Fanfic su artisti musicali > Altri
Ricorda la storia  |      
Autore: lady black    07/09/2006    11 recensioni
In questa fic ho provato ad immaginare come abbia avuto origine la bellissima e tristissima canzone "Pieces" dei Sum. Deryck ha qualcosa da dire ad Annette, ma le parole sembrano inadatte a tradurre quello che prova il suo cuore. Buona lettura!!
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I tried to love you, my love


Annette rientrò nella sua stanza quella sera. Era tardi, di solito non rientrava mai dopo le tre.

Nonostante l'avesse aspettato tutta la sera, Deryck non si era fatto vedere.

Nemmeno un messaggio, neanche si era sprecato a chiamarla per dirle -Scusami non riesco a venire, divertiti.-.

Si era letteralmente dileguato, non lo vedeva dalla sera prima.

Che strano però che era stato: di solito era sempre così spiritoso, si prendevano in giro, si tiravano i cuscini addosso scherzavano per poi finire a fare l'amore.



Quella sera però non fu così. Lui era strano.

Arrivato a casa sua, si era seduto su una sedia a guardare fuori dalla finestra.

-Cos'hai, piccolo?- gli chiese lei.

-Non sto molto bene, scusami.-.

-Hai mal di testa?-

-No no, non male fisico... sono solo un po' triste...- disse a bassa voce.

Era così tenero da vedere, lì vicino al vetro, gli occhioni castani da cucciolo, l'aria mortificata.

Lei lo cinse con le braccia baciandolo sulla guancia -Posso fare qualcosa per te?-

-Siediti qui- le disse tirando una sedia di fronte a lui. Lei si sedette guardandolo con malcelato interesse.

-Io...- cominciò lui, quasi stentava a tirar fuori le parole di bocca.

-Sai, io credo di essere arrivato ad un punto fermo. Voglio dire... noi siamo arrivati ad un punto fermo-

-Cosa vuoi dire?- gli chiese lei.

-Annette... tu quando mi guardi, cosa vedi?-

-Vedo il mio ragazzo, no?-

Lui si passò una mano tra i capelli scuri -Solo il tuo ragazzo, accidenti?-

-Beh io... c-cosa dovrei vedere in te scusa? Un gatto?-

-Non mandarmi tutto in vacca per favore- disse lui alzandosi ed andando a sedersi sul letto -Tu... cosa provi per me?-

-Senti, ma che cazzo hai stasera? Tutte ste menate sulla coppia perfetta?-

-Non sono menate, accidenti, voglio delle risposte da te!-

Lei lo guardava come se le stesse chiedendo di andare con lui su Marte, gli occhi spalancati, incredula.

-Delle risposte? Ma se sei stato tu il primo a non volerne mai!-

-Annette, mi dispiace ma non sono in vena di sentirmi rinfacciare le cose sta sera...-

-E allora per che cazzo vieni qui a litigare?! Sono stufa di stare qui a pensare a ste cagate, non ti sei mai minimamente posto il problema tu!-

-Credo che dopo cinque mesi il problema sia abbastanza affrontabile, no?-

-Beh, tesoro... sta sera no. Se permetti, per una volta sono io a non essere in vena, ti va?- urlò lei alzandosi dalla sedia e parandoglisi di fronte.

Lui si girò prendendo il cappotto.

-Che cosa stai facendo?- gli chiese lei.

-Me ne vado, no? Non voglio litigare...- si sporse per posarle un fugace bacio sulle labbra -Ci vediamo alla festa domani sera- e, presa la maniglia della porta, scese le scale ed uscì di casa.



La ragazza tentò di nuovo di chiamarlo sul cellulare, ma era spento. Da tutto il giorno.

Decise di salire in camera per mandargli un'e-mail.

Quando fu nella sua stanza fece per accendere il computer ma si bloccò di scatto: sul suo cuscino c'era un foglietto di carta ripiegato.

-Ecco, lo dicevo io che troppo sentimentalismo fa male...- disse lei prendendo la lettera.

Si, la scrittura era quella di Deryck.

Cominciò a leggerla.


Mia cara Annette,

mi dispiace per ieri sera, sono stato un idiota. Dovevo dirti subito come stanno le cose tra noi, ma non sono perfetto: faccio anch'io i miei errori.

Mi dispiace, amore mio, ma questa lettera è l'unica cosa che ti voglio lasciare.

Ti devo abbandonare, piccola. Per il mio ed il tuo bene. Non voglio farti soffrire, non ne vedo il motivo, se so già qual'è il problema.

Il problema è che io non riesco più a stare con te. Non perchè tu sia stata una cattiva amante, o insensibile, o indifferente: sei una delle ragazze più speciali che io conosca, e te ne rendo merito.

Io ti ho amata, e conserverò sempre un po' di questo amore nel mio cuore: te lo meriti tutto, davvero.

Ma non posso più fingere di star bene, lasciarti andare alle feste da sola, parlare a monosillabi.

Scusami mille e mille volte ancora, so che è difficile da accettare.

Ma il problema non sei tu, tesoro mio, sono io. Io, che non ho saputo leggere in tempo nel mio cuore. Io, che ho stupidamente fatto la parte dell'uomo perfetto quando di perfetto non ho proprio niente.

Tu meriti di meglio, piccola.

Questa canzone l'ho scritta per te, per ricordarti che io avrei voluto renderti felice, per farti capire quanto stupido sono stato a fingere per così tanto, troppo tempo.

Ma ti giuro, non c'era cattiveria nel mio cuore, volevo solo tentare di essere felice con te.

E lo sono stato, seppure per poco. E ti sono grato per questo.



I tried to be perfect
But nothing was worth it
I don’t believe it makes me real
I thought it’d be easy
But no one believes me
I meant all the things I said

If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own

This place is so empty
My thoughts are so tempting
I don’t know how it got so bad
Sometimes it’s so crazy
That nothing can save me
But it’s the only thing that I have

If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own

On my own

I tried to be perfect
It just wasn’t worth it
Nothing could ever be so wrong
It’s hard to believe me
It never gets easy
I guess I knew that all along

If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own



Rimarrai sempre nel mio cuore, piccola. Sappi che quando canterò questa canzone davanti a migliaia di persone, non sarà a loro che penserò, ma a una ragazza di nome Annette, che ha saputo farmi sognare per cinque dei più bei mesi della mia vita.

Un abbraccio

Deryck



Così la loro storia era finita? Con una cazzo di lettera?

Annette si stese sul letto, affondando il viso nel cuscino, respirando il profumo del dopobarba di lui, ancora fresco nella stoffa.

Lei ci aveva creduto, in loro.

Con tutta se stessa. Evidentemente crederci non era stato abbastanza.

  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Altri / Vai alla pagina dell'autore: lady black