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Autore: Kooskia    28/01/2012    2 recensioni
Una fanfiction ambientata nel mondo di Temeraire, saga letteraria di Naomi Novik. Un mondo dove l'uomo ha sempre coesistito coi draghi. Temeraire è ambientato durante le Guerre Napoleoniche, Vindex invece è ambientato durante e dopo la Spedizione dei Mille in Italia.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Uno  –  Sangue a San Martino
Il rombo dei cannoni riempiva le orecchie dei combattenti mentre le armate stavano per affrontarsi.
I fanti austriaci tenevano saldamente le proprie posizioni dominanti a San Martino mentre la 5° Divisione sarda marciava verso di loro. In lontananza il tuono incessante delle artiglierie francesi non dava segno di voler interrompersi ma ben presto il fragore delle scariche di fucile coprì ogni cosa.
Nuvole di fumo causate dalla polvere da sparo si levarono alte in cielo riducendo la visibilità ai combattenti.
Schiere di uomini cadevano e morivano per ogni palmo di terra conquistato.
Il giovane tenente colonnello Raffaele Cadorna strinse con forza l’elsa della sua spada mentre dietro di lui si ammassavano i suoi uomini : la 29° Compagnia Bersaglieri. Erano stati i primi a gettarsi all’assalto delle postazioni austriache ma la lotta si era dimostrata ben più lunga e cruenta di quanto si fossero aspettati.
Si volse a guardarli, molti di loro erano giovani che vedevano la guerra per la prima volta: lo si poteva leggere nei visi stanchi e esasperati, sporchi di fuliggine e sangue.
Un brivido gli percorse la schiena quando si rese conto che quella situazione di stallo stava per cambiare.
La vittoria avrebbe coronato quella giornata ma il timore non poteva che afferrare il suo cuore.
Non era mai riuscito a farsi piacere i draghi.
 
