Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: LadySweet    24/01/2012    12 recensioni
Cosa sarebbe successo se Andre avesse rivelato ad Oscar il suo amore la sera in cui lei era vestita da donna??
Questa e la mia prima fanfic... quindi non siate troppo cattive =) spero pero di riceve i vostri commenti (anche negativi) che mi aiuteranno a fare meglio. Mi auguro di essere riuscita ad incuriosirvi =) commentate, e se vi interessa io continuo! =)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il nuovo ed ultimo capitolo, quello che forse tutte stavate aspettando =) L'attesissimo giorno delle nozze è finalmente arrivato!! =) Vediamo come lo vivranno i nostri eroi! =) Buona lettura! =)

La sua stanza era diventata improvvisamente troppo affollata! C'era gente in ogni parte, le scarpe, il trucco, i capelli e gioielli, il vestito... già, il vestito... Non l'aveva ancora visto. Quando madame Bertan era venuta a casa sua, le aveva preso le misure, e poi aveva detto: “ho già in mente il modello giusto per voi! Aspettate e vedrete!!” Era stato consegnato la sera prima, e madame lo aveva tenuto nella sua stanza apposta per evitare che la figlia sbirciasse. Voleva che fosse una sorpresa: il suo ultimo regalo per Oscar. Adesso, quell'abito misterioso era appoggiato sul suo letto, ancora coperto dalla carta, mentre lei, seduta davanti allo specchio, lasciava che mani più esperte delle sue, la truccassero e le acconciassero i capelli. Quando ebbero finito si allontanarono tutte per guardarla da lontano. Anche solo truccata e acconciata, con la camicia da notte, era già splendida.
-Adesso è l'ora del vestito cara – disse madame, togliendo la carta dal vestito e prendendolo dalle spalle per farlo vedere a sua figlia.
Oscar rimase a bocca aperta: fra tutti gli abiti che aveva visto, quello era il più bello di tutti. Era un abito semplice ma bellissimo. Era tutto bianco candido. Il corpetto aveva uno scollatura a cuore, a cui erano stati applicati dei piccoli diamantini, che formavano una fantasia floreale. Il pizzo ricopriva le sue spalle e le braccia arrivando poi ad avere un apertura ampia all'altezza del polso. Dalla vita del corpetto partivano tanti enormi petali di seta bianca che formavano una ampia gonna con un uno spacco davanti all'altezza delle ginocchia: una gonna morbida, che le permettesse di muoversi liberamente. All'attaccatura della gonna, dietro, vi era stato applicato un grande fiocco bianco che abbelliva il tutto. Scarpette rigorosamente bianche. I capelli erano stati raccolti come la sera del ballo con Fersen, ma questa volta, era la tiara bianca e rosa della madre a dare quel tocco in più. Per il volto erano stati scelti colori tendenti al bianco e al rosa. Una bella parure di diamanti bianche resero il quadro perfetto Adesso era davvero pronta. Madame, Nanny e Rosalie scoppiarono a piangere dalla commozione: Non si era mai vista tanta bellezza tutta insieme!
La carrozza arrivò con qualche minuto d'anticipo. Si dissero che visto il viaggio che dovevano affrontare, prima partivano meglio era. Oscar uscì di casa e fu scortata alla sua carrozza. Nonostante fossero i primi di ottobre, il sole era piuttosto caldo, quindi Oscar non sentì freddo coperta solo dal pizzo sulla schiena. La prima carrozza che partì da casa Jarjayes fu quella di madame e del generale su cui viaggiava anche Nanny, nella seconda c'erano Oscar e Rosalie. Il viaggio sembrò durare una eternità per Oscar che non riusciva a trattenere l'entusiasmo. Ma era anche parecchio nervosa, e la sua amica non poté fare a meno di notarlo.
-Madamigella siete nervosa?
-Si... abbastanza....
-Sapete, lo ero anche io il giorno del mio matrimonio...ma alla fine è andato tutto bene.
-Sai un po' mi vergogno di questa mia paura... insomma, ho affrontato mille pericoli, ho rischiato di morire mille volte... e non ho mai provato paura in quei momenti. Ero sempre piena di adrenalina... e adesso che sto per sposarmi sono nervosa e tesa come una corda di violino...
-Oh non fate così Oscar... vedrete che quando saremo li, non avrete più paura. Credetemi!
Finalmente arrivarono a destinazione. Era tanto tempo che non andava a quella chiesa, in cima ad una collinetta. Da lassù c'era una vista stupenda. Da bambini lei e André andavano sempre a guardare il tramonto da la...
Le carrozze si fermarono. Il paggio aiutò a scendere prima la testimone, e poi la sposa. Una delle cameriere che era li vicino, diede il bouquet a Oscar: erano tante splendide rose bianche con una rosa rossa in mezzo. Mentre Nanny e madame entrarono in chiesa a prendere il loro posto, il generale prendeva sottobraccio la figlia, mentre prima i paggetti (il primo aveva gli anelli) e le damigelle(la prima aveva il piccolo bouquet per la madre della sposa) si mettevano in fila, pronti a seminare i petali di rosa che avevano nei loro cestinetti, e Rosalie con un piccolo bouquet di roselline color pesca, come il suo abito, si posizionavano davanti a loro. Il piccolo corteo si fermò davanti all'entrata della chiesa. L'organo intonò le prime note della marcia nuziale iniziale. I bambini iniziarono ad entrare lasciando dietro di loro una scia di petali rosa e bianchi. Poi entrò Rosalie sorridente. Per ultimi Oscar e suo padre. Non appena la folla vide la ragazza, tutti rimasero piacevolmente stupiti e incantati. Ma chi lo rimase più di tutti fu André: non l'aveva mai vista così radiosa e meravigliosamente bellissima! Anche se avanzavano a passo lento, lei si teneva stratta al braccio del genitore, come sostegno morale. Lui si voltò a guardarla e si sorrisero per darsi forza l'un l'altra. Tornarono a guardare davanti a loro. Il primo pagetto