Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Ricorda la storia  |      
Autore: Minari OppaRi    12/01/2012    1 recensioni
Quando il mio obbiettivo sarebbe stato portato a termine allora sarei potuto morire.
Non m’importava del dolore che avrei potuto infliggere agli altri.
Non m’importava di quante cose avrei potuto perdere.
Non vedevo l’ora di morire.
Ed era la più pura e semplice verità.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ciel Phantomhive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ero il signore del casato Phanthomhive.
Io.
Un misero bambino.
Avevo succeduto mio padre, morto durante un attacco alla villa.
Ero rimasto solo.
Mio padre, mia madre, la mia vita….avevo perso tutto.
Ero stato strappato della mia libertà, rinchiuso, torturato, condannato a vivere in condizioni non ammissibili nemmeno per una bestia.
Perché?
Perché accadeva tutto quello?
Perché ero un Phantomhive?
Perché ero un bambino?
Forse era quello il motivo.
Ero un bambino impotente.
Desideravo il potere.
Desideravo avere la mia vendetta!
Riuscì ad ottenere la fonte che poteva aiutarmi.
Durante una delle solite cerimonie.
Rinnegai tutto quanto.
Mi misi ad odiare tutto e tutti.
Ed è li che apparve.
Un diavolo.
Uccise tutti.
Mi propose un patto.
Un patto con cui sarei riuscito ad avere la giusta soddisfazione verso le persone che mi avevano umiliato.
Sebastian. Fu questo il nome che scelsi.
Tornai alla residenza con il diavolo in veste di maggiordomo.
Presi in mano il ruolo del mio precedessore.
Avrei servito la regina come suo cane da guardia.
Eliminare chiunque infangasse il suo nome.
Quella villa…
Fin troppo grande.
I ricordi mi assalivano.
Io dovevo allontanarmi dagli altri.
Dovevo eliminare i miei sentimenti.
Non dovevo esitare, né avere rimpianti.
Una sola emozione non riuscivo ad eliminare.
La tristezza.
La tristezza della solitudine.
Io non potevo giocare come facevano tutti i bambini della mia età.
Non mi era consentito.
Mi sentivo solo.
Abbandonato.
Cose che non mostravo mai.
“Il signore del casato non deve lasciarsi sconvolgere da niente”
Non era facile.
Veder morire le persone davanti ai miei occhi ogni volta non mi lasciava del tutto indifferente.
Ero umano.
Ero un bambino.
Come si poteva non aver paura della morte?
Potevano essere parenti o sconosciuti ma una morte era pur sempre una morte.
A volte però pensavo alla mia di fine.
Com’è sarebbe stata?
Avrei sentito dolore mentre Sebastian prendeva la mia anima?
“Non vedo l’ora di morire…”
Me lo ripetevo sempre.
Quando il mio obbiettivo sarebbe stato portato a termine allora sarei potuto morire.
Non m’importava del dolore che avrei potuto infliggere agli altri.
Non m’importava di quante cose avrei potuto perdere.
Non vedevo l’ora di morire.
Ed era la più pura e semplice verità.
Ma nell’attesa di quel giorno io mi dedicavo al mio ruolo.
Il mio maledettissimo ruolo.
 
 

Non vedevo davvero l’ora di morire in pace…. 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: Minari OppaRi