Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Elettra28    15/01/2012    12 recensioni
Lima 12 anni dopo il diploma dei ragazzi del Glee
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Oh No! Dio ti prego NO!” urlò con tutto il fiato che poteva avere nei polmoni.
_________________________________________________________________________________________

 
Ci fù qualche secondo di silenzio dopo quell’urlo di Santana, secondi dove, i suoi specializzandi, la guardarono scioccati, non avendo mai visto la sua responsabile così sconvolta davanti ad un ferito, dove il paramedico che reggeva la barella appena fatta scendere dall’ambulanza, si preoccupò, pensando di aver fatto qualcosa di sbagliato.

Santana deglutì e, rendendosi conto dell’atmosfera che aveva creato accanto a lei, pronunciò di nuovo balbettando
“cos-cos’abbiamo?”
Il paramedico rispose subito
“Donna, avrà circa 16 anni…. Incindente in scooter, è andata a finire in contromano sopra il parabrezza di una macchina, per poi cadere”
“ha 14 anni…” rispose, anche se non sapeva bene come potesse essere importante, ribadire l’età in quel momento

Si avvicinò a lei e pronunciò
“Beth?.... Beth tesoro puoi sentirmi?” cercando di trattenere le lacrime che stavano per scendere copiose, ma non riuscendo a trattenere il tremore che aveva, mentre le stringeva la mano insanguinata. Doveva cercare di tenere il controllo, per far rimanere concentrati i suoi specializzandi, perché, mai come in quel momento, le sarebbero serviti.
La ragazzina aveva gli occhi spalancati, Santana poteva vedere, dall’alto della sua posizione, lo sguardo terrorizzato di un volto circondato dal collare protettivo, messole dai paramedici.

Sentiva che anche Beth tremava, ma sentendo la sua voce, immediatamente girò gli occhi verso di lei
“Sanny?” chiese incredula, sperando di non essersi sbagliata
“si, sono io tesoro andrà tutto bene….. “ cercò di dire, mentre spingevano la barella all’interno del pronto soccorso
Beth, sentendo quella voce familiare, quasi si lasciò andare, e tutto il terrore che aveva trattenuto in quel momento, si trasformò in pianto, perché sapeva che lì c’era chi la poteva consolare
“San…. Sanny….” La mora fece fermare la barella per ascoltarla “Sanny ho paura…. Ho paura” pianse sonoramente
Santana sentì fermare il suo cuore, vedere Beth in quelle condizioni, era devastante per lei…. Non aveva ancora valutato cosa avesse di preciso, ma qualsiasi cosa avesse, si promise che l’avrebbe fatta stare bene, a qualsiasi costo.
“no…. No Beth non piangere…. Ok? Ci sono io, andrà tutto bene” le accarezzò il viso insanguinato e pieno di frammenti di vetro
“ho paura…” continuò a ripetere, mentre intanto erano entrati dentro la sala delle emergenze

Santana notò che Beth smise di piangere improvvisamente, fece gli occhi bianchi, abbandonandosi sulla barella senza più reagire
“Stà andando in arresto! Oddio stà andando in arresto cazzo! Spark!” cercò aiuto nella sua specializzanda, perché stava andando nel panico, perdendo lucidità
“dobbiamo intubarla!” la ragazza la guardò negli occhi sicura e Santana, in quel momento, ringraziò tutte le volte che l’aveva rimproverata, per mancare di lucidità in questi momenti.
Un altro ragazzo iniziò a farle il massaggio, mentre la dottoressa Spark, prendeva un tubo e cercava di trovare una via aerea, per intubarla
“forza forza forza…..” Santana guardava la sua specializzanda che esaminava l’esofago della sua Beth, notò che sudava, presa dall’estrema tensione che, quel compito ancora più arduo, le procurava.
“Coraggio Ashley ce la puoi fare!” disse, guardandola negli occhi
La ragazza, per un secondo, rimase sconvolta nel sentire che Santana pronunciasse il suo nome e, come se avesse avuto una scarica di adrenalina di coraggio, dopo pochi secondi riuscì ad infilare il tubo correttamente nella cavità
“sono dentro!” urlò, per lasciare spazio alle infermiere che iniziavano a filtrare aria a Beth, che riprese la sua attività respiratoria
“coraggio Beth…. Ce la fai” in quel momento le venne ancora da piangere, ma si fece violenza ed iniziò a togliere le imbragature ed il collare, che servivano per tenere ferma la ragazza, come da procedura per gravi incidenti stradali

Tastò l’addome e notò che, per fortuna, no c’era nessuna emorragia ed era abbastanza morbido, fù quando toccò verso il torace, che spalancò gli occhi ed urlò
“ho bisogno di una radiografia toracica entro 3 secondi!”
subito tutti si mossero per eseguire gli ordini, mentre lei urlò, poi corse fuori dalla sala a riaccendere il cellulare. Ignorò tutte le immense notifiche di chiamate e messaggi che c’erano e compose un numero.

