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Autore: cydonianrioter    20/01/2012    5 recensioni
Perchè tutto questo odio, Hayley?
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayley Williams, Josh Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Here I am! Lo so che ho l'altra ff in sospeso ma in questi giorni sto parecchio in fissa con Playing God (non è vero, io sto sempre in fissa con Playing God) e quindi ho deciso di scrivere la solita song fic su quella che temo sia la mia canzone preferita dei paramore. Detto questo: la fine di questa fic non ha assolutamente senso.. l'ho scritta in classe durante un'ora buca. Perdonatemi.

Playing God 

Mi guardò. Lo guardai.
-Allora? Hai scritto questi benedetti testi?- chiese con un tono che suonava parecchio accusatorio.
-Beh la melodia c'è.. non sono molto sicura delle parole- mormorai.
-Hayley!- sbottò -E' tre ore che scrivi sul quel cavolo di quaderno. Avrai buttato giù qualcosa!-
Da quando ci eravamo lasciati stare nella stessa band e fare tour mondiali insieme era diventato per entrambi abbastanza imbarazzante. Tutti e due evitavamo sempre di rimanere soli nella stessa stanza per più di un minuto, ma a situazioni come quella non potevi sfuggire.
-Si ma.. non sono sicura di volerlo fare- confessai, passandomi una mano tra i capelli.
-Cosa? Fai concerti davanti a migliaia di persone e ora mi diventi pure timida? Canta questa canzone e finiamola qui- mi esortò.
Inutile dire che ogni volta che mi rispondeva in quel modo il mio cuore si spezzata un po' di più, come se durante gli anni non l'avesse maciullato abbastanza. Ma dopo un po' ci avevo fatto il callo e rispostacce ed accuse come quella erano ormai all'ordine del giorno.
-Vaffanculo, Josh- sputai tra i denti e senza lasciargli il tempo di rispondere premetti le dita sui tasti d'avorio del pianoforte. Quando l'intro finì non ero assolutamente pronta.
-Non posso prendere le mie decisioni, o fare qualsiasi altra cosa con precisione. Beh, forse dovresti legarmi, così non posso andare dove tu non mi vuoi-
Non mi azzardai a girarmi verso di lui. Chissà cosa stava pensando.
-Tu dici che sono cambiata, che non sto semplicemente crescendo. Si, come potrebbe essere logico tutto questo? Continuo ad ingoiare idee giù per la mia gola-
Stava per iniziare il ritornello. Grazie a Dio Josh mi interruppe.
-E' questo quello che pensi?- domandò.
-In realtà io stavo suonando- protestai, guardandolo male.
-Rispondimi-
Lo odiavo con tutta me stessa quando faceva così.
-Si Josh, se ci ho scritto una canzone vuol dire che evidentemente è quello che penso- dissi cercando di mantenere la calma. Se c'era una cosa che avevo imparato in tutto quel tempo trascorso insieme era che arrabbiarsi con Josh Farro non serviva a nulla, riusciva solo ad aumentare la tensione.
Ripresi da dove mi aveva fermata.
-Non devi credere in me, ma nel modo in cui io la vedo. La prossima volta che punterai un dito te lo piegherò o te lo spezzerò. La prossima volta che punterai un dito ti metterò davanti ad uno specchio-
Le lacrime che gli bagnavano il viso mi impedirono di andare avanti.
-E' inutile che piangi, lo sai che lo meriti-
-Cosa mi merito?-
-Tutto questo odio. Te lo meriti davvero tutto, dalla prima all'ultima lacrima che stai piangendo. Te lo meriti perchè per tutto questo tempo mi hai trattata come se.. fossi l'ultima ruota del carro. Come se fossi stata solo una fottutissima comparsa che è entrata ed uscita dalla tua vita come se niente fosse- ora ero io quella che accusava ma me ne importava relativamente poco.
-Non sei ancora uscita dalla mia vita- ribatté, asciugandosi il volto con il dorso della mano.
Ancora?
-Sai cosa intendo e ora basta lacrime, abbiamo un album da comporre-
-Non piangerò-
-Se stai giocando a fare Dio beh, dobbiamo conoscerci meglio. Perchè devi sentirti molto solo per credere di essere l'unico ad essere santo. E' solo la mia umile opinione, ma ci credo veramente. Non ti meriti un punto di vista se l'unica cosa che vedi è te stesso-
Perchè mi pizzicavano gli occhi? Era un testo tutt'altro che commuovente.
Perchè tutto questo odio, Hayley?
Non avevo mai creduto alle cazzate che mi riversavano addosso quand'ero adolescente riguardo al fatto che a volte arrivi ad odiare qualcuno perchè lo ami troppo ma quella canzone mi dava tanti motivi per rifletterci un po' su.
-Non devi credere in me, ma nel modo in cui io la vedo. La prossima volta che punterai un dito te lo piegherò o te lo spezzerò. La prossima volta che punterai un dito ti metterò davanti ad uno specchio-
Sbirciai verso di lui e le mie dita si fermarono automaticamente. Non sapevo come continuare.
-Non sono molto sicura di questo pezzo, devi aiutarmi- bisbigliai.
Senza nemmeno un po' di imbarazzo si alzò dalla sedia e si accomodò sullo sgabello del pianoforte di fianco a me. Potevo percepire le nostre braccia toccarsi, c'era elettricità nell'aria.
Provammo, riprovammo e riprovammo ancora. Passai tutto il pomeriggio accanto a Josh Farro e per la prima volta dopo troppo tempo ci lasciammo alle spalle tutte le litigate e i bisticci insensati. Per la prima volta dopo mesi Josh riuscì a farmi ridere, ridere come si deve.
-This is the last second chanche..- cantai.
-Nanana.. temo di essermi dimenticato il testo- mi informò con un sorriso. E che sorriso.
Scoppiai a ridere e lui si unì a me. Mi piaceva il suono della sua risata, avrei potuto restare ad ascoltarla per anni. Limpida, cristallina, rara ma sincera. E poi.. beh, era la risata di Josh. La risata del ragazzo che amavo.
-Questa è la tua seconda ultima possibilità-
-Ti metterò davanti ad uno specchio-
Amavo quello scambio di battute. Era un genio, il miglior compositore che io avessi mai conosciuto.
-Sarò buona la metà di come verranno le cose-
-Ti metterò davanti a uno specchio-
-Sono su entrambi i lati del recinto-
-Ti metterò davanti ad uno specchio-
-Senza ombra di rimorso ti ci farò sbattere contro-
E certo, molto probabilmente mi detestava ma erano per momenti come quello che io non avrei mai smesso di amarlo, nemmeno dopo la sua morte. Erano quei momenti, quando l'unica cosa che ci importava era la musica, che mi facevano sentire felice, completa, come se del mondo al di fuori da quelle quattro mura spoglie non me ne importasse più nulla.
-Non devi credere in me, ma nel modo in cui io la vedo. La prossima volta che punterai un dito te lo piegherò o te lo spezzerò. La prossima volta che punterai un dito ti metterò davanti ad uno specchio-
-Ti odio, Josh.-
-Ti odio anche io, Hayls. Con affetto, però.-

  
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