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Autore: kety100    13/01/2012    0 recensioni
Allora, è la mia prima storia di questo genere, quindi chiedo di essere clementi, ho scritto questa storia a nove anni e mezzo e poi l'ho ritrovata in quel gran caos che è la mia camera.
Ecco l'inizio:
"MILIADARIO derubato del cucciolo, appena nato, appartenente alla preziosa razza delle scimmie amazzoniche. L’uomo di fronte alle domande della stampa ha dichiarato che farà di tutto per ritrovarlo:
“Chiunque possa fornire informazioni per ritrovare il mio prezioso cucciolo chiami il mio numero privato:3339957842
I detective che hanno risolto almeno 100 misteri si presentino direttamente alla mia villa sul Rio delle Amazzoni nel folto della foresta”
Spero di avervi incuriosito,
Kety100
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                            MILIARDARIO DERUBATO
MILIADARIO derubato del cucciolo, appena nato,  appartenente alla preziosa razza delle scimmie amazzoniche.  L’uomo di fronte alle domande della stampa ha dichiarato che farà di tutto per ritrovarlo:
“Chiunque possa fornire informazioni per ritrovare il mio prezioso cucciolo chiami il mio numero privato:3339957842
I detective che hanno risolto almeno 100 misteri si presentino direttamente alla mia villa sul Rio delle Amazzoni nel folto della foresta”
 

Così iniziava l’articolo che mi avrebbe trascinato in una spirale di eventi destinati a cambiarmi la vita  per sempre, ma lasciate che vi racconti tutto dall’inizio..
Sono una detective privata, mi chiamo Katherine, ho i capelli neri quasi blu e gli occhi di un colore indefinibile a metà tra il blu e il violetto. Mi è sempre piaciuto risolvere misteri,e mi sono sempre piaciuti gli animali, quindi, visto che avevo risolto molti più di 100 misteri mi decisi ad andare nella villa di quel miliardario. Mi chiedevo perché mai qualcuno potesse voler fare del male ad un animale, inoltre, da quello che avevo capito,  il piccolo era sparito da diversi mesi eppure non avevano ancora chiesto il riscatto. Non importa, chiederò chiarimenti quando sarò lì!
Così con questi pensieri mi misi in viaggio per andare in Amazzonia.
Arrivata nella foresta non mi disturbai a cercare una guida,mi è sempre piaciuto trovare le case dei miei clienti,è il mio modo per dirgli “Ei, posso risolvere il suo problema!” sta di fatto che mi trovai di fronte una villa immensa, davvero perfetta per un miliardario!
Ma la cosa che più mi colpì furono..le scimmie! C’erano scimmie ovunque: sul tetto,sugli alberi che erano intorno alla casa, addirittura sulla porta.
Un maggiordomo in livrea mi venne ad aprire,scortandomi lungo il sentiero. Al suo passaggio le scimmie si ritraevano, come se avessero paura di lui. Che strano, avevo sentito dire che erano abituate alla presenza dell’uomo.
L’uomo mi portò in un salone dove c’erano altre persone, detective supposi. Erano: un vecchio signore dall’aria gentile con i capelli e la barba bianche, un uomo sui quarant’anni con i capelli neri untuosi e gli occhi come la pece, il ritratto sputato di Severus Piton in Harry Potter e,  un ragazzo che doveva avere circa vent’anni, era quello che mi si avvicinava di più per età,visto che ho 18 anni. Era carino, con gli occhi verde intenso e i capelli castani.
 Mentre facevo queste considerazioni entrò un uomo sulla cinquantina, pelato e con dei baffetti ridicoli alla Hitler. Pensai che fosse un rappresentante del padrone di casa, che ci aveva richiamato tutti lì, invece no: era il miliardario in persona.
“Salve, mi chiamo Adolfo Ritleh e sono l’uomo che vi ha convocato tutti qui”
“Convocati?!siamo venuti per nostra volontà, io almeno, ma probabilmente la bambina che è appena arrivata ha ancora bisogno della balia,che ne dite?” esclamò il tizio con i capelli unti.
Ok,io questo lo strozzo!