“allora? come gliela preparo la pizza? Molto piccante?” si sentì dall’altra parte del telefono
Non sapeva perché, ma, come Beth, che si era lasciata andare, sentendo la sua voce, anche lei fece lo stesso sentendo quella di Brittany dall’altra parte, non riuscì a dire niente, perché crollò in singhiozzi

“San….? San che succede?”
Prese fiato e disse
“Bri… Britt…. Beth…”
“Beth? Cosa è successo?  San… cosa è successo?”
“ha avuto un incidente, dobbiamo ancora valutare, ma credo che si sia rotta delle costole per schiacciamento, ed una di queste abbia perforato un polmone” aveva visto milioni di casi del genere, e le era bastato soltanto tastare Beth in alcuni punti particolari, per capire immediatamente tutto
“che…. Che cosa?” esclamò la bionda
Santana si rese conto che non c’era molto tempo, perché Brittany capisse la gravità della cosa, così acquistò tutto il coraggio e la freddezza che aveva perso e disse
“Brittany, devi avvertire subito Puck e Quinn…. Io ora devo andare, dobbiamo operarla, per salvarle la vita” disse, rendendosi conto lei stessa delle sue ultime parole scioccanti
“ok… ok San….” Brittany era sconvolta da quelle parole e sentì il sangue gelarsi improvvisamente, ma sapeva, altrettanto bene, che Santana in quel momento era in una posizione peggiore della sua e doveva tranquillizzarla
“ok… io vado allora” pronunciò la mora col cuore in gola
“Santana!” urlò Brittany, prima che potesse chiudere “ce la fai ok? Salva Beth!” le disse, mentre sentiva che aveva ripreso a piangere “andrà tutto bene amore….. ti prego! Andrà tutto bene, devi farti coraggio”

La mora si fermò dopo aver sentito la parola con la quale Brittany l’aveva chiamata, era impensabile fermarsi a notare quella cosa, in quel particolare momento, ma Santana lo notò e non si vergognò di averlo fatto, perché, quel sentirsi chiamare amore, aveva uno scopo, aveva il potere di tranquillizzarla e di darle la forza, per andare avanti nonostante tutto.
“si… andrà tutto bene Britt” chiuse il telefono e lo lasciò lì per poi correre da Beth
 

 
Entrò dentro la sala emergenze e notò che, i suoi alunni, esaminavano le lastre appena ritirate
“ha un polmone gravemente perforato dottoressa” disse la giovane specializzanda rossa
“lo vedo Ashley… dobbiamo operare immediatamente” si girò a guardare Beth, che era ancora priva di conoscenza, probabilmente aveva del liquido pleurico, che la stava soffocando e respirava a fatica, il suo tremolio riprese vedendola inerme sulla barella
“Ashley, avvisa in sala che stiamo salendo per intervenire”  la ragazza annuì e prese il telefono
Nemmeno il tempo di chiamare che già erano sull’ascensore, pronti ad entrare in sala operatoria, Santana continuava a guardare il viso di Beth e si ripeteva che doveva stare calma e lucida, lo doveva fare per Beth, per Quinn…. Per Puck, sospirò, pensando che Quinn non se lo sarebbe mai perdonato, se fosse successo qualcosa di brutto e probabilmente nemmeno lei.
 
 
 
Si lavò le mani per l’intervento e, mentre si lavava, chiamò
“Spark! Lavati e vieni con me” notò che la ragazza spalancò gli occhi incredula ed annuendo si precipitò verso il lavandino.
Era la prima volta che chiamava uno specializzando del secondo anno a farle da assistente per un intervento, in quel caso ancora di più, non sapeva perché l’aveva fatto, visto che sul lettino c’era Beth, ma probabilmente, oltre che per premiare la sicurezza che Ashley aveva avuto i minuti prima, sentiva di potersi fidare nel caso lei perdesse la concentrazione.

