Salveeeee!! Ecco…bhe questa è una ff messa su in un’oretta circa.
Non so cosa avessi in mente. Fatto sta che ho dato il meglio della mia scemenza! Ahah xD
Spero vi piaccia! Buona lettura!

 
Cosa potrebbe accadere se in una mattina calda…molto calda…caldissima…alcuni ragazzi cercassero un po’ di fresco appostandosi davanti il megacongelatore di casa Kurata?

-RAZZA DI DEFICIENTE SPOSTATI ORA E’ IL MIO TURNO!-
-DEFICIENTE A CHI!?...TOCCAVA A ME ORA!!-

Sana e Akito.
Fossero mai d’accordo su qualcosa! Come tutti noi ben sappiamo il buon Tsuyoshi cerca sempre di metter pace qui e lì, ma ahimè, con scarsissimi risultati.

-Su dai Aki, fa stare an…OUCH!!-

Ecco, appunto. Nemmeno il tempo di finire la frase.
Martellato di santa ragione. Poverino.
E come se non bastasse, preso anche a mal parole.

-FATTI I FATTI TUOI! E’ UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO, ormai.-

Fu così che Tsuyoshi si ritirò nelle sue stanze, con un bell’occhio nero, lasciando Sana e Akito smartellarsi a vicenda.

-Va bene vah, me ne torno dalla mia torroncina zuccherosa...Aya-chan? Amore mio? Arrivo!-
-Amore mio! Pasticcino mio! Ti stavo aspettando!-

Ormai erano andati, dolci e arcobaleni di vario genere coronavano i due amanti!
Fuka sulla poltroncina accanto il divano, voltandosi verso Hisae:

-Ormai non hanno più ritegno, il solo guardarli mi fa venire mal di denti.-
-Altro che senza ritegno, sono amici delle carie e del mal di stomaco! Tra po’ vomiterò arcobaleni.-

Poi voltandosi verso Akito e Sana, con disdegno e caldo, ormai allo stremo:

-OH MA CHE AVETE DECISO!? QUA C’E’ GENTE CHE ASPETTA DA UN’ORA!!!-

Niente da fare, ormai i due erano presi dal picchiarsi.
Così tanto che ormai avevano distrutto il congelatore e il frigo lì accanto.
Ecco…dopo un’ora…dopo sessanta minuti…dopo sessanta secondi...dopo sessanta secondi pr..

-SEH VABBE’! DOPO VENTORDICIMILA SECONDI DEI SECONDI PRIMI!!-

Occristo. P-potete sentirmi? *Narratrice sconvolta*

-Certo che sì! Tu che dici? Sei lì in un angolino che sproloqui per filo e per segno tutto ciò che accade! In un modo così poetico poi! Manco fosse una fanfiction di serie Z ultra romantica e struggente! Qui fa caldo! Dacci un condizionatore piuttosto!!!!-

‘Tacci vostri. E come ve lo creo un condizionatore!? Piuttosto, sono io qui che detto le regole! Perciò, ahimè tutto ciò che fate, dipende da me! Potrei far pomiciare Akito con Naozumi, se volessi!

-Io non credo.-

Hayama, mi sfidi?

DIN DOOOOOOON.

Tutti si voltarono con aria spaventata.

Eheh questa è una vendetta.

-Non puoi farci questo! Non aprirò quella porta!-

Ormai Sana, un po’ per la narratrice, un po’ per il terrore di trovare Naozumi oltre la porta, decise di starsene buona buona sulla poltrona, facendosi vento con una rivista.

-Fuka vai tu per favore!-
-Non se ne parla proprio! Ci andasse Tsuyoshi!-
-Assolutamente no!-

Urlò Aya, raggomitolandosi ancora di più nel suo pasticcino cremoso, nonostante i quaranta gradi.

-Ok, ho capito, ci vado io! Contente??-

DIN DOOOOOOOOOOON.

-E UN ATT..-

BADUM

-Ma che cazz!?-

Sana si voltò sconvolta.
Qualcuno aveva buttato giù la porta d’ingresso.

TAP TAP TAP TAP TAP

Qualcuno stava correndo verso il soggiorno dov’erano i nostri prodi amici!

-SANAAAAAAAAAAAAAAAAA AMMOOOOOOOOOOREEEEEEEEEEE!!!!-

Sana ebbe un infarto e cadde candidamente al suolo dopo un urlo straziante.

-Oh santi! Sana!-

Hisae corse verso di lei per soccorerla, iniziando a farle aria con un ventaglio enorme sbucato da chissà dove.