“Siamo venuti tutti per nostra volontà, Fraxius” intervenne l’uomo con la barba bianca, doveva aver intuito i miei istinti omicidi
“Bene,io non ho costretto nessuno a venire,ma in effetti sapevo che sareste stati gli unici a rispondere. Ora vi chiedo: volete risolvere questo mistero per me? se sì allora dovrete lavorare insieme, raccogliere insieme gli indizi, e poi tirare insieme le conclusioni.
Qual è la vostra risposta? Avete 10 minuti per decidere”
“Io ci sto” esclamai poco dopo
“Anche io” disse il ragazzo con gli occhi verdi
“Perché no?” acconsentì Fraxus
“D’accordo,tanto ormai siamo qui” commentò pacatamente il vecchio
“Benissimo,sapevo che avreste accettato,sono certo che ritroverete presto il mio amato cucciolo” esclamò felice Ritleh con gli occhi brillanti
“Lo faremo,ma ora dobbiamo organizzarci,ci serve una stanza in cui parlare lontano da occhi e soprattutto da orecchie indiscrete” disse il vecchio
“Certamente,seguite Murch, il mio maggiordomo,vi porterà nelle vostre stanze,inizierete le ricerche domani mattina”
Il tipo che mi aveva scortato fino alla stanza appare dal nulla, probabilmente c’è una porta dietro ad una arazzo
“Seguitemi” disse con voce atona
Lo seguimmo fino alle nostre stanze. lungo il tragitto ci presentammo,così scoprii che il tipo con gli occhi verdi si chiama Lucas Holmes ed è un discendente del leggendario Sherlock Holmes di cui ha il cognome. L’uomo con la barba bianca dice di chiamarsi Mattew Spitz, entrambi sono investigatori privati. Eravamo arrivati alle camere e a me dispiaceva lasciare i miei nuovi amici,anche perché avevo la strana sensazione che quella notte avrebbero tentato di farci del male. Sperai di rivederli. La mia camera era deliziosa, tutta in legno e bambù semplice ed essenziale,come piace a me, e poi la cosa migliore è che aveva un terrazzino privato che dava sul giardino, una vera meraviglia!
La mattina dopo siamo tutti interi,per fortuna “io e i miei presentimenti!” riesco solo a complicarmi la vita!
Entriamo in una stanzetta arredata solo con un tavolo e 5 sedie,evidentemente Ritleh vuole unirsi a noi.
“Benissimo,dobbiamo raccogliere prove,quindi ci divideremo in due gruppi,Lucas con Katherine mentre io con Fraxus” dice Mattew
“Ok” acconsentiamo tutti
“Ragazzi,voi esplorerete la foresta vicino alla villa. Fraxus,se non le dispiace, noi staremo nel perimetro della tenuta,sa,l’età si fa sentire”
Guardo con discrezione il mio compagno di squadra
“Spero che tu sia veloce a correre, lì fuori è pieno di pericoli” dice Fraxus squadrandomi da capo a piedi con uno sguardo da vero maniaco. Io gli tiro un pugno e me ne vado,quell’uomo mi da sui nervi, nessuno può guardarmi così ne insultare la mia velocità e avere ancora il naso integro
“Sei stata brava,secondo te chi è il colpevole?” mi dice Lucas una volta usciti da lì
“Non ne sono sicura,ma credo che sia stato il miliardario” rispondo, “sei stata brava” quelle parole pronunciate dal ragazzo continuano a rimbombarmi in testa,io non mi sento brava,proprio per niente,ho appena perso il controllo e questo non va bene,devo restare calma e lucida,solo così potrò risolvere il caso.
“Katherine?ci sei?”sobbalzai spaventata,presa com’ero dalle mie riflessioni non mi ero accorta che Lucas mi stava parlando
“Che hai detto?” chiesi io guardandolo confusa
“Ti ho chiesto perché credi che sia stato il miliardario,lui ama quelle scimmie-
“Ti ho detto che non ne sono sicura,prima di esporre questa teoria devo verificare  alcune cose” risposi
“Come vuoi”
Proseguimmo in silenzio per il resto del giro,Lucas si lamentò del fatto che non c’erano prove,io invece le prove le avevo trovate,dovevo solo dire agli altri quello che avevo visto.