e la prima damigella avevano già consegnato i loro oggetti, e gli altri si erano divisi su due file come stabilito. Rosalie era qualche passo avanti a loro ma ormai aveva finito la sua passerella. Passo dopo passo, mentre vedeva il volto di André avvicinarsi, sentiva il cuore che aumentava rapido i suoi battiti. Poi, quando furono davanti a loro, il generale posò la mano della figlia su quella del futuro genero e si spostò a prendere posto accanto alla moglie. I sovrani erano seduti in prima fila alla sinistra degli sposi. Oscar girò lo sguardo e vide la regina sorriderle e si tranquillizzò un po'. Ma si calmò del tutto, quando il suo sguardo incontrò quello di André che la guardava rapito. Sembrava che in tutta la chiesa non ci fosse altro che lei da guardare. Il prete richiamò su di se l'attenzione dei presenti, primi fra tutti gli sposi. Quando pronunciò la famosa frase “ Chi pensa che questo matrimonio non debba essere celebrato parli adesso o taccia per sempre” sia Oscar che André si irrigidirono... come se si aspettassero che da un momento all'altro, in quel silenzio, qualcuno potesse entrare da quella porta rovinando tutto. Dopo alcuni secondi, per loro due furono secoli, il prete riprese a celebrare la messa, e loro si tranquillizzarono. Adesso avevano la certezza che niente poteva più dividerli. Arrivò il momento più importante della cerimonia: lo scambio delle fedi. Il testimone dello sposo prese gli anelli ( che aveva ricevuto dal paggetto poc'anzi) e le poggiò sull'altare. Il prete le benedisse e poi fece la fatidica domanda agli sposi :
-André Grandier de Dubois volete voi prendere Oscar Françiose de Jarjayes come vostra legittima sposa, per amarla, onorarla e rispettarla nel bene e nel male, in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia, finché morte non vi separi?
-LO VOGLIO! - Disse serio e convinto guardando negli occhi la sua sposa infilandole l'anello al dito.
-E voi Oscar Françiose de Jarjayes volete voi prendere André Grandier de Dubois come vostro legittimo sposo per amarlo, onorarlo e rispettarlo nel bene e nel male, in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia , finché morte non vi separi?
-Lo voglio... – disse lei con le lacrime agli occhi e la voce tremante, ma con il sorriso sulle labbra mettendo la fede all'anulare sinistro di André.
-Bene, con il potere conferitomi da Dio Onnipotente, io vi dichiaro marito e moglie. Adesso potete baciare la sposa.
Così André prese la moglie per le spalle e la spinse piano verso di se, Lei si alzò leggermente in punta di piedi e le loro labbra si incontrarono in un fugace ma intenso bacio. Poi si girarono verso gli invitati che intanto si erano alzati in piedi e avevano iniziato ad applaudire agli sposi! I due si guadarono sorridenti, quasi ridevano. Finalmente c'è l'avevano fatta! Erano sposati adesso! Il sogno diventava realtà! Dopo i consueti saluti, il matrimonio si spostò nella tenuta dei Jarjayes dove venne servito il pranzo, e poi ci fu una grande festa da ballo, dove le star della serata furono loro: Oscar e André. Ballarono per tutta la sera, da soli, Oscar con suo padre e André prima con sua nonna e poi con madame, poi Oscar passò tra le braccia dei suoi cognati per un beve ballo di congratulazioni, mentre André danzava con le sue nuove cognate. I bambini danzavano a modo loro allietando la festa con le loro risate. Anche i sovrani danzarono con gli sposi, e si divertirono molto. Ovviamente durante il pranzo loro sedevano al tavolo con gli sposi e i testimoni. In tarda serata, la festa volse al termine. Le carrozze partirono una dopo l'altra lasciando in casa poche persone: gli sposi, i sovrani, i testimoni, i genitori della sposa e Nanny.
-Madamigella Oscar, congratulazioni ancora per il vostro matrimonio! Sono davvero felice per voi amica mia. Godetevi la vostra luna di miele! - Così la regina abbracciò forte la sua amica e i sovrani si congedarono dalla festa per tornare alla reggia. Anche Rosalie e Bernard tornarono a casa loro, a Parigi: li attendeva un viaggio lungo e prima partivano, prima sarebbero arrivati. Rimasti soli con i parenti, nel cortile della casa, André e il generale si diedero una stretta di mano, e quest'ultimo diede una fraterna pacca sulla spalla al suo nuovo genero. Poi Nanny avvolse il nipote in un abbraccio affettuoso, bagnato da un mare di lacrime, mentre anche la madre di Oscar abbracciava la figlia con le lacrime agli occhi. Quando si sciolsero toccò al generale salutare sua figlia, intanto la moglie andava a salutare il genero. Non ci fu bisogno di parole: loro si capivano benissimo in quel momento. Lui le augurava tutta la felicità del mondo, mentre lei lo ringraziava. Tutto in un sol sguardo. Finalmente anche loro partirono, lasciando soli i due sposi. André colse Oscar di sorpresa prendendola in braccio la moglie e portandola in casa, fino alla loro camera. La poggiò delicatamente sul letto e poi si stese accanto a lei.
-Ancora non riesco a crederci...
-A cosa?
-Che siamo sposati... insomma... fino a un mese fa sembrava irrealizzabile. Adesso invece è tutto vero!
-Hai ragione Oscar, è tutto vero! É la nostra realtà e nessuno potrà mai più cambiarla o mettersi tra di noi! Ti amo signora Grandier!
-Ti amo anche io signor Grandier!
Si baciarono, come non facevano da settimane, con passione, con quel desiderio di amarsi. Poi lui si alzò e la guardò da capo a piedi studiandola.
-Che c'è?
-Ti stavo osservando...
-Si, l'ho notato... ma perché?
-Perché sei bellissima!! Sei più bella della regine di venere e di tutte le bellezze della terre messe insieme... e sei solo mia!
-Si, finalmente sono davvero tua...
-Per sempre!!
 

