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Autore: coooonga    27/01/2012    1 recensioni
una band di giovani talenti in salita, alle prese con il mondo dei 'famosi'.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il nostro primo concerto grosso. 

Avevamo diciannove anni, ed era la prima volta, dopo cinque lunghi anni, che provavamo a sbarcare il lunario. Quella decisione l’avevamo presa in estate, quando Jì aveva deciso di non continuare con l’università. 

Un giorno, alle prove, arrivò, con l’aria molto seria. Aprì la bocca solamente per cantare, quel giorno. Dan ed io eravamo molto sopresi, dato che la cantante era sempre disposta a sorridere, qualunque fosse il problema. La voce era sempre la stessa, però. Spettacolare. Riusciva a canalizzare tutto attraverso la voce, era veramente una cosa fenomenale. Ebbene, quel giorno, Jì non parlò durante tutte le prove. Io e Dan ci stavamo preoccupando seriamente, così, una volta usciti dalla sala prove, Dan provò ad tirarle fuori qualcosa.

-E’ successo qualcosa, tesoro?

Jì si lasciò sfuggire uno sbuffo.

-Ci devi dire qualcosa?

-Sì. Il fatto è che non voglio dirvelo.

-Perché?

Prese un respiro. 

-Ragazzi, non penso continuerò con l’università.

-E questo perché dovrebbe preoccuparci?- dissi io.

-Ecco, io penso di voler continuare con la musica.

-V-vuoi continuare da sola?- a Dan la voce stava tremando decisamente. Tenevamo troppo alla band. Io stavo trattenendo il respiro, ma ero sicuro che Jì non ci avrebbe mai lasciati.

-Ahahah, seriamente pensi che io vi voglia lasciare? No, nemmeno per sogno. Il fatto- e qui la faccia di Dan si distese, di colpo. Io sorrisi. – è che io voglio dedicarmi completamente alla musica, voglio che sia il mio lavoro. E questo implicherebbe un lavoro molto ampio… capite? Ho paura che per voi questo sia chiedere troppo. Voi avrete da studiare molte ore al giorno, cacchio Paolo, pensi che economia sia una facoltà facile?

Sorrisi. Il mio problema è sempre stato lo stesso, quello di sottovalutare gli studi.

-La mia priorità, in questo momento, non è lo studio. Siete voi. Questa sta diventando una cosa gigantesca, non ve ne rendete conto? Abbiamo già qualche scout che ci segue, e dicono tutti che siamo fantastici. La sensazione che provo quando suoniamo è la stessa che mi suscitano i Mars. Pensi che sia poco? Cioè, i Mars.- la mia passione per i 30 seconds to Mars era di qualche mese precedente alla nascita della band, ormai erano diventati il mio pane. -Io direi di essere disposto a fare questo sacrificio. Dan?

-Ahahah, scherzi? Anch’io.

Jì si commosse. Non l’avevo mai vista piangere. Si fermò, e con le lacrime agli occhi ci abbracciò. Quello fu l’abbraccio di gruppo più bello della nostra vita.

  
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