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Autore: Matt2291    19/01/2012    5 recensioni
[Pearlshipping]
Una storiella molto semplice, ma che racconta, a chi non c'era, come tutto iniziò dal principio ^^
Spero apprezziate!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Lucinda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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***


-    Cosa gli era mancato dopo aver compiuto dieci anni?
Semplicemente nulla, aveva finalmente cominciato il suo viaggio di formazione per diventare allenatore di pokemon, il suo più grande sogno, l’unico che l’aveva accompagnato per moltissimo tempo. Mai aveva avuto dubbi su quell’obiettivo, neppure di se stesso, anzi, era sempre pronto a combattere ogni battaglia con grinta e determinazione. Capitò molte volte di perdere incontri, anche di più importanti e all’inizio era sempre stata dura poter riacquistare la fiducia in se stessi. Ma poi, con il passare del tempo aveva capito che ogni sua sconfitta rappresentava invece una vittoria, una spinta a migliorarsi sempre più ed avvicinarsi al suo traguardo. Così, tra battaglie e allenamenti, risate e momenti di svago, senza quasi rendersene conto, Ash Ketchum diventava un allenatore sempre più in gamba ed esperto.
Il suo viaggio iniziò nella regione di Kanto, precisamente nella città di Pallet Town, dove ricevette il suo primo pokemon: pikachu! compagno e amico inseparabile.
Ma credete che quei due siano andati sempre d’accordo? Certo che no!
All’inizio erano come cane e gatto, capitava che pikachu lo fulminasse a suo piacimento o semplicemente non ubbidiva agli ordini, ma bastò un attacco di spearow, una corsa al centro pokemon di Viridian City e il primo attacco del Team Rocket per renderli degli amici inseparabili -.
-    Papà mi ha detto che era finito in un fiume e che fu la zia Misty a tirarlo fuori, è vero? -  chiese
Una bambina di circa sette anni, con occhi blu e capelli neri.
-    Bè, non proprio tirato fuori, la zia lo ripescò letteralmente con una canna da pesca! -  risero  - In più lei non si preoccupò minimamente delle condizioni di papà ma di pikachu, che in effetti erano gravi. Così vostro padre “prese in prestito” la bici della zia e corse più in fretta che poté, ma purtroppo gli spearow erano ancora al suo inseguimento, stava piovendo e il terreno era diventato una strato unico di fango. Ad ogni modo, nella foga di sfuggire a quegli uccellacci cadde dalla bici mentre gli spearow gli erano alle calcagna.
Ash, in un momento di coraggio disse a pikachu di rientrare nella sua sfera, così sarebbe stato al sicuro, si girò verso gli spearow gridando che era pronto ad affrontarli! -  i due bambini pendevano dalle labbra della madre  - E poi, e poi?? -  incitò un bambino di cinque anni con capelli blu e occhi nocciola screziati di azzurro.
-    Dov’ero? Ah si! Gli spearow stavano per attaccare vostro padre, quando ad un tratto, pikachu saltò sulla sua spalla e si fiondò loro addosso con un potentissimo tuonoshock che li sconfisse tutti! -  i bambini urlarono trionfanti.
-    Entrambi svennero e quando si svegliarono, Ash disse: - ce l’abbia fatta eh? -  scambiandosi il
loro primo sorriso. Della bicicletta della zia, non rimaneva che un pezzo di ferro carbonizzato, e fu proprio per quello che Misty incominciò a viaggiare insieme ad Ash per ben due regioni, ma questa è una storia che vi racconterò in seguito, dove eravamo? Ah si! Ad ogni modo il momento di felicità non durò molto, pikachu era messo male e bisognava portarlo subito al centro pokemon: non perse tempo e, anche se era stanco, affamato, sporco e dolorante, si mise a correre a perdifiato verso la città di Viridian City che distava comunque molto. Sulla strada venne fermato dall’agente Jenny che lo scambiò addirittura per un ladro di pokemon, ma dimostrate le sue generalità ella non perse tempo e accompagnò a tutta velocità vostro padre al centro medico di Viridian City a bordo di una moto. Ricordo mi disse di aver avuto una gran paura data la guida spericolata di Jenny -  risero.
-    Molto bene, il resto a domani, ora dormite che si è fatto tardi -  sorrise la madre ai due bambini alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta, ma dovette fermarsi udendo le voci dei figli che incominciarono a lamentarsi.
-    No mamma ti prego! Ancora! -  gli urlarono in coro i figli, ma lei era irremovibile.
-    Se non la smettete domani non vi racconto proprio nulla! -  fece uno sguardo di rimprovero con le mani sui fianchi.
-    Uffa… ok… -  di malavoglia entrambi si coricarono nel proprio letto.
-    Buonanotte tesori miei -  
-    Buonanotte mamma… -  gli risposero all’unisono.
La madre sorrise e spense la luce, socchiudendo la porta della camera. Tornò nel salotto a cercare suo marito ma non lo trovò. Si affacciò alla finestra e vide che era intento ad allenare la sua squadra di pokemon. Al solito pensò sconsolata ma felice.
Uscì andandogli incontro.
-    Ma tu non ti riposi mai? -  gli chiese la moglie buttandogli le braccia al collo
-    Certo che no, essere Pokemon Master comporta anche tenersi quel titolo -  sorrise cingendole la vita.
-    Ti alleni già molto, non è necessario che tu lo faccia anche la sera -  sorrise.
-    Tranquilla, sono solo pochi minuti. I bambini dormono? –
-    Proprio ora, ho iniziato a raccontare loro l’inizio della tua vita da allenatore -  
-    Allora presto non vorranno più avermi come padre -  scherzò.
-    Scemo! -  lo colpì lei scherzosamente.
-    Grazie! Lo sai che ti amo? -  
-    Certo, e tu lo sai che io amo te? -  
-    Davvero? -  fece il finto tonto.
-    Ehi! -  si girò imbronciata. Ash sorrise e l’abbracciò da dietro.
-    La mia Lucinda è permalosa? -  
-    Credevo lo sapessi -  
-    Certo, ma mi piaci troppo quando ti arrabbi -  le diede un bacio sui capelli. Lei si girò e gli mise le braccia al collo.
-    Sei proprio infantile -  
-    Un punto per me allora -  
-    Perché? -  domandò confusa.
-    Perché è anche questo che ami di me -  
-    Allora lo sai che ti amo! -  fece un’espressione furba.
-    Uno a uno -  sospirò sconsolato. Risero entrambi.
-    Andiamo a dormire? -  sorrise Lucinda
-    Vai avanti, ti raggiungo tra poco -  la allontanò un poco da sé e puntò la mano in alto, Lucinda capì al volo e si scambiarono il loro “cinque”.






Angolo autore:

Salve! ^^
Una scenetta semplice no? Ash pokemon master e Lucinda super coordinatrice (anche se non l'ho scritto ^^")
Insieme u.u
Se Misty sentisse chiamarsi zia, non oso pensare a come reagirebbe XD
Allora, spero vi sia piaciuta e che mi lascerete la vostra opinione ^^
Ciao!


Matt
  
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