“Allora,avete trovato qualche indizio?”chiese Mattew
“No” disse Lucas
“Sì” dissi io nello stesso momento
“Bene bene,pare che i due bambini non siano d’accordo,ma forse la nostra piccola detective non sa distinguere un indizio da una borsa firmata,non è vero bambolina?” disse Fraxius
“Fraxius,sii gentile e … signorina Moonstone?Si sente bene?” chiese il vecchio preoccupato notando che avevo appena rotto un bicchiere,l’avevo stretto così forte da romperlo
Lo ignorai e mi avvicinai a Fraxius,lo guardai negli occhi e lo presi a ceffoni,quando finii lui sputò un dente,ops,forse avevo fatto troppo forte
“Ora mi sento benissimo,grazie signor Spitz” risposi con un sorriso, Mattew ridacchiò sotto la barba, invece Lucas stava sghignazzando apertamente coprendosi la bocca con una mano
“Piccola bastarda, ora ti faccio vedere io!” urlò Fraxius correndo verso di me
“Avanti, sono pronta” gli risposi con un sorriso
“AAAAAAH” urlò avventando misi contro io schivai con una piroetta, la scena si ripeté un altro paio di volte, poi io mi stufai e invece della solita giravolta mi scansai e diedi un pugno alla pancia di Fraxius
“Ouch” gemette quello cadendo a terra come una pera cotta
“Accidenti, per essere un grande investigatore non sei molto bravo, sai ho battuto così il primo criminale che ho affrontato, all’epoca avevo solo 16 anni” lo schernii, lo so, non avrei dovuto infierire, ma volevo umiliarlo per tutto ciò che mi aveva fatto!
“Sei brava” mi disse Lucas
“Molto brava” pure il nonnino sembrava stupito
“Beh, perché quelle facce sorprese? Pensavate forse che non me la sapessi cavare?” sbuffai con aria scocciata, odio la gente che non ha fiducia in me
“Ammetto che ero preoccupato, Fraxius è uno dei migliori agenti dell’FBI, dopo di me” rispose
Lucas
“FBI?! Che non eravate detective era chiaro, non siete riusciti a trovare indizi, ma perché siete qui?”
“Perché sembra che qui si nasconda un pericoloso assassino”
“Sarebbe?”
“Avete mai sentito parlare dell’assassino ombra?”
“Quello che uccide gli investigatori?”
“Sì, sospettiamo che sia qui e che vi abbia messi in trappola”
“E perché proprio qui?” ormai la conversazione era solo fra me e Lunick, visto che Mattew stava aiutando Fraxius, ancora rannicchiato sul pavimento, forse avevo esagerato, forse
“Non lo sappiamo, l’unica cosa certa è che tu e il signor Spitz siete in pericolo”
“Io e Spitz, e perché solo noi due?”
“Perché siete voi i detective”
“Anche voi vi siete presentati qui sotto queste vesti”
“Veramente no, abbiamo detto al miliardario chi siamo al nostro arrivo”
“Sei impazzito?! Adolfo Ritleh è l’assassino ombra!- il mio fu un gemito più che una frase, ora sapevo perché quel posto non mi piaceva, tutti i pezzi del puzzle erano andati al loro posto in modo inquietante
“Ma che stai dicendo?-“
“Non capisci, vero? Il miliardario non è chi dice di essere, prova a fare l’anagramma di Ritleh”
“Hitler” sussurrò, aveva gli occhi spalancati
“Come è potuto accadere? E soprattutto perché non ci ha fatto del male?” chiese Mattew
“Perché gli servivamo” risposi, il mio cervello lavorava a tutto spiano
“Che cosa vuoi dire?”
“Lui tiene davvero a quelle scimmie, e il fatto che una di loro sia sparita lo ha addolorato molto, quindi ha deciso di prendere due piccioni con una fava, noi gli avremmo ritrovato la scimmia e poi lui ci avrebbe uccisi tutti, ovviamente sarebbe sembrato un incidente” spiegai
“Quindi siamo spacciati?” chiese Fraxius con aria lugubre
“No, anche se io ho risolto il mistero lui non lo sa, quindi abbiamo ancora un po’ di tempo, ma non molto, temo”
“Ma prima o poi dovremo dirgli qualcosa, non accetterà un “ci arrendiamo” ”
“Lo so, e non possiamo neppure catturarlo o fuggire, visto che ci tiene sempre d’occhio”
“Qualcuno dovrebbe distrarlo” disse Lucas
“Ci penso io!” esclamai, la prospettiva di rischiare la vita mi piaceva
“Non credo che sia una scelta saggia”
“Perché, credi che sia indifesa?”
