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Autore: dullsvilleoutcast    17/01/2012    1 recensioni
[Vampire Kisses di Ellen Schreiber] Alexander fa trascorrere a Raven una serata che lei non dimenticherà mai. Traduzione a cura di LeftEye.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Nouă viaţă – Una nuova vita

 
Testo originale: Nouă viaţă
Traduzione: LeftEye


 
 
 
NdA: questa è una fanfiction scritta a quattro mani con un mio carissimo amico. E' iniziata come un semplice gioco di ruolo, ma alla fine si è trasformata in un progetto per una fanfiction.
Tutto ciò che viene detto o fatto da Alexander è opera del mio amico (che interpreta Alexander così bene da lasciare sbigottito chiunque parli con lui).
Poiché abbiamo entrambi partecipato al GdR, ho preso il nostro progetto e l'ho trasformato in un racconto romantico che spero vi piaccia. Quasi tutto viene raccontato dal punto di vista di Raven, con la narrazione alla prima persona (tecnica prediletta da Ellen Schreiber). Il resto è raccontato dal punto di vista di Alexander (il cambiamento di POV verrà segnalato).
I personaggi e la trama di Vampire Kisses non mi appartengono. Tuttavia, la trama di questa fanfiction appartiene a me e al mio amico, e vi preghiamo di non copiarla poiché ci teniamo molto e ci abbiamo impiegato molto tempo per crearla.
I personaggi e la trama di VK appartengono a Ellen Schreiber. Non sono una sua affiliata, ma ho parlato con lei in diverse occasioni; non ho avuto l'onore di conoscerla di persona, per ringraziarla per aver scritto una serie di romanzi così incredibile.
Ora vi auguro una buona lettura =)
 
NdT: la traduzione di questa fanfiction mi è stata proposta da Samyss, che mi ha fatto notare quando il fandom italiano di VK sia povero, e io, pur non conoscendo la serie, ho una certa predilezione per i fandom semi deserti. Inoltre, confesso che un'altra cosa che mi ha convinto a tradurre la fanfic è stato il titolo il romeno, lingua che studio da quattro anni e che amo molto =)
Spero che la traduzione sia di vostro gradimento ^_^
Ulteriori note sono a fondo capitolo.



