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Autore: ignorance    23/01/2012    4 recensioni
"Come diavolo fai ad essere così veloce?"
Lupindore (?). Nonsense!. Siete stati avvisati.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Remus Lupin
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Commenti dell'autrice: torno in campo (?) con una Nonsense. Cioè, non poi così Nonsense. Solo un po' trash. *piange dalla gioia* Demenziale, coppia piuttosto assurda - per me, poi, che sono per le Wolfstar (e anche per le Snitchstar, coff), immaginate. Comunque- Scritta con leggerezza, se non siete pronti a fare il grande salto verso il vuoto (e in questo caso non capisco perché mai siete qui *sogghigna*) e prenderla giocosamente - come ho fatto io, del resto - evitate la lettura. Lo dico per il vostro bene, non per il mio, badate bene. *ride*
Temo di essere andata un po' OOC, ma perdonatemela, non era possibile mantenere la seriosità di un personaggio come Remus al cospetto della somma figura con cui l'ho accoppiato. Demoni del passato o meno, chiunque non riuscirebbe a star serio davanti alle avances di quel bel signore che è Dumbledore.
Oh, per di più credo di non aver ben classificato il Rating. Insomma, è una sorta di Giallo-Arancio o mi sbaglio? Insomma, le tematiche conflittuali direi che ci sono. Non sono descritte - anzi, la presenza è lievissima - quindi ho optato per il Giallo. Il fatto che si capisca che, ehm, dopo ci sarà qualcosa la classifica un gradino più in su o no? Credo di no. *mumble*

Disclaimers: come al solito torno a dire che i personaggi non mi appartengono. Se mi appartenessero dovreste sorbirvi i miei deliri in via ufficiale, non credo piacerebbe a nessuno.



Sommario: Un vero mago non rivela mai i suoi trucchi. Neanche se servono per accaparrarsi un bel giovincello.



***



Remus Lupin correva. Correva freneticamente dietro a un'ombra, che svicolava nei dedali dei corridoi come fosse fumo, innarestabile nel suo viaggio.

"N-Non posso, anf, crederci. Come, anf, fa a correre così...?", ansimò, cercando di spingere il suo passo ad una velocità umanamente impossibile. Cosa che, a rigor di logica, non avrebbe dovuto saper fare nemmeno lui.

Girò a destra anche nell'ultimo corridoio, seguendo lo schema balordo che la figura aveva deciso di seguire; fece in tempo a scorgere con la coda dell'occhio un lungo cappello puntuto costellato di stelline, che sparì dietro all'ennesima diramazione accompagnato da una sciocca risatina.

Remus si catapultò avanti, seccato. Ma prima o poi quei dannati corridoi sarebbero finiti, no?

Prendendo di nuovo la destra, riconobbe con sollievo la figura davanti ai gargoyle di pietra, che prese a sgambettare su per le scale; si passò una mano tra i capelli, azzardando un sorriso amareggiato e lanciandosi all'inseguimento.

Salì i gradini a due a due, come un ghepardo che si prepara all'ultimo scatto prima di ritrovarsi finalmente la gazzella tra le fauci, e si ritrovò nell'ormai familiare studio: ampio, piuttosto disordinato - ma con la grande scrivania sgombra e solo la luce fioca delle candele ad illuminarla.

Nell'ombra, qualcuno sorrise, venendo avanti con lentezza esasperante, aspettando che la vera preda riprendesse fiato.

Remus alzò lo sguardo, che aveva tenuto abbassato per ingurgitare aria a grandi boccate, e fece una smorfia. "Albus, io non-", cominciò, ma la voce gli venne meno quando vide il Preside avvicinarsi velocemente. Dumbledore si premette contro il suo corpo, bloccandolo contro il muro, e schiacciò ridendo le labbra sulle sue.

"Signor Preside!", protestò a viva voce Lupin, divincolandosi con poca convinzione. "Come diavolo fai ad essere così veloce?", domandò quindi, la voce decisamente più morbida, cercando di darsi un contegno nonostante le guance arrossate.

Dumbledore rise, e infilando una mano tra i loro toraci gli sfiorò le asole con le dita, soffiando qualcosa contro il suo collo. Lo attirò verso la scrivania e ve lo stese sopra, cominciando a slacciargli la tunica.

Remus sollevò le sopracciglia e sbuffando forte storse la bocca. "Come sarebbe a dire, un vero mago non rivela mai i suoi trucchi?"



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Ignorance/Nabucco/Arlandria's Corner: Il Pertugio.

Penso che la definizione pertugio mi si addica. Piccolo, asfissiante, incasinato, demenziale. Più centrato di così.
Mi stavo chiedendo se, per caso, a qualcuno interessasse una mia modernizzazione. Ormai è demodé, ma potrei, uhm, creare una pagina su Faccialibro in cui tenervi aggiornati. Un po' così, ecco, visto che in realtà un paio di, ehm, progettini ce li avrei. Co-omunque, vorrei sapere se v'interessa. Anche in via privata, magari, se non volete recensire - basta un messaggio piccolo piccolo, ecco.

Anche una recensione sarebbe gradita, ovviamont. Tanto ammmore. ♥
   
 
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