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Autore: lar185    16/01/2012    8 recensioni
- Oh! E io direi che avete entrambi un ottimo tempismo! Semantico oltre che temporale. Irene, quando decidi di fare irruzione in casa di qualcuno entrando dalla finestra dall’altro lato della casa, potresti evitare di lasciare quell’aroma di gelsomino che tanto ti caratterizza?, - Holmes fece qualche passo verso i due, che lo guardavano rapiti, - e lei Watson! Quante volte le avrò detto di trattare meglio Miss Adler?-
Watson scrollò le spalle.
- Trattarla meglio? È entrata dalla finestra, senza chiedere il permesso e senza essere stata invitata!-
- E lei è stato invitato, dottore?- ironizzò Irene, portandosi le mani sui fianchi.
- Uno a zero per Adler!- esclamò a sua volta Holmes, sedendosi in poltrona e divertito dinanzi a quell’assurdo teatrino.
- Holmes! Sta ascoltando? Mi sta dando dell’intruso! -
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Breve e spero simpatica One- shoot sull'antipatia che regna tra il dottore e Irene Adler, spero di catturare la vostra attenzione!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Irene Adler, John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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watson

Il sorriso delicato e la testa inclinata da un lato, gli occhi magnetici e qualche ricciolo ribelle che le cadeva sulla fronte incorniciando la sua bellezza enigmatica e ingannevole.

-         Non la aspettavo, dottor Watson – disse sorridendo Irene Adler, sedendosi sulla poltrona di Sherlock Holmes e portandosi le mani sul grembo.

-         Cosa ci fa qui? Come ha fatto ad entrare?-

Watson aveva quasi gridato, ma poi aveva modulato la voce rendendosi conto che Mrs Hudosn poteva preoccuparsi a sentirlo gridare. D’altronde, lei non sapeva che Irene era in casa.

Miss Adler rise di gusto.

-         Come ho fatto ad entrare, dice? Non è difficile!-

Watson aveva le guance arrossate e gli occhi fiammeggianti. Se c’era una persona al mondo che non sopportava, quella era Irene Adler, la sua scaltrezza, la sua capacità di mettere Holmes nel sacco.

-         Cosa è venuta a fare, Miss Adler?- domandò, avanzando tra il disordine della stanza dell’amico.

Irene alzò le spalle con un sorrisetto.

-         Lei non crede nelle visite di cortesia, dottore?-

-         Io non le credo a prescindere, miss Adler -

-         Lei è davvero un gentiluomo-

Il tono di Irene era ironico, Watson se ne accorse immediatamente.

-         Lei è davvero adorabile, Miss Adler -

-         E lei inaspettatamente delicato-

Irene si alzò con uno scatto felino dalla poltrona, affinando lo sguardo.

-         E lei è decisamente…-

-         …si, come dire, completamente...-

Irene e John si fissavano negli occhi trasudando rabbia ed antipatia, per poi sbottare insieme:

-         INSOPPORTABILE!-

Si guardarono negli occhi per meno di un istante prima di accorgersi che la porta si era aperta e che Sherlock Holmes li guardava spiazzato, prima di sorridere ironico, com’era suo solito.

-         Oh! E io direi che avete entrambi un ottimo tempismo! Semantico oltre che temporale. Irene, quando decidi di fare irruzione in casa di qualcuno entrando dalla finestra dall’altro lato della casa, potresti evitare di lasciare quell’aroma di gelsomino che tanto ti caratterizza?, - Holmes fece qualche passo verso i due, che lo guardavano rapiti, - e lei Watson! Quante volte le avrò detto di trattare meglio Miss Adler?-

Watson scrollò le spalle.

-         Trattarla meglio? È entrata dalla finestra, senza chiedere il permesso e senza essere stata invitata!-

-         E lei è stato invitato, dottore?- ironizzò Irene, portandosi le mani sui fianchi.

-         Uno a zero per Adler!- esclamò a sua volta Holmes, sedendosi in poltrona e divertito dinanzi a quell’assurdo teatrino.

-         Holmes! Sta ascoltando? Mi sta dando dell’intruso! -

Sherlock scoppiò a ridere, Watson gli lanciò un’occhiata infuocata. Irene si avvicinò a Holmes e tirò fuoco dall’abito un biglietto piegato in quattro, porgendoglielo.

-         Fammi sapere cosa ne pensi, Sherlock, - Holmes afferrò il biglietto, Irene si voltò verso Watson con una risatina, - per la sua gioia interrompo il nostro scambio d’opinioni dottor Watson, devo andare! –

Watson increspò le labbra.

-         A mai più rivederci, Miss Adler!-

Irene aveva la mano poggiata sulla maniglia della porta e sorrideva beata.

-         Lei mi sorprende ogni volta dottore! Addio!-

Irene lanciò un ultimo sguardo a Sherlock che la salutò con un distratto cenno del capo e poi la sentirono scendere per le scale, aprire la porta di casa e perdersi tra la folla di Baker Street.

Watson si avvicinò a Holmes con gli occhi iniettati di sangue.

-         Mi spiega per quale assurdo motivo permette a quella donna di entrare in questa casa e fare quello che vuole?-

Holmes lo guardava sorridendo, si era acceso una pipa e la fumava in tutta tranquillità.

-         Miss Adler è innocua-

-         Innocua? È demoniaca! È una donna demoniaca, e lei la fa entrare ed uscire da questa casa come se niente fosse, ma si rende conto di cosa significhi vivere con Irene Adler? È un inferno! Vivere con una donna è un inferno!-

Holmes rise sotto i baffi, Watson si accorse d’aver divagato un po’ troppo.

-         Le donne lo rendono nervoso. Glie l’avevo detto di non sposarsi, Watson! –

 

 

Note:

Mi saltava in mente già da un po' di creare una one-shoot nella quale mettevo insieme due personaggi che hanno poco e niente a che vedere l'uno con l'altro: Watson e Irene Adler. Spero di avervi fatto sorridere :)

A presto,

Lara

  
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