Like a SMURF.

No.
No. No. No. No. No. No. NO!
BOOM.

Lily Evans aveva visto quell'emerito deficiente di James Potter farlo proprio davanti ai suoi occhi.
Perché non l'aveva fermato? Semplice: non pensava che quel ragazzo fosse tanto stupido da farlo sul serio.
 

Stavano facendo la ronda in silenzio, immersi nei proprio pensieri. Almeno Lily.
Nessuno sapeva se James Potter fosse davvero in grado di pensare.
Passando per i sotterranei, erano arrivati davanti all'aula di pozioni, dove le loro Miscele Corroboranti stavano sobbollendo.
James-sonoundeficiente-Potter si era fermato ed era entrato nell'aula vuota e Lily-sonoungeniaccio-Evans l'aveva seguito. Durante le ronde non dovevano separarsi, maledizione.
- Che diavolo stai facendo, Potter? - aveva detto lei, seccata.
- Non preoccuparti, Evans, la mia Miscela sta venendo che è una perfezione, non ho intenzione de imbrogliare. Voglio solo... - e si era gettato con la testa nell'armadio degli ingredienti a cercare qualcosa.
- Deve essere... aspetta... eccola! - e riemerse. Teneva in mano un sacchetto violetto dalle piccole dimensioni.
Allora, si era avvicinato al tavolo dei pochi Serpeverde rimasti a seguire i corsi per il M.A.G.O. di pozioni ed aveva aperto il sacchetto che al minimo movimento aveva emesso del fumo grigiastro.
- Polvere di Corno di Unicorno? E' altamente esplosiva se non usata correttamente e con parsimonia, Potter.
- Lo so bene, Evans. Tuttavia, se mi lasciassi fare... - e si era messo davanti al calderone di Severus Piton col sacchetto inclinato.

No.
No. No. No. No. No. No. NO!
BOOM.
 

All'ultimo Lily Evans si era avvicinata di corsa per cercare di fermarlo, invano.

Ed ora vedeva l'arcobaleno.
Aspetta. L'arcobaleno? Ma che diavolo...
Oh, uno specchio, certo. Uno specchio...
L'ARCOBALENO IN UNO SPECCHIO, NEI SOTTERRANEI, PER DI PIU'?
Oh, Potter l'avrebbe pagata cara.

Lo specchio di Lumacorno, invece di Lily, rifletteva una cosa a forma di persona. Una cosa a forma di persona di un grigio bello scuro. Il "problema" erano i capelli: ritti in testa che pareva alta due metri e mezzo, i capelli di Lily Evans passavano dal rosso all'arancione, al giallo. Verde. Indaco. Blu. Viola. Rosso. Arancione...
Lily Evans estrasse la bacchetta dalla tasca del mantello. Si girò verso quel pezzo di cretino di James Potter, pronta a cruciarlo.

E scoppiò a ridere.
Quello che stava accadendo ai capelli della ragazza, per lui era dappertutto. La faccia, le mani, il mantello, persino gli occhiali. Rosso. Arancione. Giallo. Verde. Indaco. Blu. Viola. Rosso. Arancione. Giallo. Verde...
- Diamine, non doveva andare così! Avevo letto...
- Avevi letto? - la ragazza stava per crepare dalle risate.
- Ehm, davvero. Avevo letto che inserendo un intero sacchetto di Polvere di Corno di Unicorno in una qualsiasi miscela questa doveva scomparire a 12 ore dall'aggiunta. Gli sarebbe sparita da sotto gli occhi, diavolo!
Lily Evans smise di ridere.
- Hai davvero letto un libro, Potter?
- Si, che c'è di stano? I Capiscuola leggono.
- Veramente tutte le persone normali leggono.
- Si, ma io sono un Caposcuola.
- Si, ma tu sembri un metamorfomagus in calore durante la piena crisi ormonale! - Rideva di nuovo.

Oh, che bella.

- Gratta e netta! - La classe si ripulì immediatamente, insieme a Lily. Tuttavia, James Potter e i capelli rizzati in testa alla ragazza continuavano a cambiare colore.
- Credo che dovremmo andare da Madama Chips.
- Già.

