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Autore: Feline    24/01/2012    1 recensioni
Cosa succede quando una semplice frase ti sconvolge la vita? Quando un'amicizia per cui daresti tutto si rivela non essere una semplice amicizia? Seyong lo sa molto bene, o forse ancora non fino in fondo, eppure quel ragazzo di fronte a lui é riuscito a dirgli quelle poche parole che sono riuscite a zittire il vivace e chiacchierone rosso dei Myname.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le 23.55 ed ho deciso di scrivere una Oneshot tanto per passare il tempo (?).
Il pairing che ho scelto è uno dei miei preferiti: Sejin dei Myname, gruppo purtroppo ancora per molti sconosciuto.
L'idea per questa Oneshot l'ho avuta dopo aver visto questo video: 
http://www.youtube.com/watch?v=jUcyFYQh69o, ma vi consiglio di guardarlo dopo la storia. So di aver fatto l'errore di averlo postato prima, ma mi fido di voi ;D




Nel camerino c'era parecchio movimento ma sembrava che nessuno si fosse accorto di due ragazzi immobili a discutere in un angolo della stanza illuminata e profumata di creme per il viso e profumi di trucchi per la scena. Il ragazzo dai capelli rosso acceso che lo avevano ormai reso famoso nel web e tra gli idol fissava il piccolo ragazzo di fronte a lui. Capelli neri corvino che gli coprivano timidamente un occhio anche se non sarebbe riuscito comunque ad intravederlo dato che il maknae teneva lo sguardo basso.
-J..Jinnie.. dici sul serio?- sussurrò a bassa voce come se qualcuno potesse notare la loro discussione seria e, probabilmente, fuori luogo in quella situazione. Erano tutti agitati ed euforici per una delle prime apparizioni sul palco. Nonostante potevano già considerarsi "abituati" a quel tipo di ambiente, lo stato d'animo rimaneva sempre lo stesso.
Il più piccolo si limitò ad annuire al ragazzo più grande muovendo lentamente il capo senza alzare lo sguardo. Si portò lentamente una mano vicino al viso avvicinando l'indice alle sue labbra fini che rendevano evidente il suo stato d'animo. Seyong sospirò afferrandogli la mano ed il gesto improvviso del ragazzo portarono il più piccolo a guardarlo stupito.
-Quante volte ti ho detto di non morsicarti le unghie. Ti rovini le mani.- commentò serio. Non poteva farci nulla. Era conosciuto come il più timido ed innocente del gruppo e quando una situazione gli stava stretta e si sentiva in imbarazzo aveva la cattiva abitudine di morsicarsi le unghie nonostante Seyong lo riprendesse in continuazione.
-T..ti sei arrabbiato?- accennò il più piccolo. Sapeva che avrebbe capito. Sapeva perfettamente che Seyong avrebbe capito che non si riferiva al suo cattivo vizio, piuttosto alla frase che poco prima gli aveva riferito.
-Non sono arrabbiato- gli rispose lasciando lentamente la presa sul suo polso.
-Insomma. Quello che mi hai detto mi ha colpito, ma..-
-Hyung, non ti eri accorto?- commentò Chaejin senza lasciarlo terminare la frase.
-Insomma, sai come mi comporto io con te. Pensavo ti fossi accorto di quanto ci tenessi- terminò guardando il più grande negli occhi.
-Certo, ma pensavo fossimo amici. Insomma, era un perfetto rapporto tra fratelli-
-Seyong.- scandì il suo nome facendo spalancare gli occhi ad uno stupito Seyong. Non era abituato a sentirsi chiamare per nome, per di più da lui. E per di più in quel modo.
-Tutti quegli abbracci, quei gesti e quelle parole nei miei confronti.. mi stai dicendo che erano solo per le fan?- Seyong rimase in silenzo deglutendo per la serietà con cui il maknae glistava parlando in quel momento. Sospirò spostando il capo verso l'agitazione che si stava affievolendo all'interno del camerino.
-Quindi ti sei preso gioco di me. Era solo per la celebrità. Solo per avere fan che urlassero dalla tua parte.- continuò con una serietà che non gli apparteneva.
-Jinnie..- allungò una mano verso il maknae senza riuscire a raggiungerlo a causa di una voce.
-Forza ragazzi, tra qualche minuto in scena!- una ragazza dai capelli lunghi, probabilmente parte dello staff, allontanò il piccolo maknae da davanti gli occhi di Seyong che venne trascinato vicino ad uno specchio per sistemarsi il trucco.

