PROLOGO
Salve
a tutti, io sono Axel.
Mmm,
inizio troppo scontato e
diretto? Forse. Nome troppo “maschiaccio”?
Probabile. Ma questa è la storia
della mia vita, quindi lasciate che ve la racconti nel modo che ritengo
più
opportuno. Prima di cominciare però, voglio avvisarvi e
darvi la possibilità di
non sprecare più tempo di quello che avete già
fatto leggendo fin qui, nel caso
vi foste fatti un’idea sbagliata: magari vi aspetterete, che
ne so, una ragazza
tutta rose e fiori, frivola e gioiosa, che sogna il vero amore, che
abita in
una bella villetta con piscina, con genitori amorevoli e apprensivi,
circondata
da frasi come “andrà tutto bene” o
“non ti lascerò mai da sola” che
svolazzano
qua e là ogni tre righe e, ciliegina sulla torta, con
fidatissime amiche con le
quali confidarsi e scambiarsi sostegno reciproco. Bhe, se questa
è la storia
che bramate di leggere, il personaggio che volete incontrare e i vostri
effettivi desideri di lettura, tornate indietro e dimenticatevi di
questa Axel
che avete conosciuto per così poco tempo, perché
non sono il genere di
protagonista che ha le fortune sopra elencate.
Ho
17 anni e abito da poco in
uno squallido appartamentino nell’altrettanto squallida
cittadina di Holmes
Chapel, in compagnia di qualche scarafaggio e un topolino che si
è gentilmente
fatto la tana in una delle pareti… o forse sono io che mi
sono fatta la tana
fra le sue pareti? È uguale. Cosa ci faccio qui? Ah, adesso
entriamo nella
sfera dei genitori amorevoli e apprensivi. Non sono mai stata il genere
di
figlia che loro avrebbero disperatamente voluto e che hanno
disperatamente
cercato di creare da quella che sono realmente io. Non ho mai dato la
colpa a
loro per quello che hanno fatto, a dir la verità non la do a
nessuno, è un
semplice dato di fatto: io e loro vivevamo su due mondi completamente
separati,
con ambizioni e desideri agli antipodi gli uni dagli altri e caratteri
assolutamente differenti; così, prendendo molto astutamente
come scusa una mia
bravata, mi hanno caricata sul primo aereo Australia-Holmes Chapel e
spedita
qui, da sola, solo con una valigia, un mazzo di chiavi della casa
più orrida
che ci possa essere sulla faccia della terra e un fottutissimo “buona fortuna” che
ancora devo capire
cosa farmene.
Per
quanto riguarda amici e amiche…
mai avuti. A quanto pare, non sono stata un abominio solo per i miei
genitori,
ma anche per le persone che mi circondavano. Mi guardavano tutti spesso
e
volentieri con diffidenza e timore, come se al posto delle braccia
avessi avuto
dei tentacoli. Ma per favore. Ero molto peggio. Ero diversa. Diversa da tutte
quelle specie di veline con cui mi trovavo ad avere a che fare. Diversa
da
tutte quelle persone superficiali e ipocrite che entravano nella mia
vita.
Diversa nel sognare. Diversa nel vedere il mondo. Diversa, purtroppo,
da tutto
ciò che la mia generazione richiedeva e richiede
tutt’ora per essere accettata
nella comunità.
Paura
eh? Bene, perché se sono
riuscita a spaventarvi ora, vi risparmierete una lunga serie di fatti
che
(forse) riusciranno ad incasinare ancora di più la mia
misera esistenza. Se
invece ho attirato la vostra attenzione, allora benvenuti, questa sono
io,
questa è la mia vita e questa è la mattina del 4
novembre, l’inizio della mia
storia.
Eccomi
qui, a postare il primo capitolo di
una nuova storia di cui sono particolarmente orgogliosa :) Questo
è solo il
prologo, ma conto che per domani dovrei pubblicare già il
primo capitolo! Voi
nel frattempo se vi riesce buttategli un’occhiata e fatemi
sapere cosa ne
pensate.
L’ispirazione
mi è venuta al cinema
guardando un film particolarmente noioso… ed è
nata Axel. Come personaggio mi
fa impazzire, ci disegnerò sopra di tutto e di
più. Ah, l’ispirazione è stata
anche accentuata ascoltando la canzone Crawling back to you
dei Daughtry che
ora come ora ascolto una ventina di volte al giorno :D
Che altro dire? A questo punto solo BUONA LETTURA e, bhe, spero davvero che vi piaccia <3