Per Finlandia quella serata si prospettava a dir poco fantastica e, cosa strana, per una volta doveva ringraziare Danimarca.
-Può venire anche Hanatamago, Tino!- Gli aveva assicurato per telefono poche ore prima, -Adesso non hai proprio scuse! Lascia a casa quel musone con il suo "lavoro da sbrigare" ed esci con noi! Non puoi non approfittarne... ho scelto il locale in cui lavora Ucraina apposta per te!-
Insomma... sarebbe andato nel locale in cui c'era la sua Ucraina (che aveva iniziato a lavorare lì nella speranza di riuscire a ripagare alcuni dei suoi debiti) senza Svezia!
Cosa poteva esserci di meglio? Era l'occasione perfetta per dimostrare che non sarebbe rimasto una moglie per tutta la vita!
Poche ore dopo i quattro nordici si ritrovarono nel locale prescelto.
-Eccola lì!- Sussurrò Tino emozionato, stringendo o, meglio, stritolando la cagnolina.
-Tino, lo sappiamo chi è Ucraina! Non passa certo inosservata! - Gli ricordò allusivo il danese.
-Anko, smettila di incoraggiare questa moglie degenere... è meglio che ti rassegni, Fin, Hanatamago resterà l'unica donna della tua vita...- sbottò Norvegia prima di rivolgersi a Islanda, -e tu non pensarci nemmeno a ordinare qualcosa di alcolico!-
-Nore! Non sono un bambino!- Esclamò imbarazzato l'islandese lanciando un'occhiataccia al fratello.
-Sì che lo sei,- ribattè piatto, -e poi smettila con questo "Nore", chiamami fratellone.-
-Scordatelo!- Riuscì a replicare prima di essere zittito da Finlandia: Ucraina stava venendo verso di loro!
-Ciao ragazzi!- Li salutò allegramente, -Cosa pren... ah, che amore! È tuo questo cucciolo?-
Finlandia sorrise annuendo mentre osservava la ragazza che si chinava su Hanatamago per accarezzarle il pelo... chissà quanti punti aveva accumulato ai suoi occhi!
-Anche a me piacerebbe averne uno così...- sospirò Ucraina tristemente lasciando perfettamente sottintendere un "Mi piacerebbe davvero se avessi i soldi per tenerlo".
A quelle parole, Tino colse la palla al balzo.
-Davvero? Se ti fa piacere possiamo portarla a passeggio insieme una volta di queste!- Propose Finlandia che mirava a ottenere un appuntamento con la ragazza.
-Certo che mi farebbe piacere!- Esultò tutta contenta (mentre Tino esultava silenziosamente, incredulo di tanta fortuna), -Allora fammi sapere quando vuoi uscire, così...-
-Finlandia è mia moglie.- Grugnì una voce dietro di lei facendola sobbalzare mentre Tino sbiancava a sua volta.
-Ah... io...- sussurrò terrorizzata guardando prima Tino e poi Berwald, -io... io devo andare!-
-Mh.- Commentò Svezia squadrandola freddamente per poi accomodarsi accanto a "sua moglie".
-S... Su-san... ma non dovevi... non dovevi lavorare?- Azzardò Tino con le lacrime agli occhi.
-Volevo stare con te, moglie. Perchè tu sei mia moglie.- Concluse lanciandogli uno sguardo terrificante come a suggerirgli di non riprovarci mai più.
-Ca... capisco...- mormorò il finnico mentre Danimarca, comprensivo, gli poggiava una mano su una spalla per consolarlo della pessima riuscita del suo tentativo di abbordaggio e Hanatamago gli leccava una mano, partecipe al suo dolore...
Davvero la cagnolina sarebbe stata l'unica donna della sua vita?
Purtroppo, l'esito della sarata non lasciava spazio che a una risposta...
Sospirò.
Che vita da cani!
Con questo capitolo, la raccolta giunge al suo termine (con un finale più che aperto per il povero Tino)!
Un grazie di cuore a chi l'ha commentata, inserita fra le preferite/seguite/ricordate e anche a chi l'ha semplicemente letta! ^_^
Alla prossima!
Bazylyk19