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Autore: Clover GD    15/01/2012    20 recensioni
Già, ho ceduto al fascino del nuovo reality, ed ho scritto una Dott.
Esatto, Scott e Down, una delle coppie più promettenti del reality :3
Suu, non sono carinissimi? *-*
A parte questo, non aspettatevi un bacio, qui dentro.
Sono passate solo tre puntate, è inammissibile slinguazzarsi già dopo tre giorni insieme.
Spero tuttavia che vi piaccia C:
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima occasione di sentirsi forte.


-Hai avuto un'infanzia difficile, non è vero Scott?-

Quelle parole gli rimbombavano in testa senza dargli un minimo di tregua.

Sì, aveva avuto un'infanzia complicata, ma chi era Dawn per poterlo capire da uno sguardo? Con tutte quelle storie sulle aure, sui colori delle anime, sulle assurde vibrazioni che emanavano gli spiriti, quanto pretendeva di essere credibile quella ragazza dagli occhi di cobalto?

Dawn aveva una voce che s'insinuava nel timpano e rendeva schiavo il cervello, avrebbe pensato qualsiasi ragazzo, ma Scott era diverso.

Scott guardava tutti con diffidenza, persino quella ragazza che era riuscita ad entrargli nel corpo dopo averlo guardato per pochi attimi, e nemmeno negli occhi.

La verità era che Scott aveva paura di lei. Aveva paura della sua ingenuità, che fosse apparente o meno, della pienezza che emanavano le sue parole, dei lampi d'emozione che scagliavano gli occhi blu di lei.

Aveva paura, aveva una folle paura che potesse annientarlo.

Ma forse, rifletteva, aveva paura perchè sapeva che Dawn sarebbe stata in grado di farlo.

Sdraiato direttamente sopra la coperta, senza nemmeno aver scoperto il letto, aveva portato le mani dietro la nuca, rivolto i gomiti in fuori, inarcato le ginocchia e si era messo a pensare.

Ma non a pensare a lei.

Scott Wallis pensava agli eventuali nascondigli nei quali avrebbe potuto trovare quella dannata testolina di legno con la fossetta a forma di sedere sul mento.

Appurato che tutti stessero dormendo, si alzò senza fare il minimo rumore e si diresse verso la porta, che era stata appositamente lasciata socchiusa.

S'incamminò nell'umido della notte, con le mani in tasca, con un'espressione pensierosa e con una mente che vagava in posti e pensieri che neanche lui avrebbe saputo definire.


Dal canto suo, Dawn non riusciva a dormire. Lei era ben diversa da Scott, aveva il coraggio di perdersi in pensieri e riflessioni riguardanti la mente e il corpo del ragazzo.

Aveva deciso di andare a meditare, voleva sentirsi tutt'uno con la natura che l'aveva sempre protetta da tutti questi avvenimenti che le avrebbero potuto procurare scombussolamenti emotivi.

S'era seduta al centro di una radura, aveva chiuso gli occhi ed aveva dato ascolto alla madre creatrice d'ogni cosa, ma non passò poco tempo che già si ritrovò a vertere la mente su qualcos'altro.

O su qualcun altro, per dirla meglio.

La sua ingenuità, che non era per nulla solo apparente, le impediva di soffermarsi sui dettagli più accattivanti, così si era semplicemente messa a cercare dei significati per le mosse e le posizioni che aveva assunto Scott nel breve momento del loro piccolo dialogo.

Aveva uno sguardo subdolo, le suggeriva il cervello, e questo non era per nulla una cosa sulla quale avrebbe potuto auspicare bene.

Aveva degli occhi bellissimi, le diceva il cuore, degli occhi che sarebbe stato meraviglioso vederli viaggiare su di lei.

Aveva una mente contorta ed un'aura scura, le diceva la mente, era pericoloso.

Aveva sussurrato ad un insetto, replicava allora lo stomaco, che non faceva altro che contorcersi all'immagine di lui, e questo non poteva dimostrare altro che una bontà ed una pazienza immense.

Non riusciva a capire se la sua fosse preoccupazione o amore, se fosse voglia di alleanza, di amicizia, o semplicemente di un paio di labbra sulle sue.

Qualunque cosa fosse stata, comunque, non avrebbe scalfito il suo carattere di sempre.


Con i piedi che affondavano sempre di più nella melma dal colore verdognolo, Scott vagava nel paesaggio notturno con gli occhi d'argento bluastro, al fine di trovare quella dannatissima statuetta.

L'aveva ammesso, almeno a se stesso, era grande la voglia di andare a bussare con le nocche sulla finestra che dava sul lettino di lei, ma l'orgoglio, il suo solito carattere, la sua strategia e, soprattutto, le occhiate indiscrete delle telecamere gli impedivano di farlo.

S'avviò per un vialetto tra gli alberi che non aveva notato le due sere prima e, mentre stava lì lì per raggiungere una radura, la vide.

Una figura piccola e immensa allo stesso tempo, che incuteva terrore e sicurezza, tanto che Scott credette, per un attimo, di aver captato l'aura verde smeraldo della ragazza.


Aveva gli occhi chiusi, ma si era accorta della presenza di qualcuno.

Nel momento stesso in cui aprì gli occhi e si girò, per capire chi fosse, però, notò questa figura andarsene, con le mani in tasca.

Non stava correndo.

Non aveva la nuca vermiglia.

Non mostrava segni di pudore.

Se ne stava semplicemente andando, quasi a dire non c'è nulla di interessante, qui.

E quella figura ad ogni passo prendeva ad assomigliare sempre di più a Scott Wallis.


L'aveva vista e se n'era andato.

E non ce l'aveva di certo con se stesso per questo, no.. Scott Wallis era fiero di ciò che aveva appena fatto.

Aveva dimostrato a lui e al mondo che non aveva avuto bisogno di andare da lei e baciarla per potersi sentire apprezzato come non lo era mai stato.

Socchiuse gli occhi, soffermandosi sulle pochissime parole che si erano scambiati il giorno prima.

Aveva avuto un'infanzia difficile, e lo sapevano benissimo tutti e due.

Era stato sempre spintonato via da qualcuno che si era creduto migliore di lui, e Scott l'aveva sempre lasciato fare.

Ma ora, ora era stato lui a spintonare via qualuno.

E così, quella era stata la prima occasione in cui Scott assaporò il gusto della vittoria assoluta, ignorando completamente quella minuscola pulce nell'orecchio che gli sussurrava di aver sbagliato ancora una volta.



Diciamo che non mi fa impazzire.

Però la coppia mi piace tantissimo, quindi ho abbozzato una storia su di loro.

AaaaaahDiononsonocarinosissimiinsieme? .

Esattamente, lo sono dannatamente >.>

Per cui.. Ecco, beccatevi questa storiella decisamente Dottosa! :3

Spero di non essere caduta nell'OOC, ma in caso avessi sbagliato.. Gradirei che me lo diceste C:





Eeehi.. Guarda che il Reality non si è ancora sviluppato bene! Che ne sai tu dei miei sentimenti?

Maddai, Scott, si vede lontano una cifra che ti piace troppo Dawn.

Non è vero!

E invece sì!

E poi in questa stora sono fottutamente OOC!

Ma sta' zitto, mi ci sono pure impegnata, io!

Ti sembro il tipo che, quando vede una bambola sola soletta di notte, se ne va senza farsela?

Ah! Hai visto che ti piace?
Ho solo detto che è bella.

Appunto.

D'oh, mi hai fregato! Ma solo per stavolta, chiaro?

Sisi.. Contento tu..

   
 
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