Libri > Artemis Fowl
Ricorda la storia  |      
Autore: Spuffy93    18/01/2012    5 recensioni
Piccola shot che prende posto subito dopo il finale di Artemis Fowl e il complesso di Atlantide. "Mi è giunta voce che avevi un appuntamento con Grana Algonzo. Che cosa state tramando voi due? Non è che avrete in mente di approntare un qualche bivacco, eh?"
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

"Mi è giunta voce che avevi un appuntamento con Grana Algonzo. Che cosa state tramando voi due? Non è che avrete in mente di approntare un qualche bivacco, eh?" chiese Artemis sorridendo. 
"Ma per favore!" esclamò il capitano sorridendo. "Il più grande errore della mia vita uscire con lui. Te lo assicuro." aggiunse roteando gli occhi. Artemis sorrise mentre con il dito batté cinque volte contro la taschina dove di solito stava il suo cellulare. Spinella se ne accorse e sospirò.
"Sta tornando vero?" domandò. "Il cocktail di psicofarmaci che ti ha dato Polledro non è abbastanza forte temo. Spero solo che non torni Orion, senza offesa, è gentile, molto buono e ci ha salvato le chiappe a tutti ma è così... così..."
"Forse volevi dire snervante Spinella?" chiese ridacchiando Artemis, ma la sua amica si accorse che nel suo modo di parlare stava ritornando il solito schema. Cinque parole.
"Già. Per non parlare del suo modo di parlare, seriamente ma da dove l'ha preso? Però una cosa bisogna dirla, lui è molto più atletico di te... dovresti imparare una o due cose da lui." disse cercando di alleggerire l'aria.
"Spinella?"
"Sì Artemis?"
"Che succederà se non guarirò?" domandò il ragazzo con aria abbattuta.
"Starai meglio."
"Come puoi esserne così sicura?" domandò lui aggiustandosi la camicia con fare maniacale viso che Spinella notò che era già perfetta considerando l'avventura appena vissuta. 
"Perché me lo sento Arty. Se un bravo ragazzo infondo, e sono sicuro che con l'aiuto di Argon potrai farcela benissimo, non lasciare che la malattia vinca." disse in tono dolce Spinella prendendogli le mani per fermarlo. Artemis sospirò e per la prima volta dal suo risveglio si sentì calmo, nella sua testa il morbo sobbolliva ancora ma semplicemente quel contatto lo aiutava a concentrarsi.
"Su una cosa aveva ragione Orion." Artemis si accorse di aver usato otto parole ma in quel momento non gli poteva importare di meno, l'unica cosa importante erano gli occhi di Spinella, uno azzurro e l'altro nocciola, esattamente come i suoi, uno magico e uno umano. 
"Ti prego non il fatto dell'aura celestiale e dei piccoli delfini..." lo prese in giro lei.
"No, non ti preoccupare." ancora quattro parole notò Spinella mentre al contemplò avverti Artemis iniziare a fare piccoli movimenti con il pollice, per un momento ebbe paura che stesse usando uno dei suoi schemi di tocchi legati al numero cinque ma una volta raggiunto quel numero le sue dita non si fermarono.
"E cosa di grazia allora?" chiese cercando di calmare il proprio cuore, era troppo vicina, le sembrava di rivivere quel giorno dopo il viaggio temporale, l'unica differenza è che in quel momento non aveva la scusa di un viaggio temporale per giustificare le sue reazioni.
"Che sei affascinante e bellissima." sussurrò lui offrendole uno dei suoi rarissimi sorrisi sinceri. "Mia madre dice che dovrei comportarmi più dalla mia età, dice che i miei coetanei sono spaventati da me." aggiunse quasi cercando di spiegare quell'uscita.
Spinella abbassò lo sguardo non riuscendo a guardarlo negli occhi per un secondo di più. Cos'era quella stretta allo stomaco? Il respiro irregolare? Il cuore che aumentava i battiti?.
Non posso essere... non di Artemis, lui è umano accidenti! pensò Spinella scuotendo lievemente la testa.
"Artemis..." cercò di intervenire di nuovo lei. "Non sai cosa stai dicendo, è il morbo, si sta rafforzando."
"Non credo." ribatté lui. "In questo momento mi sento la mente libera, come quando Orion è al mio posto. Riesco a dire quattro. Visto?" aggiunse senza la minima incertezza. "E per quanto la mia ipotesi sia improbabile e sicuramente errata non posso che pensare che sia questo a procurarmi questa possibilità di concentrazione." concluse alzando le loro mani ancora unite. Spinella cercò di allontanarsi.
"No ti prego." mormorò lui di nuovo con quella espressione disperata. "Rimani Spinella..." 
Lei lo osservò e poi annuì sedendosi al suo fianco.
"Orion aveva ragione su un'altra cosa..." disse dopo alcuni istanti di silenzio Artemis. "Sei sempre nei miei pensieri ultimamente capitano. A volte lo trovo talmente frustante che non mi riesco nemmeno a concentrare, secondo mia madre sei l'unica persona di cui parlo per più di cinque minuti senza cadere in teorie psicologiche o scientifiche." aggiunse. 
"E' normale, siamo amici Artemis."
"Anche Leale è mio amico, così come Juliet o lo era Tubero e anche Bombarda e Polledro, in un certo senso lo sono, ma non pensavo e penso a loro quando i numeri minacciano di sopraffarmi."
"Cosa stai cercando di dire..." 
"Non sono molto bravo in questi discorsi. Non ne ho mai fatti prima, beh, se non si contano li sproloqui di Orion."  Spinella rimase in silenzio. "Credo... credo che mi sono innamorato di te." concluse infine lui sorridendo per la seconda volta nel giro di pochi minuti.