Si avvicinò al tavolo e si fece inserire i guanti dall’infermiera, Ashley fece lo stesso, mentre, gli altri suoi colleghi, stavano a guardarla con una punta di invidia, per il traguardo che, solo lei nella sua classe, era riuscita a raggiungere.

Chiese all’anestesista di coprire il viso di Beth, pensò che magari non vedendolo ed immaginando qualcun’altro sotto il suo bisturi sarebbe andata meglio. Cominciò a pensare a Beth, la sua Beth quella che l’aveva fatta ridere tante volte con le sue stranezze, quella che a volte, negli anni più bui della sua esistenza, le aveva ricordato dei tratti della sua Brittany, che l’aveva abbandonata.

Prese il bisturi in mano e diede un veloce sguardo ad Ashley che le sorrise annuendo, per tranquillizzarla, quando sentì
“dottoressa Lopez…. Se mi permette, non pensa che sia meglio chiamare un chirurgo che la possa sostituire in questo momento? come da prassi, quando si conosce il paziente, perchè la vedo abbastanza coinvolta e ne và della vita della ragazza” disse timidamente, uno dei suoi specializzandi
Ashley sollevò lo sguardo terrorizzata, mentre Santana notò che, tutto il personale, era rivolto a lei, che la guardava in attesa, curioso, di una sua risposta.
“Lewis dovresti rivedere il protocollo, si parla di parenti, ed io non ho nessun grado di parentela con la ragazza” disse, cercando di risultare il più tranquilla possibile, ma sapeva che, in fondo, c’era un filo di verità in quelle parole. Il problema era che non voleva lasciare Beth in quel momento, non voleva lasciarla nelle mani di nessuno.
“si ma….” Azzardò il ragazzo
“ma niente dottor Lewis!” lo interruppe, lasciando il gelo in quella stanza e terrorizzando il ragazzo “procederemo con l’intervento, perché abbiamo già perso troppo tempo, e…. senza di lei!” disse guardandolo dritto negli occhi, mentre il ragazzo fece una faccia incredula “Dottor Lewis, vuole lasciare la mia sala operatoria per favore?….. siamo in troppi qui dentro” disse glaciale.
Ci fù un intenso scambio di sguardi trà lei ed il suo specializzando, Santana non aveva assolutamente intenzione di abbassare  per prima lo sguardo, avrebbe significato pentirsi e dare un filo di ragione a lui, e questo, con un suo alunno, non poteva farlo.


Riabbassò lo sguardo, fece un gran respiro, sentendolo frammentato, per la tensione che, quell’intervento di Lewis, aveva contribuito ad aumentare. improvvisamente sentì dei rumori in sala e vide che, un’infermiera, si precipitò verso l’entrata, con una federa per asciugare le mani. Si girò di scattò, per capire che succedesse

“Bene… cosa abbiamo qui? Lei, dolce signorina qui davanti a me, che ne dice di farmi un bel riassunto?”
“certo dottor Anderson”

Mentre Ashley ,evidentemente più sollevata, faceva un dettagliato riassunto a Blaine, del paziente che stava per operare, i due ex compagni di club, si guardarono intensamente, probabilmente il ragazzo ascoltò la metà di quello che gli stavano dicendo, perché era più concentrato a comunicare con Santana, attraverso lo sguardo. La mora non disse niente, ma abbassò lo sguardo abbattuta e più rassicurata, si fidava di Blaine e forse lui era l’unica persona, dopo di lei, che poteva aiutare Beth.

“bene, allora vediamo che possiamo fare per questa perfetta biondina, altrimenti chi lo sente Puckerman!”

