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Autore: SkyHayley    13/01/2012    2 recensioni
TasukuxTeru.
Un dolce ricordo di una notte passata sul freddo ghiaccio.
Genere: Demenziale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il freddo ghiaccio.




Vedere la morte di una persona cara non è per niente facile. I ricordi ti riaffiorano nella mente, le lacrime scorrono lungo il viso. Se poi, la causa di questo sei tu…è tutto più difficile.

Rimorso, l’emozione predominante. Dolore, quella incessabile. Un senso di colpa che solo con gli anni potrà diminuire ma mai scomparire.
 

If you're lost you can look--and you will find me
Time after time
If you fall I will catch you--I'll be waiting
  Time after time.
Time After Time- Cyndi Lauper.

 
Una canzone che portava alla memoria molti ricordi, una delle quali guidava la vita di Tasuku Kurosaki e lo faceva sempre avere un flashback molto doloroso.

Era mattina e si preparava per andare a lavoro, in una scuola. Faceva il bidello, soprattutto come copertura; doveva proteggere Teru Kurebayashi. Lei era una studentessa modello, brava e studiosa ma con un passato triste; non aveva più il fratello maggiore, Soichiro.

Nonostante ciò aveva ottenuto una “spalla” sulla quale piangere, Daisy. Sebbene ella possedesse la sua email, non sapeva chi egli fosse.

Kurosaki sentì il telefono vibrare; era appena arrivata un’email di Teru.
 
Ciao Daisy,
Sono Teru
 
Come stai? Io mi sono appena alzata e mi appresto a fare colazione, e tu? Il tempo è bello e penso si prospetti una giornata tranquilla…anche se devo andare a fare la schiava da quel bidello, Kurosaki.
 
Da qualche mese ormai, Tasuku aveva una “schiava” che usava per servizi da bidelli, che lui non compieva o li faceva con molta pigrizia. Era un metodo per controllarla meglio, poiché lui era il fantomatico Daisy.

Le rispose in fretta e fece colazione anche lui, sorseggiando un tè e mangiando biscotti.

Si recò a scuola dove Teru stava annaffiando le Blue Daisy, fiori che a lei piacevano molto.
Kurosaki la scrutava da lontano e quando decise di avvicinarsi, lo fece di soppiatto…facendole prendere un colpo.

“Che fai?! Mi hai fatto prendere un bello spavento! Che tu diventi pelato, Kurosaki!” disse seria Teru.

“Zitta schiava e continua il tuo lavoro. Io andrò a giocare a mahjong.” rispose Tasuku, allontanandosi.
Da un po’ di tempo, pensava ci fosse qualcosa di strano in lei. Le sembrava sempre assorta e pensierosa…principalmente dal giorno di quella notte con quel temporale spaventoso.

Teru a volte si girava a osservare Kurosaki, il quale notò questo suo comportamento…insieme ad un altro: la ragazza stava tremando.

Si avvicinò, le prese il polso e disse:

“Cos’hai? E’ da un po’ che ti vedo tremare quando mi guardi, cos’è successo?”

“N-niente, lasciami! Mi fa mal-“ rispose Teru con la voce tremolante.

“Dì la verità! Rispondimi: cosa ti è successo?” incalzò Tasuku stringendole il polso ancora più forte.

“Mi fa male!” Teru si lasciò dalla stretta e corse lontano da lui. La raggiunse:

“Ehi, s-scusa! Scusa, perdonami.” implorò Tasuku mentre le guardava il polso rosso.

Teru non rispose lì per lì, stava piangendo e aveva paura.

Kurosaki la strinse stretta a se e disse:

“Ti prego, non farmi allontanare da te, ti prego.”

“K-kurosaki…che tu diventi pelato!” disse Teru singhiozzando e ricambiando l’abbraccio. “D-devi portarmi…a pattinare sul ghiaccio, in quella pista all’aperto!”

Tasuku la lasciò, annuì e le strinse la mano: “ Ok, se ti ci porto…sicura che così mi perdoni?”

“Sì!” replicò Teru, la quale si asciugò le lacrime.

I due andarono di sera alla pista di pattinaggio dove non c’era molta gente visto che erano le 23:00.

Appena entrarono, Kurosaki scivolò e cadde per terra, come una marionetta senza più fili che la guidavano. Pensò: Argh! Per la ansia di essere perdonato oggi a scuola, non ho pensato al fatto di non saper pattinare!

Risuonò una forte risata: “ Ahahahahaha! Kurosaki, non sai andare sul ghiaccio? Se vuoi ti insegno io!” disse Teru, alquanto divertita.

“…Beh visto che non vorrei cadere di nuovo, fa piuttosto male, accetto la proposta.” acconsentì un dolce Kurosaki imbarazzato.

Nonostante tutto, continuò inevitabilmente a cadere e Teru se la rideva pattinando con grande maestria intorno al bidello.

“Cos’è, ti fai battere dalla tua schiava? Ahhahaha! Vieni a prendermi!” disse con tono meschino e furbo.

“Argh! Aspetta il tuo padrone, ti prenderò!” ribatté un Kurosaki parecchio innervosito.

Teru continuava a scappare con grande agilità mentre il bidello aveva grandi difficoltà. Pattinarono così tanto che non si accorsero che ormai era già mezzanotte.

Kurosaki si arrese e si avvicinò alla ragazza:

“Ok, mi hai battuto, contenta schiava?” dichiarò ansimando.

“Yuppy! Ho battuto il padrone, ho battuto il padrone!” canticchiò felicemente Teru.

Kurosaki però si accasciò a lei, distrutto, e si ritrovarono sul freddo ghiaccio, uno sopra l’altro…senza quasi accorgersi di essersi dati un bacio.

Kurosaki si ritrasse e guardò le stelle nell’alto cielo, imbarazzato.

Teru però non si era accorta di nulla poiché aveva chiuso gli occhi nella caduta e il freddo le aveva offuscato la mente per un attimo, quell’attimo che era durato il bacio.

Guardarono le stelle e la grande luna che li scrutava da lontano, molto lontano. Intanto il bidello si toccava di continuo le labbra e Teru lo notò:

“ Che hai alle labbra?” chiese incuriosita.

“N-niente, zitta schiava! AHEM, visto che bella serata?” riferì cercando di cambiare discorso.

“Sì, meravigliosa. Pensa Kurosaki, le stelle sembrano puntini bianchi da qui come delle briciole…invece sono grandissime! Guarda, una stella cadente! Esprimiamo un desiderio!”
disse Teru, entusiasta.

Quando ebbero finito Teru chiese divertita a Kurosaki:

“Cos’hai espresso? Di non diventare pelato?!!”

“No, e non ti interessa! Ora andiamo via che si è fatto tardi” replicò il bidello, pensieroso e con l’aria triste.
 
Voglio mille di baci da quella donna. Voglio che tempo dopo tempo io riesca a conquistarla e ad averla. Voglio mille abbracci, sorrisi e la felicità da lei. Voglio essere perdonato, voglio andare avanti, voglio smetterla di soffrire. Perdonami Soichiro.
 
 

Lying in my bed I hear the clock tick,
And think of you
Caught up in circles confusion--
Is nothing new
Flashback--warm nights--
Almost left behind
Suitcases of memories.
 

Nota dell'autore:

Finalmente pubblico questa one shot su Dengeki Daisy! Adoro quel manga e soprattutto il bidello, Kurosaki. *-*
Spero vi piaccia e se volete, recensite o lasciate un commento.
SerenaSkywalker.

 
 
 
 
 

  
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