-OH NO! ANCORA LUI!-
-Ci mancava solo Naozumi!-
-Ragazzi scappate fin che siete in tempo!-

Confusione totale. Naozumi ormai era la peste del gruppo. Lo evitavano come l’aglio i vampiri!
Tranne…indovinate un po’?? AYA E TSUYOSHI! Che ormai erano nel loro mondo fragoloso.
In tutto ciò Sana era ancora lì per terra, svenuta. O faceva finta. Boh.
Tutto d’un tratto sbucò Naozumi, che appena vide Sana lì distesa per terra, corse da lei per “salvarla” con un bacio.
Ormai si avvicinava pericolosamente alle labbra della povera ragazza incosciente.
…
…
…
THUMPHEEE

-AHIO!-
-E TI PARE CHE IO MI FACCIA BACIARE DA UNO COME TE!? MH!?-

A quanto pare Sana non era effettivamente del tutto svenuta.
Naozumi si beccò una bella martellata sul viso!

-RAGAZZI, TUTTI ADDOSSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-

Urlò Fuka, che fino a quel momento, era rimasta in disparte a gustarsi lo spettacolino mangiando patatine.
Tutti si riversarono verso il povero Naozumi. Ormai morente.

Almeno, come narratrice, ho fatto il mio dovere movimentando un po’ le cose. Hehehe.

-Taci tu! Che per poco non mi baciava!-

Tsk. Voi mi avete provocato.
 
*Cambio improvviso di scena*
 
Hisae era al computer, così per sport.
Tanto in casa c’era ben poco da fare.
Mentre Fuka gustava un bel ghiacciolo alla menta, per rinfrescarsi un po’.
Visto che ormai il congelatore era passato a miglior vita.

-MA CHE CAZZ!?-

Urlò Hisae sconvolta.

-PERCHE’ MI E’ VENUTO FUORI UN AVVERTIMENTO DALL’ANTIVIRUS? CHE HA QUESTO PC CHE NON..-

Si voltò trovandosi davanti Naozumi che le chiese candidamente cosa stesse facendo.

-Cosa sto facendo eh?- guardandosi un po’ intorno –ECCERTO! MI E’ SCATTATO L’ANTIVIRUS PERCHE’ TI SEI
AVVICINATO TU! PUSSA VIA! SCIO’ SCIO’! O MI VIEN FUORI DINUOVO L’AVVERTIMENTO DELL’ANTIVIRUS!-
-Ma cos’ho fatto???-

Naozumi ormai era disperato. Così finì per fare cerchietti in un angolo della stanza.
Ma vediamo un po’ Sana cosa combina.
Ah, i compiti eh. Supponiamo sia la matematica.

-Uff…ma io mi chiedo a cosa serva! Al kombini mica i commessi si mettono a fare equazioni per il conto!! E poi come diceva un vecchio saggio cinese: studiale è lavolo, lavolo è fatica, fatica è sudole, sudole è umidità, umidità fa male, pelciò non studiale!-

Ecco come Sana liquidò i suoi compiti.

-Vado a vedermi la tv!-

Si accomodò accanto Akito, che pensava insistentemente a quella ragazzina spigliata e carina che non faceva altro che maltrattarlo.
Era proprio sfigato. Lei era così tarda. Aveva sognato di vivere, e come tutti noi ben sappiamo, vive.
Ha sognato d’amare, e ama. Ha sognato di essere amato, e sta ancora sognando.
Mentre Sana dal canto suo era depressa ancor di più…ma perché?
Ha ragione sempre il vecchio saggio! L’AMOLE TI FOTTE!
Si erano lasciati per Fuka, tempo fa.
Anche se ora i due non sono più insieme.
 
*Altro cambio di scena improvviso*
 
Rei. Ah. Si poneva domande riguardo il suo cervello.
Ormai era completamente andato, ubriaco. Girava per casa urlando.

-HA SENTITOSIGNORA QUELLA VOCINA CHE DICEVA: SO QUANTO CONTO PER
TE, QUANTO TI MANCO, QUANTO HAI BISOGNO DI ME, MI DISPIACE DI AVERTI LASCIATO PER
SEMPRE…CON AFFETTO IL TUO CERVELLO…-

Ma la signora Kurata lo ignorava. C’era già qualcun altro accanto a lei, che le ripeteva di terminare il nuovo capitolo del suo libro. Così il povero editore si beccò un bel destro e la signora potè evadere indisturbata sulla sua adorata macchinina.

-OHOHOHOHOH! NON MI AVRAI MAI!!!!-

Così giusto per sport, ci tenevo ad informarvi degli eventi editoriali della sig. Kurata.

Torniamo a Sana e Akito.
Akito. Poverino non resisteva più. Voleva baciare Sana.
Così con uno scatto felino, la agguantò a se e la baciò!
Quando si staccò da lei, un po’ timoroso di ricevere un’altra martellata, fu sorpreso nel vedere che Sana fosse felice.

- Mi hai sorpreso, è vero…ma infondo… mi piace se baci, mi piace se taci, non parliamo di baci, baciamoci e taci.-
E i due continuarono a baciarsi, felici e contenti.
 
THE END. FINALMENTE.
Note dell’autrice.
No, ragazzi non fateci caso.
Doveva essere una cosa più carina, ma è venuta fuori una storiella totalmente diversa, ma infondo in un’ora, cosa pretendete?
Vi voglio bene e grazie per aver letto questa roba.
Alla prossima!