"Artemis, non è vero..." mormorò Spinella cercando di dare al suo tuono una nota di autorità.
"Non sono molto esperto di sentimenti, è vero, ma cosa altro può essere?"
"Amicizia." ribatté veloce lei cercando di districare le loro mai ma Artemis non glielo permise. "Lasciami Artemis."
"No, non voglio." rispose lui stringendo di più la stretta. "Guardami negli occhi Spinella e dimmi se sto mentendo." lei non obbedì non poteva guardarlo negli occhi, altrimenti avrebbe visto riflesso quello stesso sentimento che stava provando anche lei. 
"Anche fosse è irrazionale." cercò di rivolgersi alla parte razionale di lui. "Pensaci, io sono un elfa, vivrò mille anni più di te, hai visto che è successo a Leonor e Raponzo." 
"Potrebbe non succedere a me. Lo stesso Raponzo aveva notato che fintanto che Leonor stava con lui invecchiava molto più lentamente e inoltre io ho un po della vostra magia adesso..." 
"Numero uno te la leverà..." cercò di obiettare Spinella.
"Non può è radicata nel mio essere."
"Ma se hai detto che l'avevi finita per il portale..."
"Forse ho mentito." disse sorridente. "Credo... credo che posso anche effettuare il rito. Non lo so non ci ho mai provato, non ho avuto il tempo e poi da quando ho iniziato ad avere i primi sintomi del morbo non mi fidavo ad avere magia dentro di me." spiegò lui ma Spinella era confusa. "N.1 avrebbe potuto rintracciarmi." spiegò semplicemente alzando le spalle. "Se non proviamo non lo sapremo mai. Guardami Spinella e dimmi che non provi nulla, che il tuo cuore non sta battendo più veloce, che il tuo respiro non è irregolare, che il tuo stomaco non è sotto sopra e che non hai voglia di baciarmi." Artemis usò la mano libera per alzarle il capo e costringerla a guardarlo negli occhi. "Non so come spiegarmi, non sono bravo in queste cose, ma in questo momento la razionalità non è tra le mie priorità." concluse il ragazzo riuscendo finalmente a vedere di nuovo gli occhi di lei. Artemis si avvicinò lentamente esitando insicuro, aveva baciato una sola altra volta una ragazza ed era la stessa che adesso gli era vicino. 
Come devo fare? E se non vuole? Pensava il ragazzo a pochi millimetri di distanza dalle labbra di lei aspettando un qualsiasi movimento che gli dicesse che Spinella non era d'accordo.
Non accadde niente di tutto ciò, anzi, spinella portò la mano che aveva libera dietro al suo collo e chiuse lo spazio tra di loro iniziando quel bacio. Per un istante Artemis rimase spiazzato dalle mille sensazioni che gli affollavano la mente, ma poi semplicemente chiuse gli occhi e si lasciò andare ad un istinto che anche lui, nel profondo, a quanto pare possedeva. 
Quando si allontanarono Spinella poggio la fronte contro la sua e rimanendo ad occhi chiusi cominciò a ridacchiare.
"Sai, non è gentile ridere dopo che un uomo ti bacia." le fece notare Artemis non sapendo se sentirsi ferito o no nell'orgoglio.
"Non ridevo per quello, ma per la situazione." precisò lei. "Pensavo a  tutto quello che ci dirà Polledro quando verrà a saperlo." Artemis rabbrividì ma continuò a sorridere con un espressione un po' imbecille a suo parere.
"Cosa faremo adesso?" domandò poi tornando serio.
"Ti porterò dal dottor Argon tanto per cominciare. Non credo che gradirei continuare ad aver Orion tra i piedi." 
"Su questo ti do ragione."
"Poi dobbiamo salvare il mondo con IL PROGETTO." aggiunse.
"Anche questo vero mia cara Spinella." Artemis si stava abbattendo e lei sorrise divertita.
"Ma credo che troveremo il modo far funzionare questa cosa nel frattempo." aggiunse.
"O grazie al cielo, credevo già volessi scappare a gambe levate." 
"Artemis Fowl hai appena fatto una battuta?" 
"Già, credo proprio che sia così." 
"E... aspetta... prima mi hai chiamato mia cara!" esclamò.
"A quanto pare..." disse divertito Artemis. 
"La vuoi smettere!" esclamò lei non riuscendo però a nascondere un sorriso.
Niente è più bello al mondo del suo sorriso. Pensò Artemis non resistendo e avvicinandosi di nuovo a lei per un veloce bacio.
"Ragazzi mi stav..." Polledro entrò nella stanza e i due si allontanarono per quanto possibile dalla stanchezza del ragazzo. "Ho interrotto qualcosa." chiese sorridendo malizioso. "Non dirmi che Orion è tornato."
"N-no... sono Artemis." 
"Spinella non dirmi che hai baciato di nuovo il fangosetto." la punzecchiò il centauro.
"Apri di nuovo quella bocca e troverò il modo di chiudertela per sempre." sibilò lei minacciosa.
"O-okay..." Polledro capiva quando Spinella era arrabbiata e pericolosa e quello era uno di quei momenti.
"Bravo cavallino." disse dandoli una pacca. "E ora fila e guai a te se vedo una parola di qualsiasi cosa tu abbia visto su quel tuo stupido sito." 
"Ehi non è stupido..." provò a protestare.
"Sciò!" Polledro se ne andò insicuro o no se postare comunque la notizia.
"Sai, a volta mi fai paura..." mormora Artemis ottenendo la sua attenzione.
"Già, me lo dicono spesso." risponde lei. "Ma ora lasciamo stare... Dove eravamo rimasti?" chiese lei riavvicinandosi e mettendo le braccia intorno al suo collo attirandolo in un dolce bacio.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Artemis Fowl / Vai alla pagina dell'autore: Spuffy93