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Autore: Annabells    26/01/2012    2 recensioni
- Avreste dovuto leggerla - dichiarò entusiasta- questa fanfiction era epica e Spencer era totalmente una ragazza.
Brendon non continuò, dato che tale Spencer gli aveva appena tirato un cuscino in faccia. Accanto a lui Ryan si limitò ad alzare gli occhi, prima di cercare di far rinsavire il suo ragazzo.
- Bren, seriamente, devi smettere di leggere quelle cose. Sei già mentalmente deviato per i fatti così, non sò se potrei reggere un tuo peggioramento.- concluse avvicinandosi al ragazzo e posando una mano sulla sua coscia. Brendon in risposta incrociò le braccia e mise il broncio.
- Non dicevi così ieri sera mentre mettevano in atto quello che una fan ci faceva fare.
- Stai zitto Bren, non voglio sapere i dettagli della vostra vita sessuale. -Esclamò Jon, parlando per la prima volta, prima di continuare - E comunque Spencer senza dubbio sarebbe una donna, fianchi del genere non mentono.
Joncer :)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Spencer Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'è un motivo per cui non scrivo le Joncer. In ogni modo questa storia (?) è tutta per la mia Stalker , dato
che ogni volta che dicevo di voler scrivere una Joncer non lo facevo mai e inoltre volevo ringraziarla
per sopportarmi<3 . E' stata dura lasciare da parte Ryan, Brendon ed Ian ma cel'ho fatta (Y) Buona lettura ;)

It’s contagious, so catch it.



Era una giornata primaverile come tante sul bus: Ryan leggeva qualche libro pretenzioso, Jon
guardava le immagini dei suoi gatti con fare malinconico, Spencer si limitava a giocare con i
capelli del bassista- che aveva la testa posata sulle sue gambe- e Brendon leggeva qualcosa sul
suo portatile. Questa tranquillità, ovviamente, venne interrotta da Brendon che aveva iniziato a
battere le mani con fare entusiasta fino a che non ebbe attirato l'attenzione di tutti.
- Avreste dovuto leggerla - dichiarò entusiasta-  questa fanfiction era epica! Inoltre  Spencer
era totalmente una ragazza.
Brendon non continuò, dato che tale Spencer gli aveva appena tirato un cuscino in faccia. Accanto
a lui Ryan si limitò ad alzare gli occhi, prima di cercare di far rinsavire il suo ragazzo.
- Bren, seriamente, devi smettere di leggere quelle cose. Sei già mentalmente deviato per i fatti
così,  non sò se potrei reggere un tuo peggioramento.- concluse avvicinandosi al ragazzo e posando
una mano sulla sua coscia. Brendon in risposta incrociò le braccia e mise il broncio.
- Non dicevi così ieri sera mentre mettevano in atto quello che una fan ci faceva fare.
- Stai zitto Bren, non voglio sapere i dettagli della vostra vita sessuale. -Esclamò Jon, parlando per
la prima volta, prima di continuare - E comunque Spencer senza dubbio sarebbe una donna, fianchi
del genere non mentono.
Ed è qui che il tutto inizia: con Spencer che tira i capelli a Jon per poi  lanciargli uno sguardo assassino
prima di rintanarsi nella sua cuccetta mentre Jon non capisce cosa c'è di sbagliato.


Ora, non è che Spencer l'avesse presa così male, era pronto a lasciarsi tutto alle spalle, fino a quando in
un negozio ebbe l'illuminazione: un impermeabile beige. O come lo aveva chiamato Ryan ' l'impermeabile
del tenente Colombo' o peggio ' Il tipo di cappotto che indossano i maniaci che si denudano nei film'.
Ed è soprattutto in base a quest'ultimo commento che nasce il tutto. Doveva riscuotere il suo onore e questo
era un piano perfetto, inoltre anche Ryan approvava e questo doveva essere una buona cosa, no? Probabilmente
no, ma in quel momento decise che non era importante.


