First time on feet
-Ho paura di ballare.
-Rimanimi accanto.
Sento l’odore della sua pelle mentre nascondo il viso nella sua spalla.
-Non ti vergognare.
-È difficile.
-Puoi riuscirci, fidati di me.
Mi aggrappo più stretta, temendo di cadere.
-Ti tengo forte.
-Non l’ho mai fatto.
-Per questo è importante che tu superi la paura, per godere dell’esperienza.
-Mettimi giù.
-No.
-Ma non puoi obbligarmi.
-Sì invece!
-Sei cattivo.
-Se necessario.
Non importa, perché la sua cattiveria ha tanto il sapore della generosità.
-Perché perdi tempo con me?
Mi sorride paziente ed io non riesco a resistergli.
Volteggiamo leggeri per la pista che è solo per noi.
-Ah… non… non pensavo ci si sentisse così.
-Proverai tante altre cose come questa insieme a me, è una promessa
So che lo è e che farà di tutto per mantenerla: non ho mai incontrato prima uno come lui.
-Sei ancora a disagio?
-Non ora. Non più.
-Che te ne pare?
-Mi piace.
Non posso fare a meno di arrossire.
-Farò in modo che non ti pesi più- mi mormora all’orecchio.
So bene di cosa parla. Lo capisco dal suo sguardo serio che mi scruta sin nel profondo.
-Pesa già molto di meno- Lo tranquillizzo.
Mi sorride ancora e mi perdo per un momento nel calore delle sue braccia che mi circondano.
-Sarò per sempre le tue gambe, Em.
Mi veniva da piangere e sentivo una costrizione al petto, ma l’incubo della sedia non mi soffocava più come prima.