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Autore: vul95    27/01/2012    6 recensioni
–Qual è il problema? Qual è il problema!?- ripetè, voltandosi completamente verso il ragazzo dai capelli castani, l’indice a puntarlo in modo inquisitorio e il volto completamente bordeaux fino alla punta delle orecchie –N-Non ero pronto, ecco qual è il problema!-
Koujirou lo guardò basito –Come
non eri pronto?- no, decisamente non riusciva a seguire il filo del ragionamento.
[Genda X Sakuma]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, David/Jiro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Uhm

.Di Pinguini e Preparazione Psicologica

 

-Uhm.-

-…-

-Eh.-
-Mh.-
Sakuma si stupiva sempre più di sé stesso. Eppure pensava che fosse solo Genda quello capace di esprimersi a monosillabi.
Puntò lo sguardo sul pinguino di peluche che Kidou gli aveva regalato per il suo compleanno, che se ne stava in panciolle, ignaro di tutto, affianco a lui, sul letto, assieme al portiere della Teikoku.
In fondo invitare il ragazzo dai capelli castani a casa sua era una cosa che faceva da tempo, succedeva spesso che i due passassero qualche ora assieme dopo gli allenamenti, chiacchierando del più e del meno a casa di uno dei due o andandosene a zonzo per la città. E invece quel pomeriggio era da almeno un quarto d’ora che si fissavano le scarpe e mugugnavano sillabe senza alcun apparente senso logico.
Genda alzò lo sguardo al soffitto e si portò una mano alla nuca, increspando le labbra –Allora…- azzardò, tossicchiando piano, scendendo con le dita a grattarsi la tempia, in evidente imbarazzo.
Sakuma non rispose, e si limitò ad avvampare, stringendo le coperte sotto di lui, stizzito.

L’altro continuò –Fai come se non fosse successo... niente.- suggerì, aprendosi in un sorriso alquanto tirato e voltandosi verso il compagno di squadra, che alzò gli occhi su di lui, una scintilla d’istinto omicida che luccicava nell’iride chiara non coperta dalla benda.
Il portiere si ritrasse d’istinto, mordendosi il labbro inferiore –C-che c’è?- chiese. Era abbastanza confuso. Si era aspettato milioni di reazioni, ma quella del ragazzo dai capelli azzurrini andava contro ogni sua previsione.
Quello rimase chiuso in un silenzio ostinato un altro minutino buono, che sfruttò al massimo per tentare di incenerire con lo sguardo il ragazzo di fianco a lui. Poi, socchiudendo l’occhio visibile, si decise ad aprire bocca, mentre le guance gli si imporporavano ulteriormente al sentire la sua voce pronunciare un fermo –Mi hai baciato.-

Genda si portò automaticamente il polso alle labbra, abbassando il capo.

-Era il mio primo bacio.- infierì Jirou, stringendo ostile quelle stesse labbra che poco prima il castano aveva osato violargli.

Koujirou, che già non era quella cima di perspicacia, spalancò gli occhi, non riuscendo a capire, nemmeno sforzandosi, il perché di tutta quella ostilità. E ok, l’aveva preso e baciato a tradimento, ma non l’aveva previsto. Figurarsi. Lui, baciare il suo compagno di squadra. E quando mai ci aveva pensato.

Semplicemente, c’era stato un momento in cui, guardando Sakuma, aveva capito che (per volontà divina e non propria, ovviamente) aveva il preciso dovere di prendergli il volto tra le mani e stampargli un bacio sulle labbra. Che poi il bacio non si fosse limitato alle labbra, ma avesse coinvolto anche una certa cosa chiamata lingua, bhè, era tutt’altra storia.
Com’è che si dice, poi? L’uomo è animale, e come tale ha degli istinti. E di certo a Genda non piaceva reprimere i propri.
Deglutì rumorosamente –Qual è il problema?- chiese quindi, la voce più bassa di prima.
Non l’avesse mai fatto.
Sul volto di Sakuma si passarono il testimone almeno cinque espressioni diverse, tra incredulità, rabbia, imbarazzo e qualcos’altro che il portiere della Teikoku non riuscì a definire –Qual è il problema?- esclamò, boccheggiando, completamente spiazzato –Qual è il problema!?- ripetè, voltandosi completamente verso il ragazzo dai capelli castani, l’indice a puntarlo in modo inquisitorio e il volto completamente bordeaux fino alla punta delle orecchie.
Ammutolì per un paio di secondi, pensando a come rispondere, dunque prese ad agitare il dito, tutto infervorato –N-Non ero pronto, ecco qual è il problema!-
Koujirou lo guardò basito –Come non eri pronto?- no, decisamente non riusciva a seguire il filo del ragionamento.
L’altro chiuse gli occhi, incassando il capo tra le spalle –B-Bhè, d-di solito prima ci si dichiara, p-poi ci si bacia!- spiegò come avrebbe fatto un’amorevole ragazzina (a cui Sakuma, in quel momento, assomigliava molto) alle prese con il suo primo ragazzo, gesticolando come un idiota –Nemmeno mi sono accorto di quello che stavi facendo!- sbottò, come a giustificarsi.
La verità era che, nelle fantasie pure e caste del ragazzo, il suo primo bacio sarebbe stato qualcosa di molto magico e romantico, e più esattamente l’immagine che si era andata a formare nella sua mente ritraeva un Genda bello come il sole che, vestito da portiere, lo baciava al tramonto su una spiaggia. No. No. Non Genda. Un ragazza, bella come il sole. Si. Ovvio.
Rischiò di strozzarsi con la sua stessa saliva, e andò vicino la morte quando il centro delle sue fantasie, la bocca spalancata come se avesse ricevuto l’illuminazione divina, se ne uscì con un –Sospettavi che volessi baciarti?-