Mosse gli occhi, sorridendo a Santana, il quale si accorse che era tutto un trucco, per smorzare l’estrema tensione che, lei, era riuscita a creare nella sua sala operatoria. Blaine le porse la mano e la mora lasciò nelle sue mani il bisturi

Nessuno nella sala fiatò, nonostante tutti avessero capito quello scambio complice di due persone che si volevano bene e che non avevano bisogno di dirsi tante parole. Santana notò che, in tutta la sala operatoria, le persone avevano ripreso a respirare correttamente, ed erano più tranquilli. Si rimproverò di non essere riuscita a capire e valutare la sua condizione e, soprattutto, di non aver pensato a Blaine per aiutarla.
Il ragazzo, con una sicurezza impressionante, fece un taglio dritto al torace di Beth, ed iniziò l’intervento
Era passata ormai un’ora da quando Beth era sotto i ferri e Santana si era tranquillizzata,mentre Blaine continuava a conversare con Ashley e le infermiere, dando ogni tanto qualche informazione agli specializzandi, che si avvicinavano al suo comando

“è stata Brittany vero?” prese coraggio e glielo chiese
Il ragazzo annuì “era molto preoccupata….. saranno passati anche 12 anni, ma quella ragazza, ti conosce come le sue tasche” disse, dandole uno sguardo veloce, mentre le faceva segno di aspirare in un punto preciso


Stavano quasi per chiudere, dopo aver sistemato le costole ed il polmone di Beth che, improvvisamente, si sentì l’allarme del macchinario che controllava i segni vitali della ragazza
“Stà andando in arresto!” urlò un infermiera “pressione 60 su 40” continuò
“che cazzo succede? Ashley divaricatore!” urlò Blaine, mentre Santana aveva gli occhi sbarrati
“30 su 20” continuò l’infermiera per aggiornarli
“ok Santana le piastre!” disse Blaine, ma notò che la ragazza era pietrificata e guardava il macchinario con la pressione che scendeva sempre più
“Santana!” urlò Blaine fissandola
La ragazza prese le piastre per la rianimazione, che le passò un’infermiera e le mise sul petto di Beth ed iniziò a piangere nervosamente
Blaine le strappò le piastre dalle mani violentemente ed urlò
“carica a 200!” posando le piastre sul torace “scarica!” notando che, dopo la scossa il segnale del battito cardiaco era ancora piatto “carica a 300! Scarica!!!!” si voltò verso Santana, che era in lacrime e le fece una pena incredibile
“avanti Beth!!!” disse, mentre tutti avevano lo sguardo fisso sul monitor
Dopo qualche secondo, si risentì il bip regolare del battito della ragazza
“la pressione stà salendo” si sentì dall’infermiera che controllava i valori vitali

Blaine riprese a respirare e si fece asciugare il sudore da un’infermiera, poi rivolse lo sguardo a Santana che era più sollevata e disse
“dottoressa Lopez, non abbiamo più bisogno di lei qui, io e la dottoressa Spark ce la sappiamo cavare” disse, guardandola intensamente
“che cosa? Ma….” Reagì improvvisamente a quella frase
“Dottoressa Lopez! Per favore! Le chiedo di allontanarsi dalla paziente” disse con fermezza e con lo sguardo ancora più duro
Santana fece dei passi indietro, rimanendo sull’angolo della sala, mentre tutto il personale, sconvolto per quella scena, la osservava
 
 

Dopo un’ora Beth era fuori pericolo e la stavano portando in rianimazione, Santana si sporse per darle un bacio in fronte, mentre la portavano via, poi si avviò di fretta verso lo spogliatoio post operatorio

“come diavolo ti è venuto in mente di reagire così, nella mia sala operatoria davanti ai mei specializzandi??!!”  disse, buttando con violenza mascherina e cuffietta
“prego!figurati…. “ pronunciò sarcastico
“mi hai umiliato davanti a tutti Blaine!” si avvicinò al suo viso
“ti ho umiliato? Sai cosa ti avrebbe veramente umiliato?” alzò la voce improvvisamente, guardandola con rabbia, mentre Santana aveva ancora le mani sui fianchi furiosa “andare da Puck e Quinn e dire che, la loro figlia, era morta trà le tue mani, perché tu non hai saputo chiedere aiuto! Questo ti avrebbe umiliato Santana!” urlò sul suo viso, lasciandola a bocca aperta, per quella reazione. Non aveva mai visto Blaine in quelle condizioni, in quel momento capì che aveva avuto paura anche lui lì dentro, ma solamente era stato più forte, era riuscito a restare lucido per Puck, per Quinn ed anche per lei.
“E’ questo il tuo problema Santana! Le tue indecisioni! Sei talmente sicura di farcela, sicura di avere tutto sotto controllo, che non chiedi mai aiuto, che non ti fermi mai a prendere decisioni, senza curarti del fatto che, a causa dei tuoi tentennamenti, ci sono persone coinvolte, che soffrono per causa tua e stanno male ed, in questo caso, rischiano anche di morire!” disse Blaine, strappandosi il camice chirurgico di dosso con violenza e lanciandolo via da una parte

“ed ora è il caso che vai a tranquillizzare tutti li fuori! Il paziente era il tuo in fondo!” pronunciò, uscendo nervosamente dalla sala
Santana rimase per qualche secondo immobile a guardare la porta da dove era uscito Blaine, poi fece un respiro profondo e si accasciò appoggiata agli armadietti per poi piansgere sonoramente.

