Tutti lo conoscono. Molti lo temono. Quasi nessuno sa come sfuggirgli.

Si aggira silenzioso, onnipresente, inevitabile, nascosto nel buio, per poi saltare fuori

all'improvviso. Può inseguirti per ore, aspettando solo il momento buono per attaccare. È

paziente. Non ha fretta.

È lui, lo spoiler.

Ha milleuna forma per colpirti. Prende le sembianze di un'invitante immagine, di una

scritta colorata, di uno spezzone televisivo. Talvolta ti si avvicina alle spalle, con il volto di

un tuo amico, che casualmente va a raccontarti proprio il finale di quella saga che stai

devotamente seguendo da quando avevi tre anni.

Non c'è modo di scappare.

Sa sempre come arrivare a te, e più cerchi di evitarlo, più lui ti si avvicina, più te ne

allontani, più lui ti sta alle calcagna. Una volta una ragazza si ritirò nell'isolamento più

totale, in stile eremita sulla cima di una montagna, e il giorno dopo passò nel cielo un

aereo che si trainava dietro uno striscione e proprio là, ghignando, c'era lui.

Lo spoiler.

Fosse solo quello il problema. Se si trattasse solo di qualche informazioncina casuale,

capirei.

Come, quei due si sposano? Oh, beh, sono proprio perfetti insieme. No, muore l'amico del

protagonista? Cavolo, che peccato, era proprio un bel ragazzo. Cosa hai detto, l'amico del

fratello dello zio di Luke in realtà non è l'amante di Martha, come Jane voleva fargli

credere, ma... suo padre? Accidenti, non me lo aspettavo proprio! Però insomma, si

sopravvive lo stesso.

No, il vero problema, o meglio il dramma, sta negli istanti successivi alla rivelazione. È

scientificamente provato come, nel cosiddetto stato “Sotto Spoiler”, le nostre capacità

cognitivo-profetiche si elevino in una maniera che si avvicina all'onniscienza.

E allora vai con complicati ragionamenti sul perchè succede proprio questo a quello,

perchè il signor Tal dei Tali si ritrovava proprio laggiù a quell'ora, come poteva Tizio sapere

tutto ciò di Sempronio. Anche se cerchi di non pensarci, è fatta. A fine ragionamento,

arrivi a conoscere tutta la trama.

Solo allora lo spoiler è soddisfatto, e, facendo le fusa, si allontana, lasciandoti solo e

apparentemente senza più uno scopo nella vita.

Davvero disdicevole.

Sapete, non c'è davvero nulla da fare per aggirare lo spoiler. L'unica cosa che

funzionerebbe davvero sarebbe andarsi a leggere in anticipo tutta la trama della tal cosa e

poi, al suo arrivo, gridargli in faccia: «Lo sapevo già, lo sapevo già!»

Ma non risolve di molto il problema.

Altrimenti, ci si potrebbe rinchiudere in cella d'isolamento, senza vie di comunicazione con

il mondo esterno, a lasciarsi morire di noia solo per non dargliela vinta un'altra volta.

Ma anche in quel caso, o lo spoiler arriva con le buste del latte alla mattina, o sarete

proprio voi a invocarlo, dato che in cella d'isolamento è difficile seguire una

saga/storia/serie televisiva e prima o poi vorrete pur sapere come va a finire.

Insomma, sembra che l'unica cosa sensata da fare sia arrendersi.

Questo mondo è un'eterna gara di corsa tra te e lui. Tu vorresti camminare

tranquillamente tra gli ostacoli, godendoti la passeggiata, mentre lo spoiler corre talmente

veloce che fa in tempo a fare avanti e indietro al tuo fianco, fino a farti esaurire. Allora o ti

metti a correre anche tu, o abbandoni la gara.

Ma, miei valorosi prodi, c'è una terza opzione. Continuare a camminare, tapparsi le

orecchie e mettersi a cantare. E se qualche spoiler lo sentiamo lo stesso, pazienza.

Tanto, prima o poi, l'avremmo scoperto comunque.