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Autore: telesette    14/01/2012    2 recensioni
[Daltanious]
Dopo il suo eroico sacrificio, proteggendo Daltanious dalla distruzione per mano di un robot nemico, Kalinga viene ferito a morte per ordine del malvagio Kloppen. Più tardi, tra le braccia del giovane Kento, la Tigre dello Spazio si spegne serenamente perché è consapevole che il giovane difensore della Terra continuerà a combattere eroicamente al posto suo...
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Nota Introduttiva:
questa è una fanfiction con sfondo e riferimento alla serie TV DALTANIOUS, un animé-robotico giapponese, prodotta dalla Sunrise e Toei Animation nel 1979 e trasmessa in Italia per la prima volta nel 1981.

 

Addio, Tigre dello Spazio

Ferito mortalmente, tra le braccia del giovane Kento, Kalinga sapeva benissimo di non avere scampo. La Tigre dello Spazio aveva combattuto la sua ultima battaglia, ciononostante non rimpiangeva assolutamente nulla. Fino all'ultimo era rimasto leale alla sua fede e ai suoi ideali di libertà e giustizia; grazie al suo sacrificio, Daltanious era riuscito a resistere all'attacco dei nemici e Kento era sano e salvo... Da guerriero nobile e valoroso che era, non poteva immaginare una ragione più nobile per morire.

- Kalinga, rispondi ti prego!

Kento non riusciva ad accettare quella realtà, non voleva assolutamente perdere un amico così importante. Lui e Kalinga si erano presi l'un l'altro in simpatia fin da subito: un giovane ribelle, con il cuore e il temperamento di un vero eroe, e un mercenario della guerra, veterano di mille battaglie... Ciò che li univa era un'amicizia profonda e indissolubile, assai più importante di qualsiasi altra cosa.
Kalinga aveva visto qualcosa nel cuore di Kento, qualcosa che probabilmente lui stesso ignorava di possedere, ed era in virtù di quel qualcosa che aveva scelto di combattere al suo fianco fino a dare la vita per lui.

- Ragazzo - mormorò Kalinga stancamente, mentre un rivolo di sangue gli colava vistoso all'angolo della bocca. - Sei un grande guerriero... Pensa solo a difendere la giustizia e la libertà... Per sempre!
- Non temere, amico mio - rispose Kento, rassicurandolo con un sorriso. - A me le parentele e le eredità non interessano affatto: io sono Kento, e questo mi basta!

Kalinga era orgoglioso di sentire queste parole. Anche se Kloppen era riuscito ormai a convincere tutti i generali della resistenza di essere lui il legittimo erede dell'impero di Helios, il fido Askol e gli altri coraggiosi mercenari non avrebbero mai accettato di combattere sotto la bandiera del malvagio popolo degli Akron. Non c'era sangue reale capace di giustificare le atrocità, le stragi e tutte le malefatte di Kloppen e dei suoi seguaci. Che Kento fosse un impostore o meno non aveva alcuna importanza: il cuore e l'animo di quel ragazzo erano il cuore e l'animo di chi combatteva nel giusto; Daltanious era un paladino della giustizia, un simbolo per tutti coloro che anelavano a liberare l'universo dalla tirannìa e dalla violenza. Guardando ora Kento negli occhi, il guerriero morente non vedeva più lo stesso ragazzino imberbe che aveva conosciuto... Bensì un vero eroe!

- Così voglio sentirti parlare - proruppe Kalinga, con voce rotta dalla commozione. - Askol...
- Mi dica, comandante - rispose dunque il soldato, ascoltando gli ultimi ordini del suo superiore.
- Promettimi che... Argh - il dolore era lancinante ma, prima di morire, Kalinga voleva essere sicuro che Kento non avrebbe combattuto le sue future battaglie da solo. - Continuerai a tenere d'occhio questo moccioso al posto mio... Lo prometti, Askol ?

Kalinga aveva appena finito di pronunciare quella domanda che subito si rese conto di conoscere già la risposta. Il solo pensiero lo fece scoppiare a ridere, una risata forte e di cuore, ma un attimo dopo, con gli occhi sbarrati e fissi davanti a sé, reclinò il capo all'indietro senza un lamento... Era morto!

- Comandante Kalinga - fece Askol sconvolto.
- Kalinga - gridò Kento. - Rispondi Kalinga, ti prego...

Malgrado il giovane lo stesse scuotendo con tutte le sue forze, gli occhi del canuto guerriero erano chiusi e le sue labbra erano serrate in un amaro sorriso. Kento avrebbe dato qualunque cosa pur di svegliarlo, pur di sentire ancora la sua forte voce, anche solo per sentirsi canzonàre da lui... Ma era impossibile, purtroppo.

- Ridi, amico mio - gemette Kento, tra le lacrime e i singhiozzi. - Ridi come quando mi prendevi in giro e mi chiamavi moccioso...

Nessuno osò aprire bocca, anche se erano tutti profondamente addolorati per la drammatica situazione. Kento pianse a lungo la morte del coraggioso compagno, stringendolo forte a sé e maledicendo in silenzio il responsabile della sua morte. No, non poteva arrendersi, non poteva smettere di lottare e tradire la fiducia che Kalinga aveva riposto in lui. Troppe persone care erano morte per mano degli Akron: sua madre Yoshida, sua sorella Kira, suo padre Harlin... e ora anche Kalinga. Nel cuore del ragazzo, per quanto gonfio di tristezza e dolore, la rabbia e il desiderio di vendetta era tutto ciò che restava.

- Te lo giuro, Kalinga - pensò Kento, asciugandosi le lacrime col dorso della mano. - Ucciderò Kloppen, ed eliminerò gli Akron dall'universo!

 FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

 

   
 
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