Il grande Chanson de Guerre osservava lo svolgersi della battaglia sotto di lui.
Il sangue gli ribolliva nelle vene e la mente era offuscata dal desiderio di battersi e di mostrare il proprio valore.
Sul suo grande dorso vennero issati i vessilli di attacco in uso della Forze Aeree del Regno di Sardegna.
Egli ruggì, scagliandosi in picchiata con la sua formazione: la colorazione della sua razza era un misto variopinto di chiazze oro, arancio, marroni ed avorio e le sue scaglie rilucevano al sole creando uno spettacolo magnifico.
Gli umani posti nella grande rete sul suo ventre si diedero da fare lanciando bombe sulle forze austriache mentre i membri più piccoli della sua formazione si lanciavano in spericolati raids diretti: dilaniando e disperdendo gruppi di fanti austriaci con zanne ed artigli.
-Presto si ritireranno !!-
Il grido del suo capitano giunse amplificato dal megafono che l’uomo teneva stretto in mano.
Vindex non trattenne un ghigno di trionfò.
Il grande drago era quasi pronto a prendere quota insieme al resto della formazione quando un grido di allarme giunse da uno degli alfieri posti sulla sua spalla perché ad una quota più elevata si stagliava nitida una formazione di draghi austriaci.
Dal dorso del peso massimo partì una precisa salva di fucileria che falciò l’equipaggio di un drago nemico.
I cadaveri degli uomini rimasero appesi alle cinghie di sicurezza e i pochi sopravvissuti cercarono disperatamente di separare i corpi dalla bardatura principale per alleggerire il drago:  Vindex non perse l’occasione.
Il possente drago da 20 tonnellate quasi collise in aria con l’avversario più piccolo ed egli provò un immensa soddisfazione nell’affondare le zanne nell’arto posteriore del suo nemico.
Quest’ultimo urlò con furia e artigliò disperatamente cercando di liberarsi mentre lo Chanson de Guerre sentiva il sangue caldo bagnarli le labbra. Era un sapore inebriante ma diverso da quello delle prede che mangiava.
Dopo alcuni istanti lo lasciò andare con un grido di trionfo, il più delle volte bastava un colpo ben piazzato o una ferita profonda per mettere fuori uso un drago e costringerlo alla fuga.
Prolungare di più un combattimento avrebbe aumentato i rischi per se stesso e per il suo equipaggio.
Fu in quel momento che un ombra calò su Vindex.
Un altro peso medio si era avvicinato silenziosamente sopra la sua posizione ed una squadra d’abbordaggio era riuscita ad agganciarsi coi moschettoni alla bardatura del peso massimo. Vindex colse una fugace occhiata del secondo drago mentre quest’ultimo si allontanava di gran carriera: pareva trattarsi di un Berghexe, una razza prussiana.  Strano che gli austriaci si fossero accaparrati un uovo di drago prussiano.
Ben presto urla di battaglia esplosero sul suo dorso mentre Vindex non poteva fare niente per intervenire senza rischiare di colpire gli uomini del suo equipaggio. Con sgomento osservò di sfuggita i corpi insanguinati di diversi uomini (amici e nemici) trascinati dalla forza di gravità fino a scivolare via dal suo dorso ma ancora appesi alle corde di sicurezza: sembravano tanti pupazzi abbandonati da un marionettista poco abile.
Non poteva permettere che gli uomini del suo equipaggio morissero così.
Con un ruggito richiamò i compagni della sua formazione: essendone lui stesso il cardine, in quanto unico peso massimo, non poterono fare altro che seguirlo e ritirarsi.
D’altronde le Forze Aeree del Regno di Sardegna non potevano permettersi di perdere un peso massimo.
Perché se il suo capitano fosse stato catturato e messo sotto minaccia di morte da un abbordatore nemico, Vindex non avrebbe avuto altra scelta.
Da quando il suo uovo si era schiuso di fronte al suo capitano Vindex non aveva passato giorno senza di lui.
Come per tutti i draghi in servizio attivo, la lealtà al suo capitano veniva prima della lealtà di fronte ad un ideale o a una nazione.
Atterrò nel mezzo delle linee sarde e una squadra di bersaglieri si avvicinò puntando i fucili contro degli abbordatori sopravvissuti.
-Presto !! Toglietemi tutto! Cos’è successo? Dov’è il mio Capitano?-
L’equipaggio di terra giunse rapidamente, slacciando le pesanti principali fibbie della bardatura, aiutando a portare già dal dorso di Vindex i corpi dei caduti e prestando soccorso ai feriti: il cuore del drago si fermò per un istante quando vide il corpo pallido del suo capitano venire portato con riverenza al suolo. 
Ruggì di dolore, artigliando il terreno fangoso sotto di lui, sotto gli sguardi attoniti dei fanti, dell’equipaggio di terra e dei suoi aviatori sopravvissuti alla battaglia.
Gli altri draghi della formazione atterrarono attorno a lui con espressioni abbattute.
La perdita di un capitano era qualcosa di sentito da tutti i membri della formazione, draghi o umani.
Mentre Vindex poteva dare sfogo al suo dolore solo ruggendo e scavando solchi nel terreno, i draghi francesi dell’Armée de l’Air scacciarono dai cieli la formazione austriaca.
Il nemico presto avrebbe iniziato ad abbandonare San Martino.
-Una perdita inaspettata e sconveniente. –                            
A parlare era stato un uomo in alta uniforme dell’esercito Sardo, osservando da lontano il possente Chanson de Guerre.
L’ufficiale di collegamento delle Forze Aeree richiuse i lembi d’ingresso della tenda dalla quale era appena uscito, quindi abbassò lo sguardoed annuì .
-Sicuramente: quando un drago perde il suo capitano di rado è ancora utile al combattimento. Perdere uno dei nostri pochi pesi massimi in tale modo è sicuramente una disgrazia. l’unico destino che gli resta è passare il resto dei suoi giorni nei Recinti di Riproduzione sul Gran Paradiso. Almeno in questo modo continuerà a servire le Forze Aeree-
Il Generale Domenico Cucchiari si passò una mano guantata sul viso, accarezzandosi il pizzetto.
-Una sfortuna davvero… beh se non altro grazie ai nostri alleati Francesi la battaglia è vinta. Ho appena ricevuto una lettera che mi informa del loro successo a Solferino. se volete scusarmi devo scrivere un rapporto a Sua Maestà –
Egli si ritirò nella tenda adiacente, lasciando l’ufficiale delle Forze Aeree ad osservare il triste spettacolo di un drago che aveva appena perso il suo capitano.
 
Note:
Questo capitolo è il prologo ed introduce molti elementi. Temeraire è basato sulle guerre napoleoniche, questa fanfiction è ambientata anni dopo durante l’Unità d’Italia. Nel Prologo vediamo la Battaglia di Solferino & San Martino del 1959 che vide schierato l’esercito di Sardegna alleato con la Francia di Napoleone III contro l’Austria.
Tutti i nomi citati sono di personaggi storici, ce ne saranno molti in questo progetto.
Per chi non fosse pratico della saga di Temeraire la bardatura è costituita da una serie di cinghie di cuoio e cordame con una doppia funzione: reggere una sorta di robusta rete sotto la pancia del drago per ospitare uomini in grado di scagliare bombe e fornire punti sicuri (tramite ganci e corde di sicurezza) per una squadra di fucilieri sul dorso del drago. Come avete letto, se due draghi si avvicinano troppo c’è il rischio che soldati nemici possano lanciarsi ed agganciarsi su di un drago nemico ed ingaggiare battaglia allo scopo di catturare il capitano.
I draghi (come ho accennato) sono suddivisi in categorie di peso: peso massimo (oltre le 18 tonnellate), pesi medi (tra le 10 e le 18), pesi piuma da combattimento (da 6 a 10 tonnellate) e corrieri (inferiori alle 6 tonnellate).
   
  
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