Qualche minuto dopo erano già pronti. Pronti vicini al palco che li avvrebbero accolti tra urla ed applausi dalle fan che già trepidavano per la loro attesa.
Seyong voltò il capo e poco lontano da lui intravide Chaejin visibilmente agitato, non molto per la nuova performance che li attendeva, ma per la situazione che si era creata poco prima. Dietro di loro il resto del gruppo sembrava essere sparito dopo essere stato richiamato per indossare i microfono, così il ragazzo decise di continuare quel discorso che si era concluso nel peggiore dei modi.
-Jinnie..- sussurrò avvicinandosi cautamente al più piccolo.
-Senti, mi dispiace. Io non intendevo dire quello. Quei gesti.. non erano per celebrità- cercò di giustificarsi guardandolo tristemente.
-Lo so. Ti capisco. Non provi la stessa cosa che provo io- alzò leggermente lo sguardo verso di lui sorridendogli.
-Non c'è bisogno che ti giustifichi. Almeno adesso mi sono liberato di questo peso. Ti ho detto quel che dovevo ed anche se non sono ricambiato mi sento molto meglio, spero solo che dopo le mie parole i nostri rapporti non cambieranno. Io ci tengo a te. Tengo al Seyong che mi abbraccia senza preavviso. A quello che ride per ogni singola parola detta fuori luogo. Quello che scherza con ogni persona che incontra. Quello mostra il suo migliore sorriso anche quando dentro sta male pur di far sentire meglio gli altri. Tengo davvero a questo Seyong e non voglio perderlo per una stupidaggine-  una voce in lontananza li richiamò ed il più piccolo non aspettà molto prima di voltarsi evitando quello sguardo diventato troppo pesante per la sua timidezza. Accennò qualche passo, ma una mano gli afferrò il polso impedendogli di continuare. Una forza proveniente dalle possenti braccia del più grande lo tirarono indietro riportandolo al punto di prima dove non trovò più il suo sguardo, bensi le sue braccia che lo strinsero forte a se.
-Jinnie. Anch'io tengo molto a te e non immagini quanto. Il mio non è un rifiuto, ma soltanto paura. Non é una cosa semplice e lo sai, ma con te voglio provare. Se si tratta di te voglio provare di tutto, ma soprattutto voglio provare a renderti felice- Portò una mano tra i suoi capelli carezzandoli delicatamente.
-Quindi ti prego. Dimmelo di nuovo. Voglio esserne sicuro. Ripetimi quel che mi hai detto poco fa, perché sono sicuro che ora lo prenderei diversamente- il maknae alzò leggermente lo sguardo trovando i suoi occhi pronti a guardarlo e pronti a rispondere di nuovo alla sua piccola frase.
-Hyung io.. io ti amo.- sussurrò continuando a guardarlo. La risposta fu un semplice sorriso su quelle labbra che amava tanto vedere sorridere e parlare a più non posso dalla mattina alla sera. Quelle labbra che lentamente si avvicinarono a lui premendo delicatamente sulle sue per poi allontanarsi poco dopo.
-Solo una cosa, piccolo.- Seyong alzò l'indice premendolo sulle labbra del più piccolo sorridendo.
-Non dire mai più che i miei abbracci ed i miei gesti siano solo per il pubblico, okei? Quella è stata la frase che mi ha ferito di più. Non quella che mi hai detto poco fa- gli sorrise carezzandogli una guancia per poi lasciarci un ultimo lieve bacio su quella pelle morbida e calda per l'imbarazzo.
-Ragazzi, veloci. Aspettano voi!- I compagni li raggiunsero col fiatone pronti per salire sul palco. Un ultimo sguardo complice tra i due li portano a scambiarsi un ultimo sorriso prima di salire sul palco accolti da un caldissimo pubblico.
Quello che li aspettò prima dell'esibizione fu una piccola presentazione. Erano attenti alle parole della presentatrice e pronti a rivolgere il sorriso a chiunque mostrandosi in tutta la serenità di cui erano dotati. Poco prima che la presentazione finisse Seyong realizzò quello che era successo poco prima, forse troppo velocemente, sentiva che aveva bisogno ancora di qualcosa, di qualcose che assicurasse al ragazzo che stava accanto a lui che ciò che aveva detto non erano solo semplici parole. Che ci credeva davvero. Allungò indifferente una mano dietro al maknae raggiungendo la sua che tirò dietro la propria schiena al sicuro dove intrecciò dolcemente le dita con le sue. Sorrise. Era un sorriso davvero felice. Non uno di quelli che rivolgeva al compagno di giochi e scherzi, ma un sorriso felice che avrebbe rivolto solo a lui, al suo piccolo Chaejin.



P.S: scusate. Forse non è uscito splendidamente, ma a poco a poco il sono ha incominciato ad impossessarmi di me °A° e mi scuso in anticipo per eventuali errori di grammatica, non ho la forza fisica di rileggerla :(
Spero possiate perdonarmi e spero vi possa piacere lo stesso. Magari mi farò perdonare con una vera fanfiction su di loro (questa coppia mi piace sempre più)
Bacioni!
 
  
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