Vermiglio

IL CACCIATOR SI AGGIRAVA PER LA FORESTA,

IL LUPO SAPEVA.

L’UOMO VOLEVA PLACAR L’IRA FUNESTA,

IL LUPO IMPAVIDO RISPONDEVA.

TRASUDAVA ODIO, QUELL’ANIMA NEL BOSCO,

MENTRE CERCAVA  SFOGO CON FARE LOSCO.

IL LUPO SALITO SUL SUO PODIO,LO STUDIAVA CON CIPIGLIO;

PERSINO IL VENTO SI FERMO’, NESSUNO BATTE’ CIGLIO.

IL  LUPO GIA’ FERITO, MA NON NEL CORAGGIO,

PROTEGGEVA  I CUCCIOLI NASCOSTI TRA LE RADICI DEL GRANDE FAGGIO.

D’UN TRATTO DEL CACCIATOR L’IRA S’ACCESE,

BRANDI IL FUCILE, SPARO’ CON RABBIA, STRARIPANDO NELLA GIOIA,

FINCHE’ IL LUPO SU UN LATO SI DISTESE

MORTO PER AMOR DELL’INFELICE PROLE.

CACCIATOR ORA TI PARAGONO ALL’UOMO

CHE FRA TUTTE LE BESTIE CHE DIO CI HA DATO IN DONO,

MESTIERANTE IN CRUDELTA’,

HA FERMATO UNA VITA,

IMBRATTANDO IL MONDO DI VERMIGLIO,

SOLO PER POTERSENE VANTAR COL FIGLIO.

Salve a tutti, ecco una poesia a cui tengo molto, quindi non intendo rovinarla con inutili spiegazioni al fondo, se qualcuno vuole saperne di più può recensire ed io saqrò felice di spiegarmi.