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Autore: kain_90    20/01/2012    0 recensioni
In natura non esiste la parola "senso".
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si ritrovò a correre.

Non sapeva quando avesse cominciato a farlo.

Non sapeva perché lo stesse facendo.

Eppure senza volerlo stava correndo.

Si chiese dove il mondo lo stesse portando.


Se lo chiese per un solo istante.

E lo maledì per sempre.



Si era rotto.

Ne aveva percepito vividamente il rumore secco.

Talmente intenso da fermargli il cuore per un attimo.

Qualcosa si era rotto per sempre, in quel preciso istante.


Non era un braccio.

Non era una gamba.


Era il mondo.

Il suo mondo.

Un mondo che non gli aveva mai chiesto un senso.

Era l'illusione che fin lì lo aveva protetto.

Distogliendolo dall'angolino buio della stanza.

Facendogli dono di un armadio privo di mostri.

Di una coperta spessa.

Di incoscienza.

Di ingenuità.



E ora?

E ora era diverso.

Diverso per sempre.


Non poteva più distogliere lo sguardo.

Distoglierlo da quella consapevolezza.

Non sarebbe servito chiudere gli occhi.

Sapeva che quella cosa sarebbe rimasta lì.

Sarebbe rimasta di fronte a lui.


Lo avrebbe fissato.


Con occhi sbarrati.


E lo avrebbe fatto per sempre.



Ma cos'era?

Non sapeva dargli un nome.


Sapeva che aveva incrinato il suo mondo.

In un unico, mille volte maledetto istante.

E aveva trascinato all'inferno con esso un sottile filo.

Il filo che teneva salda la sua mente.

La membrana che lo separava dalla follia.

La follia di un mondo senza innocenza.

  
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