 
Dopo dieci minuti, si accorse che veramente era il caso di andare a tranquillizzare tutti, si ritrovò ad immaginare come stesse Quinn, questo le diede la forza per sciacquarsi il viso, ricomporsi ed uscire il più in fretta possibile da quella stanza, per andare ad abbracciare i suoi amici

 
Arrivò in sala d’aspetto e notò subito il gruppetto, vide che erano divisi in due fazioni e la cosa la rattristò, nessuno ancora si era accorto della sua presenza e quindi fece in tempo a notare che Quinn era circondata dal braccio di Mercedes, che era seduta accanto a lei, mentre dall’altra parte c’era Simon, che le teneva la mano mentre lei muoveva nervosamente le gambe su e giù. In ginocchio, davanti a lei, c’era Tina, mentre Mike andava avanti ed indietro, controllando anche come stesse Puck, che era nell’altro lato del muro, un po’ più spostato con Brittany e Sam. Era serio, il suo viso provato e triste, raramente aveva visto Puck in quelle condizioni. Notò che, dal corridoio avanzava una figura conosciuta, che portava dei caffè nelle due mani, riconobbe che era Adam, notò che, nell’istante in cui passò, incurante davanti a Puck, Brittany lo squadrò per osservarlo.

Ecco, si erano visti finalmente, chissà se si erano presentati, Santana pensò che, sicuramente, nessuno dei due stava pensando all’altro, perché la situazione era talmente tragica, che Beth era l’unico pensiero di tutti. Invece lei si prese quell’attimo per riflettere, pensare a quello che Blaine le aveva praticamente urlato in faccia. Era tutto vero, e la sua indecisione, stava facendo solo danni a sé stessa e, soprattutto a chi le stava intorno, pensò alla litigata con Mercedes, a Quinn che era costantemente preoccupata per lei, ed ora, con Beth in quelle condizioni, non poteva di certo darle altri pensieri….

I suoi ragionamenti furono interrotti da una voce familiare, che urlò il suo nome, accorgendosi che era a pochi passi da loro
“Santana” Quinn si alzò, aspettando con ansia che si avvicinasse  e desse il responso, mentre Puck si staccò velocemente da quel muro, avanzando verso di lei
Vide gli sguardi terrorizzati di tutti, che la osservavano pendendo dalle sue labbra e si ritrovò a pensare che cosa avrebbe fatto e cosa avrebbe detto, se le cose fossero andate davvero diversamente
“E’ fuori pericolo” si sforzò di sorridere,mentre dentro di lei sentiva un vuoto che le fece mancare il respiro
Subito Quinn si buttò trà le sue braccia e pianse
“grazie…. Grazie Santana!” le disse all’orecchio, inondandole il collo di lacrime
Notò che Puck si allontanò dal gruppetto che la stava abbracciando per tornare su quel muro e scivolare lentamente trà le ginocchia, abbandonandosi ad un pianto di sfogo, mentre Sam gli metteva una mano sulla spalla e Brittany era girata ad osservarla da lontano con orgoglio. Non c’era niente da essere orgogliosi nei suoi confronti, pensò dentro di sé, guardando Brittany e vedendo Puck in quelle condizioni.

