Brutto vizio

-Ascolta, stavolta deve essere tutto perfetto…- continuava ininterrottamente a ripetere la scienziata percorrendo avanti e indietro l’ampio salotto della Capsule Corporation, manifestando il suo già ampiamente vistoso nervosismo come un disco in vinile giunto al termine, la cui testina di lettura pareva pronta a partire ripetendo per l’ennesima volta l’unico brano inciso. – Non voglio che mia figlia possa risentire dell’assenza di suo padre. E soprattutto, dovrai essere attento a lei.

L’uomo la osservò esasperato, le nere pupille oscillavano impercettibilmente da destra verso sinistra, seguendo la sagoma longilinea di Bulma.

- Capito?- chiese portando a termine quelle elucubrazioni e voltandosi accigliata nella sua direzione.

Vegeta si alzò dal divano raggiungendola e, fermandosi a fissarla, si prodigò di afferrare la sigaretta che la sua donna teneva penzoloni tra le labbra, dicendole: - Iniziamo da questo.

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