• A soap impression
  (which he ate and donated to the National Trust)
  
  
  Quello che avevano loro era tutto lì,
  tra una stretta di mano e  un sospiro,
  il caldo rumore di pelle fresca che si scontra, dita che si cercano, fruscio di maniche che si passano affianco senza neanche salutare, come le foglie secche d’autunno che coprivano il nudo inverno spoglio e freddo dei loro corpi tremanti.
  Non c’erano sguardi che chiedevano altro o piccoli rimpianti o segreti mangiucchiati via come l’angolo della pagina di un libro o un’unghia spezzata o il giallo da una matita o la buccia di una mela già morsa.
  Si stringevano solo le mani, chiudendo gli occhi e ascoltando i battiti del cuore di entrambi diventare piano uno solo, brillando all’orizzonte come luce secca, intorno e al di sopra di ogni grigia banalità sospesi nella loro fragile bolla di sapone multicolore.
  Continuavano a farsi bastare quello, sapendo che avrebbero meritato di più, ma beandosi del profumo l’uno dell’altro senza chiedere nient’altro – non per paura, ma per pura, semplice, mera e splendente felicità.
  
  
  
  
  
  
  A cup of tea, of course.
  (Non è di una canzone, ma la frase che hanno appena detto a Sherlock Holmes LOLOL – lo sto rivedendo, sì)
  
  HEILA~
  Sì, sono tornata! *W* Lo so, sono una stracazzo di maledizione, LOL. E non è finita qui.
  Ho altre due ff già scritte da pubblicare. Dannazione,sì, sembra proprio che io vi odi, ma vi assicuro che mi viene naturale scrivere (quasi) tutte le boiate che mi passano per la testa e pubblicarne una piccola parte.  Perché sì, se avessi solo un briciolo di meno di decenza  sareste molto più sfortunati e torturati, HAHAHA.
  Ma tornando a noi. Questa è un’originale che mi è venuta così, un paio di settimane fa, mentre leggevo fanfiction e fangirlavo very very hard a mezzanotte e mezza, nel letto .___. Quindi non sorprendetevi troppo, anche se non è che durante il giorno sia molto più lucida ed intelligente, anzi.
  Ok, sto fottutamente travisando ma è colpa di The Great Game che continua a PARLAAAAAAAARMI nelle orecchie in inglese, ormai l’ho visto così tante volte che so le battute a memoria, e sono su di giri perché… no, in realtà non c’è un motivo, sono su di giri e basta. Forse è perché finalmente ho scritto una fanfic su quel benedetto telefilm MA PERCHE’ CONTINUO A PARLARNE NON C’ENTRA UN CAZZO ALICE SHUT THE FUCK UP DIFNSJDFGNVSIFBJNV.
  Allora. Cos’altro devo dire? DOGJNB  AMO QUESTO TELEFILM CIOE’ VI RENDETE CONTO C’E’ UNA CHE SI CHIAMA LUCY HARRISON CIOE’ L-U-CY! H-A-R-R-I-S-O-N! AWWW OMG *O*Dai, la smetto.
  Il titolo . Dunque, questo mi è venuto in mente all’improvviso, così, me ne stavo con la penna blu sullo spazio vuoto che avevo lasciato apposta sul foglio per il titolo e mi è venuto in mente questo di getto.  Non stavo neanche pensando a Happiness Is A Warm Gun, non l’avevo nemmeno ascoltata quel giorno, ma mi è uscito così e chissenefrega, ho pensato che ci stesse bene con la faccenda del sapone, e che spogliasse un po’ la fic della sua aria felice, sbrilluccicosa e arrendevole, dandole quella roba di inquietante almeno lieve che caratterizza sempre quello che scrivo – qualcosa di distorto, alterato, insano e mental, come direbbero gli inglesi. Calza perfettamente – e se ve lo state chiedendo NO, non l’hanno appena detto a Sherlock, anche se era un dubbio legittimo LOL.
  Ok, non ho altro da dire.
  Hare Krishna ~