***


Qualche mese più tardi, una carrozza correva nel cuore della notte verso casa Dubois. Il dottore correva da Oscar che aveva iniziato il travaglio. Si era svegliata pochi minuti prima con dei forti dolori alla pancia e si sentiva continuamente bagnata. Aveva subito svegliato André e la cameriera. Fortunatamente il dottore non abitava distante. Quando arrivò, Oscar era stesa su un letto, bagnata di sudore e ansimante, mentre André le stava inginocchiato accanto tenendole stretta una mano. Il dottore lo prego di uscire, era il momento del parto. Fuori, nel corridoio davanti alla porta chiusa, André la sentiva... urlava sforzandosi per far uscire dal suo grembo la loro creatura! Passeggiando avanti e indietro nervosamente, André, ogni volta che un urlo straziante della moglie lo colpiva, lui si sentiva stringere il cuore, impotente di alleviarle quel dolore. Dopo un tempo che per lui sembrò interminabile sentì un pianto di bambino farsi strada tra le grida di Oscar. Appena sentiti i gemiti non seppe resistere, e corse dentro alla stanza. Il dottore non si voltò quando entrò: lei era pallida, parecchio sudata e visibilmente stanca ed il dottore era chino su di lei, forse per le ultime medicazione dopo il parto. Girò lo sguardo per la stanza e vide la cameriera che stringeva tra le braccia un fagotto, da cui vide uscire due piccole braccine ancora sporche di sangue. La donna si voltò e vide il suo padrone, così gli si avvicinò e gli mise tra le braccia il fagotto.
-Congratulazioni padrone, avete una bellissima figlia!
E tornò accanto al dottore per sentire se gli servisse altro.
André rimase immobile con quel fagottino tra le braccia. Vide quegli occhi color del mare che lo guardavano curiosi, e quelle braccine che si muovevano su e giù come per afferrare qualcosa che non c'è. La pelle era chiara come quella di Oscar, ma i ciuffettini di capelli erano scuri come i suoi. Le labbra della piccola erano rosse e belle come quelle della madre. Non aveva dubbi: da grande, questa bambina sarebbe stata bellissima come la sua Oscar! Il dottore richiamò la sua attenzione, e si avvicinò con la bambina.
-Dite dottore, come sta mia moglie?
-Sta bene. La signora è molto stanca, ma con un po' di riposo e la adeguata alimentazione riprenderà le forze in un paio di
giorni. Adesso però la bambina deve mangiare. La contessa ha espressamente richiesto di essere lei ad allattare la piccola. Adesso vi lascio soli. Tornerò questa sera.

