rin.
- Toh! Sicura, cara? Così avete meno possibilità di vincere!
- Siamo sicuri, caro – commentò acida Yura.
I ragazzi rabbrividirono: veramente loro non tanto…
- Io non vado – disse con fermezza Sesshomaru, più lapidario.
- Eddai, Sesshy! – lo pregò Yura civettuola, infastidendo non poco Kagura.
- Non ha tutti i torti – ammise Kikyo a denti stretti.
Al che, Kagura stavolta non riuscì a trattenersi.
- E no, bella! Non dopo tutta la fatica!
Le quattro ragazze degli Otaku Assassini erano un vero schianto, questo lo avevano notato tutti.
Per farla breve sulle reazioni generali, quando Inuyasha ha visto Kikyo ha fatto una tale faccia che Kagome l’ha spedito immediatamente a cuccia.
Indossava un abito lungo (prestato da Yura, ovviamente lei non ne ha mai avuti!), color acquamarina, con uno spacco laterale che lasciava scoperta una coscia. Parte dei lunghi capelli erano legati in una coda, il resto era completamente libero sulle spalle. Volevano convincerla a mettersi anche delle scarpe col tacco, ma aveva replicato che sarebbe caduta sicuramente e non hanno insistito.
Kagura indossava un vestito simile a quello di Kikyo, ma di color rosso fiamma e i capelli erano sciolti. Yura… Beh, Yura in minigonna e top dava sempre quell’aria sensuale e spregiudicata. Non aveva poi tanto bisogno di un look sconvolgente per apparire affascinante. Data l’età Rin era la meno provocante, ma era comunque carinissima vestita alla marina retta e con gli “odango”, quei grossi codini. Poteva passare per una versione di Sailor Moon mora.
Quanto i ragazzi… tsé, figurarsi se si mettevano in tiro! A tutti gli effetti, gli unici che si erano cambiati d’abito erano stati Akitoki e Byakuya.
- Se non va Sesshomaru allora non vado neanch’io – dichiarò Renkotsu – Qua mica si fanno sconti speciali per i principini!
Il principe dei demoni lo fulminò con lo sguardo, mentre Koga concordò.
Imbarazzato, Suikotsu non disse nulla, pregò Renkotsu con lo sguardo e basta.
Invece Miroku non sembrava aver problemi ad esibirsi da solo con quattro bellezze!
- TIPO, FERMI TUTTI!
Uno strano ragazzo biondo salì sul palco e si impossessò del microfono.
- Devo tipo dire una cosa totalmente importante!
- Feliks? – sussurrò incredulo Jakotsu.
 
 
 
 
 
 
Il più veloce aggiornamento a questa storia che abbia fatto xD
Canzoni citate:
Geri Halliwell – It’s raining men
Boten Anna – Basshunter (evviva la Svezia xD)
Flashdance – Irene Cara

  
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