 
Era un'altra serata vivace alla Mansion; io ed Alexander sedevamo fuori, sull'erba del trascurato giardino. Era ciò che più amavo fare.
Mi accovacciai contro il suo petto e gli lanciai un'occhiata.
"Alexander?" gli chiesi. "Ti ricordi quella notte in cui siamo sgattaiolati nel campo di golf e ci siamo stesi sull'erba, al chiaro di luna?"
"Certo che mi ricordo" rispose lui, posando su di me quegli occhi bruni e amorevoli di cui mi ero innamorata fin dalla prima volta. "Come potrei dimenticare?"
Mi baciò il collo, mi prese la mano e la strinse forte; io mi sciolsi, e quasi scordai ciò che volevo dire. Scossi la testa e poi proseguii.
"Dovremmo farlo di nuovo: l'ultima volta sono partiti gli irrigatori, tu hai fatto un ombrello improvvisato e ci siamo seduti lì sotto" dissi, continuando a sorridere.
"Farei qualsiasi cosa per te" disse lui, sorridendomi in risposta. "Quando ti va di rifarlo?"
Valutai l'idea per alcuni istanti e poi risposi: "Beh, si sta facendo tardi adesso, perciò che ne dici di domani notte? Così potrai chiedere a Jameson di prepararci qualcosa da mangiare là."
Ridacchiai, mentre lui alzava lo sguardo verso il cielo stellato.
"Sì, hai ragione. Domani andrà benissimo" mi rispose lui, alzandosi in piedi e aiutandomi a tirarmi su. "Ora invece... balliamo."
Mi fece fare una giravolta troppo veloce per i miei gusti.
"Ehi! Vacci piano, amore" ridacchiai mentre mi attirava contro di sè.
"Che c'è che non va? Non sei in vena di ballare un po'?" mi sfidò lui con una risata divertita.
Feci un sorrisetto compiaciuto e lo provocai baciandogli una guancia. "Non ho mai detto di non essere in vena."
Lui rise di nuovo e mi fece fare un'altra piroetta, stavolta accompagnandomi nel movimento. Avvolsi le braccia dietro la sua nuca e alzai lo sguardo su di lui, sorridendo maliziosamente.
"Lo sai, non esattamente una brava ballerina. Sei destinato a venire calpestato almeno un paio di volte."
Lui mi fissò negli occhi.
"Non ti preoccupare, andrai bene" disse mentre iniziavamo lentamente a ballare un valzer, aumentando il ritmo poco alla volta. Realizzai con stupore che stavo ballando senza fare praticamente alcuno sforzo.
"E' incredibile! Non ho mai ballato così bene..." esclamai, ritornando a guardare lui mentre continuavamo a danzare.
"Sei sotto il mio incantesimo" confessò Alexander sorridendo. "Ma non ti preoccupare. Non ti farei mai del male."
"So che non lo faresti. Dunque, ho questa teoria riguardo quella grande orbita luminosa che si alza quando sono addormentata. Credo che si chiami Sole, o qualcosa del genere. Sì, ha bisogno di andare in vacanza: se ne sta lassù per circa dodici ore al giorno. Diresti che si stanca di brillare dopo tutto questo tempo. Credo che la Luna dovrebbe prendere il suo posto." osservai compiaciuta, e lui mi rispose sussurrandomi all'orecchio in un modo che mi provocò dei brividi lungo la schiena.
"E' per caso un modo come un altro per dirmi che vorresti passare più tempo con me?" chiese mostrandomi i suoi canini.
"Lo è, se tu lo vuoi" ghignai. Mi fece riprendere controllo dei miei piedi e scosse la testa, sorridendo.
"Ti conosco, Raven. E sono certo che voglia dire proprio ciò che credo io."
Sbattei le palpebre mentre mi risollevava, facendomi venire le vertigini. "Ehi..."
"Stai bene?" mi chiese, aggrottando le sopracciglia con preoccupazione.
"Sì, è tutto ok" risposi ridendo. Mi attirò verso di sè e io piegai la testa all'indietro quando appoggiò i canini sul mio collo. Chiusi gli occhi mentre Alexander iniziava a mordicchiarmi; rabbrividii, ma all'improvviso i fari di un'auto di passaggio lo accecarono e lui per sbaglio mi graffiò la pelle del collo, ma non abbastanza da farmi sanguinare.
"Oddio! Mi dispiace così tanto!" esclamò supplicandomi perdono.
Mi coprii velocemente il collo con una mano mentre il mio cuore batteva a mille.
"E' tutto ok, Alexander. Non è stata colpa tua" gli assicurai, ansimando alla ricerca di aria. Lui sembrava sinceramente dispiaciuto.
"Spero di non averti tagliata."
"Mi hai solo fatto un graffietto" dissi a bassa voce. "Non c'è sangue."
Lui parve calmarsi finalmente e mi strinse forte a sè.
"Non volevo farti del male, Raven" disse in tono preoccupato.
"Alexander, non è colpa tua. L'auto è passata e ti ha accecato. Sarebbe potuta andare peggio: avrebbe potuto essere Trevor che suonava il clacson, e allora avresti potuto davvero mordermi. E' la legge di Murphy, amore."
Lui rise e mi baciò dove i canini mi avevano accidentalmente graffiata. "Hai ragione."
Sorrisi e lo baciai all'angolo della bocca, sorprendendomi di sentirlo rispondere al mio bacio. Lui ridacchiò, abbassando lo sguardo su di me.
"E adesso?"
"Ehm..." riflettei. "Potremmo andare a guardare Dracula."
"Ho un'idea migliore" rispose lui accarezzandomi delicatamente il naso.
Io sorrisi maliziosamente. "Sembra interessante. Sono curiosa di sapere di che si tratta."
 

 

 

 
Fine


 
Note sulla traduzione: il problema maggiore di questa fanfic sono le ripetizioni. L'autrice ha usato fin troppo spesso il verbo "sorridere" e ho cercato di attutire l'effetto di pesantezza che ne derivava, pur essendo consapevole di non esserci riuscita del tutto.
  
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