-Grazie davvero dottore, arrivederci!
André si girò verso la moglie che lo guardava con occhi sfatti.
-André... dammela.... dammi la mia bambina!
-Ecco... - disse mettendole il fagotto tra le braccia stanche. Lei la guardò attentamente. Controllò che sia le manine che i piedini avessero 5 dita ciascuno, controllò la forma del nasino, il colore degli occhi e la forma delle labbra. Poi porse il suo capezzolo alla bimba che vi si attaccò e iniziò a succhiare. Quando Oscar sentì il latte, le lacrime le rigarono il viso.
-André... la bambina sta bevendo il mio latte! Oh Dio... non è magnifico?
-È meraviglioso Oscar!
Anche André aveva le lacrime agli occhi, nel vedere quella scena. Tante notti aveva sognato una famiglia con Oscar, ma nemmeno nel più bello dei suoi sogni si era immaginato qualcosa di così perfetto, come l'immagine che aveva davanti agli occhi in quel momento.
-Oscar, come la chiamiamo?
-Io pensavo a... Gabrielle... che ne dici?
-A me piaceva Elisabett...
-mmm facciamo così, la chiameremo con entrambi: Gabrielle Elisabeth Grandier de Dubois... si, mi piace!
-Piace anche a me! Vada per questo allora!!
Si guardarono con gli occhi ricolmi di gioia, poi lui la baciò delicatamente, ma con tutta la dolcezza che quel momento così magico, aveva fatto nascere nel suo cuore.
Quel momento fu interrotto dal bussare alla porta.
-Avanti! - disse André
I genitori di Oscar e sua nonna fecero il loro ingresso nella stanza dando le congratulazioni. Si diressero tutti dalla ragazza che era intenta ad allattare la figlia. Quel gesto così materno le aveva fatto tornare un po' di colorito.
-Oscar, mio dio ma è stupend... ma è maschio o femmina?
-Femmina madre, è una bellissima bambina!
-E come si chiama questa principessina?
-Si chiama Gabrielle Elisabett Grandier de Dubois!
-Gabrielle... Elisabett... sono dei nomi adorabili!
-Congratulazioni ragazzi!! Avete fatto davvero un buon lavoro! - disse il generale con un tono gentile, guardano la piccola dalla schiena della moglie.
-Bambina mia, santo cielo, come mai la stai allattando tu? Dov'è la nutrice?
-Calmati nonna, è stata una mia scelta! Voglio essere io a occuparmi di mia figlia! Ma non preoccuparti, sto bene, ed è una sensazione bellissima!
In quel momento la piccola si staccò dal seno della madre, che si sistemò la camicia da notte. Madame la guardava con occhi meravigliati.
-Posso...? - chiese alla figlia?
-Ma certo! Ah madre, l'hanno solo pulita dal sangue ma non le hanno fatto un bagno completo...
-Ci pensiamo noi bambina, tu adesso devi riposare! - Disse Nanny.
André concordò con sua nonna, così datole un bacio sulla fronte, chiamò una cameriera che la aiutò a pulirsi e dormì fino all'ora di pranzo. Dopo aver mangiato, Oscar si mise sulla poltrona nel cortile con la piccola in braccio, suo marito accanto, mentre i suoi genitori passeggiavano mano nella mano per il giardino.
-André guarda: non è sempre stato il tuo sogno?
-Si! Il mio sogno adesso è realtà... ma il tuo?
-Anche il mio è realtà amore!
-E sarà così per sempre!!

The End

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Signore mie... siamo giunte al termine di questa storia! =) Come vedete, c'è stato il lieto fine sperato da tutte!! =) I nostri eroi hanno coronato il loro sogno! Se vogliamo, c'è una morale in questa storia: non smettete mai di credere nei vostri sogni! Non smettete mai di lottare per loro!
Una nota: la formula nuziale, non sapendo quale fosse quella dell'epoca, ho usato quella attuale. Piccola licenza! =)
Bene, spero che la storia vi sia piaciuta, e che vi siate divertite! =) Ma non disperate, a breve tornerò con un racconto mio originale, nella sezione fantasy! =) Un ringraziamento speciale va a Jane79, theangelsee89, ladymarcella, tetide, elena80 e gioia 87, e un grazie a tutti quelli che hanno lette o recensito!! =) Arrivederci a tutte!!! A presto!!! =)

                                                                                      LadySweet

   
 
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