“No, ma io ho un piano per distrarlo, tu no, e non vorrei che commettessi qualche sciocchezza”
“Ho capito, allora qual è il piano?”
“Avvicinatevi, ora ve lo illustro..” iniziò lui, il piano in teoria era semplice, lui fingeva di aver risolto il mistero e conduceva il miliardario e il maggiordomo lontano dalla villa, nel frattempo noi andavamo a chiedere aiuto, la sua idea mi preoccupava, innanzitutto perché era troppo rischiosa, visto che non era detto che Hitler e Murch ci cascassero e, nel caso, una volta tornati senza trovarci lo avrebbero squartato, poi perché lui non era un detective e il tipo lo sapeva, quando gli esposi i miei dubbi Lucas dimostrò di avere una grande capacità organizzativa, visto che aveva detto al miliardario di essere l’apprendista di Fraxius, ma che si era sempre occupato dei misteri
“Va bene, hai vinto, ma stai attento” sbuffai alla fine, non mi piaceva che altri rischiassero al posto mio, e forse e dico forse, il fatto che Lucas potesse farsi molto male, per non dire che potesse morire, mi preoccupava
“Allora, quando attuiamo il piano?” chiese Fraxius
“Domani” risposi con sicurezza
“Non sarebbe più sicuro subito?”
“No, innanzitutto dobbiamo capire dove trascinarli, e nonostante io mi orienti bene in questa foresta non posso garantire la riuscita del piano se ce li ritroviamo fra capo e collo” risposi con ria scocciata
“Prenderemo due direzioni opposte”
“Questo posto confonde, potremmo trovarci a girare in tondo perfino con un GPS”
“Ok, quindi raccogliamo prove e domani scappiamo?”
“Sì, e fossi in voi dormirei insieme agli altri”
-Tu?- Fraxius aveva un aria da maniaco
“Io sono una ragazza, potrebbe risultare imbarazzante e sospetto” borbottai imbarazzata
“Oh, già” mormorarono tutti
“Allora dormiremo nella stanza accanto alla tua, per ogni cosa chiama” disse Mattew
“Vi ringrazio, ma non credo chiamerò”
“Va bene”
Dopo iniziammo ad esplorare la casa e i dintorni, trovammo degli indizi e mettemmo trappole, la notte passò senza incidenti e la mattina attuiamo il nostro piano
-Siamo arrivati fuori dal folto, proseguendo dritti potrete andare a cercare aiuto- dissi ai miei due compagni
“Tu dove vai?” chiese Fraxius
“Ad aiutare Lucas” risposi senza esitazione
“Temo con sia una buona idea” mi redarguì Mattew
“Io temo che non sia una buona idea il contrario, quel miliardario è pazzo e lo ucciderà senza indugio, francamente preferirei evitare perdite” spiegai nervosa
“E sia, ma state attenta” mi avvertì preoccupato il vecchio detective
“Ovvio” esclamai voltandomi e correndo verso la villa con la paura di arrivare tardi.
Ti prego, ti prego, fa che arrivi in tempo! Pensai con tutte le mie forze, non avrei permesso che la storia della morte di mia madre si ripetesse!
Arrivai davanti alla casa del miliardario senza fiato e notai con orrore che la porta era sprangata: noi nella nostra fuga l’avevamo lasciata aperta.