-NO.- si affrettò a rispondere, afferrando il suo fido pinguino di peluche e portandoselo al petto come a volersi proteggere –Ho solo immaginato che se mi hai…- saltò la parola, mordendosi il labbro inferiore, il respiro mozzato per l’ansia –Evidentemente tu…- e mosse un dito in aria con un gesto eloquente, tornando subito dopo con lo sguardo al pavimento –E quindi poi mi avresti dichiarato… C-comunque prima di oggi n-non ho mai sperat- pensato che tu...- mormorò, la voce sempre più bassa mano mano che andava avanti con il discorso.

-Oh.- Koujirou sembrò soppesare le parole dell’altro.
Poi scoppiò a ridere.
-??- Jirou lo fissò incredulo, le labbra piegate in una smorfia. Quello si stropicciò un occhio e, calmatosi, piegò il capo, sorridendo –E’ solo questo, il problema?-
Lo stava mica prendendo in giro? Indignato, Sakuma lasciò cadere il pinguino, stringendo i pugni –C-come solo questo? C-Come ti...-

In un attimo il portiere si era avvicinato a lui, di modo che le loro fronti si sfiorassero, aveva socchiuso gli occhi e, interrompendolo, se ne era uscito (con la facilità con cui si ordina una pizza) con un –Mi piaci, Sakuma.-

Gli sollevò il mento, deliziandosi per un paio di secondi del colorito ancora più rosso che il ragazzo aveva assunto, e poi si avvicinò alle sue labbra come la volta precedente. Più lentamente, però, e quando furono così vicine da sfiorarsi, soffiò –Ho il permesso...?-
Jirou, boccheggiando, aveva paura che il cuore gli battesse talmente forte da poter essere sentito. Il suo cervello si era completamente scollegato, non riusciva a muovere un muscolo e come se non bastasse sentiva di avere un’espressione ridicola incollata alla faccia.
Riuscì solo ad annuire debolmente alla richiesta di Genda. In fondo, in quel momento si sentiva di certo più preparato della prima volta, e poi... Oh, al diavolo le stupide procedure.
Socchiuse gli occhi quando le labbra di Koujirou sfiorarono le sue, sentì la sua mano gelida sulle guance bollenti e mancò un battito quando percepì la propria bocca schiudersi al dolce invito della lingua dell’altro. Si abbandonò del tutto a quel contatto, intrecciando le dita dietro il collo del ragazzo e sobbalzando piano quando la mano libera di Genda andò a carezzargli il fianco.
Rimasero così fino a che non ebbero necessità di prendere fiato. Sakuma teneva la testa bassa, ed ansimava, tanto era il suo bisogno d’aria.

-Te ne sei accorto, ora, di quello che stavamo facendo?- chiese a tradimento Genda, tornando ad appoggiare la propria fronte su quella dell’altro, che rispose con un borbottio incomprensibile.
-Non molto.- mentì, alzando lo sguardo e non il capo.
Il portiere della Teikoku aggrottò le sopracciglia.
-... Forse si dovrebbe riprovare.- biascicò, scrollando le spalle –Forse mi... Accorgo meglio.- e strinse la presa delle mani dietro il collo di Koujirou, che lo attirò a sé con un sorrisone che venne ricambiato all’istante.
-Si, ecco, accorgiti meglio...- sussurrò, per poi riprendere da dove aveva smesso a baciarlo.
E di tutto questo, unico e silenzioso spettatore rimase il piccolo pinguino di peluche, che era rimasto ad osservarli per tutto il tempo silenziosamente dal pavimento.


*

Sapete quando vi prendono i cinque minuti di follia, aprite EFP, ed iniziate a leggere qualsiasi cosa vi capiti a tiro? Ecco, a me è successo con Inazuma; penso di non aver mai letto tante fic tutte assieme.
Bhè, l’effetto collaterale di questo raptus è stato questa shot, con cui approdo ufficialmente nel fandom, oh yeah!
Non so esattamente per quale motivo la mia scelta sia andata a Genda e Sakuma, ma in ogni caso spero davvero che la fic vi sia piaciuta *D*!!
Detto ciò, aurevoir, mes amis *sparisce in una nuvola di fumo*

Greta.

 

  
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