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Autore: Lizzie_Siddal    15/01/2012    10 recensioni
[Sid/Cassie]
Preme la guancia contro quella di Cassie, facendo scorrere le dita tra i suoi capelli biondi, inalandone l'odore familiare che quando lei è lontana torna sempre a sfiorargli i pensieri.
È assurdo. Lei è assurda.
"Oh wow, Sid. Inizia a crescerti la barba” se ne esce Cassie all'improvviso.
A Sid piacciono da morire quei suoi 'wow' – Cassie lo dice così wow, con gli occhi che si spalancano in due 'O' gigantesche e il viso che splende dell'aria più trasognata del mondo, wow, e wow lei lo usa di continuo, per tutto, ed è assurdo come una roba simile possa piacergli tanto.
Cioè, come fai a perdere la testa per un wow?
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cassandra Ainsworth, Sidney Jenkins
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'We've got forever slipping through our hands'
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Titolo: Nuotando nell'aria
Fandom:
Skins
Personaggi/Pairing(s):
Sidney “Sid” Jenkins/Cassandra “Cassie” Ainsworth
Genere: Introspettivo, Fluff (di quello che ti alza la glicemia a mille)
Avvertimenti:
het, lime, pwp non descrittiva, oneshot, linguaggio colorito. Tra le righe troverete una piccola citazione da "Il piccolo Principe" ("L'essenziale è invisibile agli occhi")
Timeline: ambientata verso la fine della season 1
Challenge/Prompt:
scritta per il p0rn!fest #5 col prompt Cassie/Sid - pelle
Note: Dedicata a
Shellyng, creaturina amorevole senza la quale non avrei mai cominciato a guardare “Skins” (su queste cose meravigliose, io ci arrivo sempre tardi rispetto al resto dell'umanità, sì) ♥


"È la tua pelle ciò che sento, nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente”


(“Nuotando nell'aria” – Marlene Kuntz)


Sid non capisce come mai, ma la pelle di Cassie se la immaginava fredda come una scultura di cristallo - forse non così trasparente, ma fragile a sufficienza da potersi spezzare - e invece no.
Adesso, dopo che le ha sfilato il vestito bianco che la faceva sembrare una delle ninfe di quei quadri, Cassie è caldissima, un caldo buono che non brucia, ma culla e cura solamente.

Sid la tocca con una devozione che ha dell'insano, e respira già un po' troppo male per essere che non hanno fatto altro che quello – spogliarsi in silenzio e sfiorarsi con la punta delle dita, nessun bacio ancora.

La pelle di lei è una distesa immacolata e sottile, così tanto che Sid può indovinare il rilievo di ogni osso quando la bacia, tracciando ogni sporgenza piano, delicatamente quasi avesse timore di romperla, la sua Cassie.

Non è più spaventosamente magra - come quando al tavolo della mensa gli aveva spiegato come si fa a fregare la gente facendo finta di mangiare -, e un po' di grammi se li è presi da quando stanno insieme, ma ancora non è abbastanza e Sid ha paura.
Pensa che vorrebbe tanto passargli lui della pelle con cui riempirsi, per tenerla ancorata a terra, per proteggerla e difenderla - ché è forte Cass, ma un tiro di vento potrebbe portarsela via, l'inferno sa dove, lontano da lui, che la ama disperatamente come il disperato coglione che è.

"Cass...”

"Sì?” domanda Cassie, togliendogli il suo inseparabile berretto dalla testa con dolcezza.

Preso alla sprovvista Sid si spiana i capelli sulla fronte come per coprirsi di più.
Si sente nudo senza quel cappellino di lana e lo sa, lo sa benissimo che è stupido da pensare dato che si trova senza mutande e tutto il resto, ora. Ma è un po' lo stesso concetto della coperta di Linus, una cosa che ti dà sicurezza, a cui vuoi aggrapparti quando te la fai sotto – così crede Sid.

Cosa stava per dirle?
Non lo ricorda bene.

È la sua prima volta, la loro prima volta, e non vorrebbe rovinare tutto dicendo la cosa sbagliata – come al solito – o tirando fuori discorsi del cazzo su partenze e addii, o paranoie assurde che possano sporcare quel momento, allora lascia perdere.

Certo, se non gli tremassero così le mani, magari sarebbe più semplice.
Sid ha fatto stare male Cassie ancora, e ancora, e adesso ha una paura fottuta di fargliene altro anche solo, tipo, respirando.

"Scusa” mormora, chinandosi per avvolgerla in quello che è per metà un bacio timido e per metà un abbraccio convulso.

Preme la guancia contro quella di Cassie, facendo scorrere le dita tra i suoi capelli biondi, inalandone l'odore familiare che quando lei è lontana torna sempre a sfiorargli i pensieri.

È assurdo. Lei è assurda.

"Oh wow, Sid. Inizia a crescerti la barba” se ne esce Cassie all'improvviso.

A Sid piacciono da morire quei suoi 'wow' – Cassie lo dice così wow, con gli occhi che si spalancano in due 'O' gigantesche e il viso che splende dell'aria più trasognata del mondo, wow, e wow lei lo usa di continuo, per tutto, ed è assurdo come una roba simile possa piacergli tanto. Cioè, come fai a perdere la testa per un wow?

"Barba... D-davvero?”

"Già”

Tipico di Cassie notare subito ciò che è invisibile agli occhi.

"Grazie” dice Sid stupidamente, e lei lo attira a sé.

Ridacchiano insieme perché si baciano con meno attenzione e innocenza di prima, e gli occhiali di Sid sono ancora sul suo naso, a dare fastidio.

"Non ci vedo, senza” si scusa debolmente quando Cassie glieli sfila.

"Allora vieni più vicino”

Sid obbedisce, prendendo un respiro profondissimo nel momento in cui la sovrasta divaricandole con gentilezza le gambe bianco latte.
Chiude le mani sui suoi polsi come per nasconderne le cicatrici che ricorda esservi, anche se adesso non riesce a metterle a fuoco – cercando di non pensare se e quante se ne sia fatte per colpa sua – e poi si addossa a Cassie più che può, accennando una piccola spinta che lascia entrambi senza fiato.

"C-Cass...”

Entra più a fondo e in un attimo il mondo galleggia nell'aria, la gravità smette di esistere.
Ci sono solo suoni umidi e ovattati, e Cassie e il suo corpo che si schiude con naturalezza e grazia agli affondi impacciati di Sid.
Ogni paura è scomparsa, lasciando spazio al solo desiderio di mischiarsi a Cassie con tutto se stesso – cuore, sangue, ossa.

Pelle.

Altra pelle liscia su cui scivolare mentre i fianchi si uniscono in un ritmo affannoso, confuso ma perfetto. E a Sid sembra di dover imparare da capo come si faccia a respirare, quando cattura un frammento sfumato dell'espressione rapita di lei.

Se i sogni felici avessero un volto, un colore e un profumo, sarebbero quelli di Cassie in quel momento.

Trattenendo quell'immagine tra le ciglia socchiuse, Sid prende a muoversi con più decisione ed urgenza, sentendo la ragazza assecondarlo e fare altrettanto.
I brividi gli si aggrappano addosso graffiandogli i muscoli, il piacere si bagna di colori violenti e infine esplode per un secondo eterno, sciogliendosi insieme al gemito che sfugge quasi come una risata dalle labbra di Cassie, quando anche lei viene.


"...Oh, wow

Un sussurro che si condensa sulla bocca di Sid, già piegata in un sorriso troppo grande per essere vero.

   
 
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