Si spostò dal gruppetto dei suoi amici per avvicinarsi a Puck, ma sentì che, una mano forte la bloccò, prendendola per un braccio
“amore!” Adam la fermò e le prese il viso trà le sue mani per baciarla… in quel momento, con quel bacio, Santana sentì tutte le sue difese crollare e pianse, trà le labbra del marito che, vedendo quanto fosse provata, l’abbracciò stretta e disse “perdonami…. Perdonami amore…” Santana non riuscì a dire niente, se non continuare a singhiozzare sulla spalla di Adam e vedere, dalla posizione in cui si trovava, lo sguardo affranto di Brittany, che osservava quella scena.
“hey! Basta piangere…. Beth stà bene ora…. Stà bene amore!” disse l’uomo, prendendole il viso trà le mani, scuotendola e sorridendole
Sentì la mano di Mercedes che si posava sulla sua spalla, si girò e vide lo sguardo sorridente e grato dell’amica, che immediatamente dopo, fece cenno a tutto il gruppetto di avvicinarsi, per formare un cerchio, i ragazzi si abbracciarono e si guardarono con lacrime di gioia negli occhi, Mercedes disse
“ancora una volta siamo tutti qui…. uniti” disse, mentre tutti sorrisero guardandosi grati

Santana girò il viso dall’altra parte dell’andito e vide Sam che fece sollevare Puck da terra, mentre, con la coda dell’occhio,sena farsi notare, osservava il gruppetto che si abbracciava e Brittany faceva lo stesso, solo molto più spudoratamente di lui.
Un’infermiera si avvicinò a loro, dicendo che i genitori potevano entrare per qualche secondo, per vedere la ragazzina che si era appena svegliata.

Santana ne approfittò per staccarsi dal suo gruppo e correre da Puck
“hey!” disse, mentre il ragazzo si stava dirigendo verso la stanza della figlia.
Si guardarono per qualche secondo e si abbracciarono, tenendosi stretti, piansero di nuovo tutti e due
“grazie Santana” riuscì a dire soltanto
“devi ringraziare Blaine, è tutto merito suo” riuscì a dirgli, l’uomo annui
“ora vai” disse poi Santana, lasciandolo andare dalla figlia

Si girò di qualche grado e vide Brittany che le sorrise, con ancora le braccia strette al petto, era evidentemente tesa
“grazie per aver chiamato Blaine” disse la mora
“figurati…. “ sorrise imbarazzata, per poi dire “sei stata forte anche tu comunque”
“non abbastanza” disse affranta,  mentre nello stesso istante, sentì una mano che prese la sua
“andiamo a casa amore…. Sei distrutta” Adam l’abbracciò e la trascinò via

Santana si fece prendere volentieri da lui, era davvero a pezzi e voleva chiudere quella tremenda giornata, s’incamminò poggiando la testa sulla sua spalla e lasciandosi avvolgere da quell’abbraccio rassicurante.

Si girò solo un ultima volta, vedendo che, Brittany, era rimasta ad osservarla andare via con Adam, incrociò il suo sguardo, mentre la bionda le fece una smorfia, che più che un sorriso, sapeva di rassegnazione. Chiuse gli occhi fortemente e continuò a camminare lasciandosi guidare da Adam.
 
>>>>>>>>>>>>>><<<<<<<<<<<<<< 

Come promesso ho postato presto, ma ho necessità di precisare una cosa
sicuramente tante di voi avranno pensato che la reazione di Santana è stata esagerata. Bè… me lo sono chiesta anche io, infatti ero incerta se modificare qualcosa o no…. Ma poi il mio punto di vista è questo: ha passato due giorni veramente di tensione, litigata con Adam, litigata con Mercedes, non ha dormito per una notte intera, quindi fisicamente e psicologicamente era una cachetta. :) poi il suo rapporto con Beth è molto particolare, Santana è la persona che si avvicina di più ad una zia per lei, in mezzo a tutto quel miscuglio di parentele che si ritrova, con due madri, una sposata con uno che non è il padre, una sorellastra ecc… non vi stò a dire la storyline perché la sapete meglio di me. Quindi Santana è come la zia figa per lei e c’è sempre stato un rapporto molto stretto ed i questi 12 anni, sia perché è molto amica di Quinn e di Puck (ed è l’unica nel loro giro di amicizie ad esserlo profondamente di tutti e due) e sia perché, appunto, caratterialmente le ricordava Brittany ,sono state molto unite.
Questo è il mio punto di vista da autrice di questa storia, forse non era nemmeno necessario spiegarlo… non sò… ma ho sentito di farlo e sono pronta a parlarne (anzi non vedo l’ora di sapere che ne pensate)
Spero che qualcuno di voi non sia rimasto deluso dal fatto che in quella barella no ci fosse Adam
XD
Grazie per le letture e recensioni appassionate. Spero abbiate gradito anche questo.
E
  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Elettra28