Mentre salivano le scale verso l'infermeria, l'unica cosa che Lily Evans riusciva a pensare era: "Meno male che è mezzanotte e non c'è nessuno" ed invece disse:
- Sei un idiota, Potter.
- Sai che novità, me lo ripeti ogni quindici minuti.
- Perché è vero.
- Però ti ho fatto ridere stasera.
- Ho i capelli arcobaleno in testa!
- Io SONO un arcobaleno!
Lei sorrise di nuovo e le tornò in mente una cosa:
- Aspetta, ma tu hai letto un libro!
- Si. - disse lui tutto soddisfatto.
- Allora stai crescendo, Potter?
- Be', può darsi. - Ovviamente tenne ben nascosto il fatto che in relatà aveva sempre letto, forse anche più di lei.
- Wow, credevo che non sarebbe mai successo.
- Tutti devono cambiare, no?
- Ma se la tua vita è perfetta perché dovresti farlo?
- Perché non ho una delle cose che desidero più di ogni altra.
- E sarebbe?
- Tu.

Ci volle qualche secondo prima che la ragazza assorbisse quelle parole per bene.
Poi arrossì violentemente, distolse lo sguardo e cominciò a camminare così velocemente che pareva corresse.
Possibile che quell'idiota di Potter dovesse sempre rovinare tutto? Per una volta stavano avendo una conversazione quasi normale e quello le veniva a dire che era una delle cose che desiderava più di ogni altra.
Stupido Potter.
Deficiente Potter.
Inopportuno Potter.
Dolce Potter.
... ehm, Idiota di un Potter, ecco.

Stettero in silenzio fin quando arrivarono in infermeria, spiegarono a Madama Chips che durante le ronda avevano semplicemente avuto un piccolo problema con l'aula di pozioni, quella diede loro delle bibite disgustose e poi li mandò a letto, dicendo che il colore sarebbe scomparso entro una settimana.

Lily Evans si sforzava per sentirsi incazzata nera con Potter. Il problema era che ogni volta che pensava a lui,le veniva in mente un cuoricino colorato.
Ma che diavolo...?

[...]

Una settimana dopo, tutti gli studenti, ormai avevano imparato a non toccare davanti a Lily Evans i tasti "colorato", "arcobaleno", "Polvere di Corno di Unicorno", "cuoricino" e "Potter".
I capelli tornati verso il basso ma che ancora dal rosso passavano al celeste, Caposcuola Evans aveva fatto attenzione ad evitare di incontrare Caposcuola Potter fino a quel momento.
Ma Potter non si sarebbe mai arreso.
Infatti, in quel momento tornava a marciare verso lei.
- Evans.
- Potter.
- ... come va?
- Ho i capelli celesti. Secondo te?
- Secondo me i capelli celesti sono estremamente sexy, sopratutto indosso a te.
- Smettila di fare l'idiota una volta per tutte, Potter.
- Senti, so che sei ancora incazzata, ma non so se mi hai visto, credo di stare leggermente peggio di te, sai?
Lily alzò lo sguardo. E quasi quasi scoppiò di nuovo a ridere. Da quanto Potter ispirava tutta questa simpatia?
Be', da quando aveva assunto le sembianze di un puffo troppo cresciuto, sicuramente.
- Visto?
- Ok, hai vinto.
- Ora che abbiamo stabilito chi è più ridicolo, ti andrebbe di accettare un invito?
- Oh, Potter, ti prego.
- Oh, Evans, ti prego io. Una volta sola. Poi giuro che non ti rompo più le scatole!
- ... giuri?
- Si.
- Sul serio?
- Si, a meno che tu non voglia. - e scoccò il suo sorriso malandrino.
- Non credo che accadrà. - gli sorrise di rimando.
- Vedremo.
- ...ok Potter, verrò ad Hogsmeade con te sabato prossimo.
- Perfetto. Ci vediamo stasera per la ronda. - disse tutto tranquillo ed uscì dalla Sala Comune.

Lily, hai accettato l'invito di Potter. Ti sei arresa. Oh, sei proprio una cretina, mi hai davvero delusa.
Ma è così dolce! :3
Cosa?
Ok, niente, niente, sparisci, stupida voce nella mia testa!
Ok, ciao, non c'è bisogno mica di scaldarsi tanto.

E la Signora Grassa ancora racconta di quando un puffo gigante cominciò ad urlare, saltare e ballare per i corridoi.










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Tutto qui. Niente di che, certo, però :3
Cioè, insomma, io ce lo vedo un James puffo gigante che balla per i corridoi xDD
Fatemi sapere cosa ne pensate, cosa fa schifo e cosa dovrei migliorare =)
Thanks :33
.Un bacio, Elis <3
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