Erano dovuti passare tre giorni prima di avere una notte in albergo e quindi mettere in atto il suo piano.
Piano che, volendo, poteva anche risolvere un problema che era sorto appena William gli aveva presentato
Jon.  Brendon era stato felice di aiutarlo ad allontanare Jon dalla stanza per una decina di minuti.
Quando Ryan gli fece lo squillo respirò per bene, cercando di rilassarsi, per poi entrare nel bagno e
chiudersi la porta alle spalle. Aveva completamente cambiato idea sulla genialità di tutto questo, quando
senti una porta chiudersi e Jon che chiamava il suo nome.
- Spence ci sei? Ryan aveva detto che eri già qui perchè non ti sentivi bene... Ci sei o mi devo preoccupare?
Spencer tossì un attimo prima di rispondergli a voce alta, giocando nervosamente con la cintura del trench.
- Ci sono. Cioè sono in bagno, tranquillo.
- Menomale non volevo fare la stessa fine di Brent!
Spencer iniziò a contare le mattonelle del pavimento per rilassarsi e prendere il coraggio. Dall'altra parte
della porta non vi erano rumori, cosa insolita.
- Spence sicuro di stare bene? Posso entrare così che posso controllare?
-No. -si affrettò a dire- stò uscendo, dammi un minuto.
In risposta ricevette solo un 'oh' seguito da uno scarso tentativo di risate trattenute.
- Cosa c'è da ridere?
- Amico se volevi della privacy con la tua mano potevi dirlo, posso andare da Zack.
- No. - si ritrovò a dire prima di alzarsi dal bordo della vasca sulla quale era seduto e controllare il suo
aspetto nello specchio ed aprire la porta. Cercò di imitare quello sguardo sornione che aveva visto fare a
molti attori ma quello a cui somigliava al massimo era un cucciolo sofferente.
Espressione che si trasformò in ghigno quando vide la gamma di espressioni che erano passate sul viso di
Jon. Del resto, anche lui non avrebbe saputo cosa dire e fare se uno di loro fosse uscito da un bagno
indossando solo un soprabito. Riacquistata la razionalità aveva giocato con la cintura del cappotto, facendola
girare mentre lentamente si avvicinava a un Jon sempre più confuso - e che non riusciva a staccargli gli
occhi di dosso. Una volta arrivato davanti a lui lo vide deglutire, era quasi comico.
- Allora Jon, mi è sembrato di capire che per te i miei fianchi non mentirebbero sulla mia femminilità.
Vediamo se riesco a farti capire che possono mentire eccome?
-Spence -si limitò a dire, con voce spaventata ma che nascondeva curiosità e forse desiderio.
Spencer lo spinse leggermente indietro fino a farlo accomodare sul letto, portandoli un dito sulle labbra,
incitandolo a non parlare. Avere a che fare con un Jon così passivo ed affascinato non faceva che accrescere
il suo desiderio e la sua lussuria. Si sedette anche lui sul letto e senza farsi troppi problemi posò le sue
labbra su quelle dell'altro, che senza aspettare molto ricambiò il bacio.
Non che fosse una sorpresa: la prima volta che Spencer vide Jon era intento a baciare Tom, la sua bisessualità
era nota ed inoltre erano mesi che si giravano intorno, era quasi imbarazzante. Lentamente cercò di sfilare la
maglia a Jon, per poi portarlo all'altezza dei cuscini, senza lasciare le labbra dell'altro fino a quando non si
mise a cavalcioni sopra di lui.
Quando mise fine al bacio si raddrizzò per sfilare i pantaloni e la biancheria intima dell'altro, che gli
accarezzava le cosce. Badando ad avere tutta l'attenzione iniziò  a sbottonarsi il cappotto, fino a che non rimase
anche lui nudo ed esposto allo sguardo del più grande - Brendon sarebbe stato fiero di lui. Spencer - incapace
di sopportare ancora a lungo quello guardo- si chinò nuovamente e prese le labbra di Jon, nuovamente. Jon gli
sfilò il cappotto ma prima che lo buttasse per terra Spencer lo fermò, soggninando in maniera subdola.
Con molta attenzione sfilò la sottile cintura per poi tornare a prestare attenzione al ragazzo che ora sembrava
aver perso ogni timore. Quando entrambi i polsi di Jon erano legati alla tastiera del letto, e Spencer poteva
sentire i muscoli tesi sotto il suo corpo decise che era anche ora di agire.

- Allora, sei ancora convinto che io sia una ragazza?
- Diamine, no.




 
   
 
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