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Autore: Pioggiafredda    16/01/2012    2 recensioni
Ultimi confusi pensieri.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Click, click, click. Dove sono? Click, click, click. Dove mi trovo.. Cristo, cosa cazzo è questo! Click, Click, click. Non riesco a muovermi; mi hanno legata. Questa roba pizzica, è ruvida e non si muove nemmeno di un millimetro. Anche i piedi sono bloccati. Cristo! Non vedo nulla, è tutto buio: non c’è luce oppure sono bendata?...Il caldo è umido, appiccicoso, soffocante. Dove sono finita? Perché? Perchè? Click, Click, Click. -Fa caldo! Cristo santo! Aiuto! Maledizione, c’è nessuno!!? – Click, click, click. Calmati Cady, urlare non ti servirà a nulla e continuare ad agitarti così nemmeno. Perché sei qui?...questo è ciò che devi chiederti, perché diamine sei stata così ingenua._ Mai uscire da sole il sabato sera in Chapel Street _ è sempre stato il primo dei ridondanti consigli di tua madre, parole che non hai mai ascoltato e, ancora una volta, hai mandato la tua vita a rotoli. Forse, date le circostanze per l’ultima volta. Click, click, click. -Non voglio morire, cazzo!- … non credevo di essere in grado di dirlo anche perché la morte e tutto quello che in questi ultimi tempi ho cercato. Te lo meriti Cady. La corda pizzica, il caldo mi comprime il cervello e il fatto di non poter muovere nessun muscolo del corpo mi corrode dall’interno. Vorrei piangere, urlare!....Ma cos’è questo?..è tutto liscio, sento..sento, Dio mio..so cos’è: vetro. Click, click, click. Morirò..nessuno mi ritroverà ma la cosa peggiore è che nessuno si penserà minimamente di cercarmi.Sono sola e sono sempre stata una persona odiosa fin da bambina ma quest’ultimo duro colpo ha aumentato il veleno che già fluiva in me in maniera persistente. Lui non doveva morire: è sempre stato il mio esatto contrario, la mia antitesi. Non doveva andare così, non così in fretta non così freneticamente: i giorni passavano, la malattia progrediva, e il dolore faceva il suo corso. Non era più lui. Non era più mio padre, la persona che mi aveva visto nascere, crescere, sbagliare … l’unica persona che nonostante tutto mi era sempre rimasta accanto. La persona che odiavo e che amavo al contempo con tutta me stessa. So che non avresti voluto vedermi ridurre così ma cosa potevo fare … tu non c’eri. _ Cristo che caldo!_ Click, click, click. E’ stato così carino al bar, sembrava l’unico in grado di comprendermi veramente. Dopo tanto tempo chiusa in casa ad auto-commiserarmi mi ero decisa ad uscire, a fare il grande passo. - Merda, la corda pizzica.- Click, click, click. Insomma … volevo uscire ma non avevo voglia di chiamare né vedere nessuna delle persone che sapevano del mio dramma; non avrei sopportato il loro sguardo pesante fisso su di me, la loro pena, la loro pietà. Sto bene cazzo!..questo avrei voluto urlare a tutti quanti, ma nessuno mi avrebbe mai presa sul serio; per cui ho messo i primi stracci che ho trovato per casa indosso e sono uscita. Non avevo in mente il luogo preciso dove avrei sostato ma sapevo che dovevo correre via da quelle quattro mura altrimenti sarei morta pure io. È stato li che ho cominciato a pensare all’idea di morie. Pace. Forse finalmente l’avrei trovata ed è per questo che sono diretta verso Chapel Street. Ora so che non volevo realmente morire ma sentirmi viva ancora una volta almeno nella mia vita. Click, click, click. ..il caldo opprimente comincia ad alleviarsi … non so perché ma sento che tutti i miei sensi si stanno annebbiando- Non avrei mai pensato che sarebbe andata a finire così. Volevo solo parlare con qualcuno e lui sembrava così comprensivo. Poi è successo tutto così in fretta. Eravamo davanti alla sua macchina; si è offerto di riaccompagnarmi a casa ed io ho rifiutato. Ho sentito un gran colpo alla testa e l’ultima cosa che ho visto è stato il suo strano sorriso e i suoi occhi così compresivi scrutarmi attentamente. Dio … quanto sono stata stupida. Click, click, click. Nebbia..non sento più né caldo né fastidio … solo nebbia. Sono stanca..credo che chiuderò gli occhi solo per un po’... sono così pesanti. Click, click, click.
  
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