Oh, no, non di nuovo, non più essere successo ancora! I miei pensieri fecero disperati, non era possibile che fossero tornati così presto, a meno che …
“Ehi? C’e nessuno?” chiesi girando intorno alla casa e maledicendo il terrore che iniziava a serpeggiare nella mia mente “Allora?! C’E NESSUNO?! DANNAZIONE! SE C’E QUALCUNO CHE RISPONDA! PER L’AMOR DEL CIELO!” urlai in preda al panico dopo aver sentito dei rumori di catene seguite da un urlo provenire dall’interno della villa
“Allora, speravi di sfuggirmi, Katherine?” sussurrò una voce intrisa d’odio al mio orecchio mentre una mano mi stinse la vita da dietro e sentii il freddo metallo di un coltello premermi sulla gola
“Adolfo Hitler” mormorai, non era una domanda
“Sei acuta, mia cara, e mi dispiace immensamente ucciderti, credimi, purtroppo temo che dovrò farlo, un antico giuramento di famiglia, capisci? Sono cose fastidiose, lo so, ma capita” ghignò spingendomi verso la porta, non potevo ribellarmi, era inutile, se l’avessi fatto sia i che Lucas saremmo morti
“Sì, dispiace anche a me” sussurrai stringendo i pugni fino a conficcarmi le unghie nei palmi.
Hitler mi condusse nelle viscere della casa, nelle sue segrete conclusi, fortunatamente riuscii a tenere a mente tutte le varie curve e svolte dell’immensa rete di tunnel che si snodava sotto la casa.
“Eccoci arrivati, la stanza più bella di tutta la casa!” esclamò il miliardario che, a dispetto dell’età era parecchio forte, scaraventandomi in una cella piccola e senz’aria, subito mi venne voglia di urlare e pregare quell’uomo orribile di lasciarmi andare, ma mi morsi le labbra e rimasi in silenzio a guardarlo con disprezzo mentre se ne tornava ai piani alti.
“Maledizione!” imprecai con la voce incrinata dalle lacrime mentre sentivo le pareti che mi si stringevano intorno, accidenti alla mia maledetta claustrofobia!
“Sì, direi che ci siamo fregare come dei novellini” commentò una voce dietro di me
“Ma che diavolo …?” borbottai voltandomi e notando il mio compagno di cella
“Ciao, Kety” mi sorrise Lucas, sporco, ferito, ma vivo
“Lucas?! Hai una vaghissima idea della paura che mi hai fatto prendere?!”
“Sì, ma ora dobbiamo andarcene”
“Ma va? Le sbarre sono arrugginite e io ho memorizzato il percorso, non sarà difficile andarsene!” esclamai decisa, la sola idea di entrare in azione mi dava carica, vidi Lucas guardarmi ammirato, in effetti ero passata dalla modalità “non ce la faremo mai” a quella “siamo invincibili!” in meno di tre secondi!
“Allora?” gli chiesi, divertita dalla sua espressione
“Allora niente, muoviamoci!” esclamò deciso e buttandosi a tutta forza contro le sbarre, riducendole ad un cumulo di rottami.
“Complimenti, ora vieni, so alla perfezione dove andare” ghignai prendendogli la mano e iniziando a correre verso l’uscita, poco dopo eravamo fuori dalle segrete, peccato che non lo fossimo dalla casa, tant’è vero che Murch, il maggiordomo, ci bloccò prima che arrivassimo alla porta d’ingresso
“Facci passare!” esclamai arrabbiata, non ne potevo più di stare in quell’orribile casa!
“Non è possibile, signorina, Padron Hitler mi ha detto di non far passare nessuno” rispose, calmo e compassato come sempre
“E io ti sembro forse Nessuno?!” chiesi alzando le sopracciglia
“Ehm, no, no ma …” iniziò a balbettare stupito
“E allora non c’e nessun problema! Ciao!” esclami andandomene insieme a Lucas con nonchalance ed uscendo in giardino, per poi mettermi a correre a tutta velocità verso la città più vicina con Lucas.
 
Come finì la storia?
Bene.
Adolfo Hitler venne arrestato e, per quanto ne so, è ancora in prigione.
Io e Lucas diventammo amici-rivali, anche se io francamente continuavo a trovarlo molto carino.
Diventai amica pure di Fraxius, cosa alquanto strana, nonostante con lui mantenessi pochi contatti, che ora ho perso quasi del tutto.
Mattew collaborò con me fino a qualche anno fa, quando spirò in un albergo di Manhattan dopo aver concluso il suo ultimo incarico.
Io?
Io continuo a fare la detective, ho molti misteri per le mani, anche ora, ma credo con dimenticherò mai i due giorni che passai a Villa Hitler, probabilmente i più importanti della mia vita.

                                                                             The End


  
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