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Autore: Youssou    29/08/2006    2 recensioni
Questa è una fanfiction di Jane-dixon, o per meglio dire una bellissima one-shot della mia amica Jane-dixon. Il titolo dice tutto. Buona lettura. Youssou e Jane-dixon
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo l’amore Premessa di Youssou LA fanfiction non è mia ma di Jane-dixon, io ve la propongo su queste pagine augurandovi una buona lettura da parte mia e dell’autrice. Graditi sempre i commenti che riferirò personalmente a Jane. Premessa dell’autrice Jane-dixon Questa breve one-shot non ha una collocazione spazio/temporanea precisa perché è stata ideata con il solo scopo di descrivere cosa potrebbe essere accaduto ‘dopo l’amore’ a Ryo e Kaori. Finalmente si erano ritrovati. Uno sfioramento leggero di mani. Un brivido sulle schiene di entrambi. Erano insieme dopo tante avventure, erano sempre stati uno a fianco all’altro. Sempre da quando lei era entrata nella vita di lui. Un mondo sporco, putrido, tanto quanto faceva effetto questa parola. Un mondo nel quale non era permesso mostrare se stessi per quel che si era, non si poteva mostrare di avere dei sentimenti, non era permesso di essere un essere umano. Un mondo fatto di maschere su maschere e violenza. Dolore. Lacrime secche, cuori infranti e privati di quel che li rende tali, amore. Un mondo, una vita che tanto dolore aveva portato. Ma ora non esistevano mondi, violenza, odio, dolore..in quel momento esisteva una sola realtà. Quella di due cuori che si amavano. Quella di due uomini che stavano intraprendendo l’unica strada giusta da seguire, quella dell’amore. Quella strada con tante imbocchi ma con un solo fine comune. L’amore semplicemente. Due laghi, uno color cannella e l’altro velluto nero erano immersi l’un nell’altro. Silenzio fatto di battiti di cuore, sospiri e parole inutilmente iniziate per poi essere fermate per non distruggere l’atmosfera creatasi attorno. Magia. Alchimia. Semplicemente amore. Chi può sapere. I loro corpi sempre più vicini. Per entrambi sarebbe stata la prima volta, la prima volta che facevano l’amore. Non importava quante donne avesse avuto lui nella sua vita, sapeva che i suoi occhi non li avrebbe mai voluti vedere lontano da quelli di lei, che la sua bocca l’avrebbe sempre voluta sulla sua, sapeva per un miliardo di motivi e anche più che lei era, lo era sempre stata, la donna della sua vita. Lei nel momento in cui l’aveva visto aveva conosciuto il suo destino; accanto all’uomo. Accanto a Ryo. I loro pensieri che si univano in un un’unica scia di energia che sale e sale. Con questa saliva anche la temperatura e l’intensità di quel bacio tanto atteso. Quello sfioramento di labbra, lento, sensuale e dolce. E poi tante dolcezze con la lingua. Carezze, ricerca infinita in un continuo avvolgimento e persi completamente nella non cognizione di chi erano. Persero completamente la loro coscienza entrando in una dimensione sconosciuta. Le vibrazioni dei loro corpi erano forti come il suono della chitarra di Santana. (I love him!!) Si ritrovarono a parlare nel silenzio più completo. Per loro parlava la loro pelle. Erano arrivati vicino al muro. Le mani di lei contro il muro e quelle di lui a ricoprirle. Ryo si fece sempre più vicino fino a unire i loro corpi tanto da far sentire tutto il loro calore verso l’alto, verso la testa. Gli occhi non più fissi l’uno dentro l’altro ma chiusi ad assaporare quegli attimi di felicità. Quegli attimi nei quali erano veramente loro stessi, nei quali erano semplici. Le mani di Ryo scesero a prendere i fianchi e spingerla ancor di più verso sé. Come la desiderava. Come desiderava questo momento da anni. Come desiderava poterla sentire contro di sé, poterla baciare fino a toglierle il respiro. Vederla arrossire e sentirle tremare le gambe su di sé. Quanto desiderava quelle labbra mai sfiorate prima, quel corpo puro e sensuale alla stessa maniera. La prese in braccio senza mai smettere di baciarla e la depose delicatamente sul letto e cominciò a tempestarla di baci sensuali sulla linea del collo, senza darle tregua e senza farle capire neanche cosa stava facendo. “Oh, Ryo..ahhh” Gemiti sussurrati e talvolta urlati alle sue orecchie. Aveva deciso di farla impazzire e di dimostrare tutto il suo amore. Cominciò ad accarezzarla sopra la maglietta delineando la linea dei suoi seni, passando un dito nell’incavo fino ad arrivare al bacino fino quasi il centro della sua femminilità per poi risalire e compiere un nuovo tragitto sulle sue infinite gambe, fatto di carezze leggere alternate a uno stringere quasi facendo male per farle uscire da quella bocca umida lamenti che portavano Kaori quasi a gridare nonostante la vergogna a volte volesse bloccarla. Voleva adempire le sue fantasie. Kaori stava impazzendo. Sentiva la terra muoversi sotto i suoi piedi, il cielo capitombolare e il suo cuore fremeva ogni qualvolta lui era nei paraggi, soprattutto ora. Lentamente e senza che se ne rendesse conto era stata privata di tutti i suoi indumenti e lo stesso aveva fatto lui. Poi in un barlume di lucidità in quel vortice di sensazioni aveva provato per un solo momento disagio e imbarazzo che Ryo aveva prontamente scongiurato abbracciandola per abituarla al contatto dei loro corpi. Il resto era stato tutto un gioco d’amore conclusosi con l’addormentarsi di entrambi esausti ed appagati. La prima a svegliarsi nel mezzo della notte era stata Kaori. Si erano addormentati con lui sopra di lei e ora lo osservava teneramente. Lo vedeva così indifeso e con un’espressione da bambino sul volto che era impossibile non sorridere al vederlo. Doveva essere la prima volta che si addormentava dopo aver fatto l’amore con una donna nello stesso letto. Stavolta era diverso, lei era la donna della sua vita. Non aveva voglia di dormire. Non aveva voglia di chiudere i suoi occhi. Poteva stare così in questo momento sospesa per sempre, a guardarlo sorridere nel sonno. A chiedersi cosa stava pensando, cosa stava sognando. Se stava vedendo in sogno lei. Che sensazione indescrivibile sentire il battito regolare del suo cuore e avvertire i suoi respiri solleticarle il collo. E il calore delle sue mani tenerle dolcemente i fianchi. Si sentiva protetta e sicura. Si era sentita una regina quella notte. Lo amava tanto da sentirle scoppiare il cuore. I suoi occhi risplendevano nell’accarezzargli il viso tanto amato. Le labbra tanto desiderate e così tenere. Avrebbe tenuto sempre a mente questa scena, lei con lui addormentato tra le braccia. Ora lo aveva baciato sugli occhi e poi sugli zigomi e poi aveva nascosto il suo volto nell’incavo del suo per rimanervi alcuni minuti. Ryo era così sereno come mai lo aveva visto. Avevano fatto l’amore in tutti i sensi. Ogni sguardo era fare l’amore, ogni bacio. Le stava prendendo di nuovo sonno. Un ultimo leggero bacio sulle labbra. “Ti amo.” Si era assopita nuovamente. “Ti amo Kaori.” -aveva sussurrato Ryo nel sonno. Jane-dixon
  
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