Alejandro impugnò la stecca, prese la mira e tirò.
Il suono della biglia rossa che rimbalzava sulle pareti del tavolo si confuse ai rumori ovattati della sala.
STAAANG.
Il ragazzo si trovava in un locale molto famoso di Toronto, per una birra e una partitina a biliardo con gli amici.
Afferrò il suo boccale e sorseggiò la bevanda color grano, mentre osservava la strategia di gioco del suo avversario.
Strategia.
Quella maledetta parola.
Ogni volta che la sentiva pronunciare, o che semplicemente gli capitava di pensare, sentiva una pugnalata al cuore.
Lo riportava al momento più brutto della sua vita.
Forse “brutto” non è l’aggettivo adatto... Meglio deludente. Sì, molto meglio.
A quel giorno di tre anni fa, alla finale di “A Tutto Reality: il Tour”, alle Hawaii: era lì che aveva perso un milione di euro. Ma i soldi non erano niente in confronto a quello che aveva realmente perso quella giornata.
Lei. Heather. L’unica ragazza che avesse veramente amato. La persona più strategica che conosceva.
Alejandro strinse i denti, cercando di scordare.
Voleva dimenticare tutto... dalla propria dichiarazione d’amore al calcio di lei, dalla sua caduta alla terapia in quell’orrido robot.
Eppure, nonostante i suoi sforzi, non ci riusciva.
Non voleva ammetterlo a se stesso, ma nel profondo del suo cuore ferito, sapeva di amarla ancora.
-Ehi, Ale!- lo chiamò il suo amico – Ci sei?! Tocca a te!
Il giovane Burromuerto si riscosse, non si era accorto di essersi incantato.
Si passò una mano sulla faccia, dove ora una profonda cicatrice attraversava l’occhio destro verticalmente.
Ma non lo rendeva brutto, anzi, dava quel tocco di misterioso al volto già affascinante del ragazzo.
Si chinò vicino al tavolo da biliardo, e si portò il bastone accanto al viso, per valutare il colpo migliore da effettuare.
Ma non tirò.
Alejandro s’incantò per la seconda volta nell’arco di dieci minuti.
Aveva gli occhi fissi su una figura appena entrata dal portone principale del locale.
Heather.
Strano come il destino giochi con la tua vita.
La ragazza portava un vestito corto, rosso fuoco, e rideva insieme ad un paio di amiche.
Si guardò intorno e solo dopo qualche istante notò Alejandro. Sbiancò all’improvviso, e arretrò.
Lui si tirò su, lentamente, e le fece un cenno con la testa.
Heather sembrò riprendersi, e si diresse con passo deciso verso la sezione biliardo, i capelli ormai lunghi che le ondeggiavano sulla schiena.
-Ciao- disse, guardandolo negli occhi.
-Vuoi bere qualcosa?- riuscì solo a borbottare il ragazzo, indicando il bancone del bar.
L’asiatica annuì, seguendolo. Si sedette su un’alta sedia bianca, mentre Alejandro ordinava due cocktail.
Si fissarono per qualche secondo.
-Sempre in giro a fare scorribande, eh, Cascamuerto?- chiese poi Heather, sprezzante.
-Vedo che non hai perso l’acidità... –constatò solamente il messicano, serio.
Quell’asciutta affermazione mise in imbarazzo Heather più di quanto lei stessa di aspettasse.
-Io... io, non... ecco... – balbettò. Poi, di slancio, prese il volto di Alejandro tra le mani e lo baciò.
In quel contatto si dissero tutte le cose che si erano nascosti per anni, tutti i sentimenti celati sotto la rivalità, tutta la passione tenuta a freno fino a quel momento.
Heather si staccò, ansimante, un po’ confusa. Dopo un secondo, si avvicinò all’orecchio del ragazzo e sussurrò:
-Non ti ci abituare troppo, Burromuerto...- e scoppiò a ridere.
Alejandro sorrise.
Nella sua risata aveva appena ritrovato quella scintilla che mancava da tempo nella sua vita.

Beeeene.... Vi è piaciuta?!
L'idea mi è venuta in mente mentre guardavo una partita di snooker in TV....
Beh, ecco, in realtà non sono molto convinta, oltra che secondo me sono un po' OOC, soprattutto Alejandro... quindi se non dovesse piacere sono prontissima a cancellarla.
D'altronde è la mia prima one-shot, quindi è normale che non sia venuta un granchè...
Ok, ora vi saluto, e vi chiedo gentilmente di recensire, per sapere cosa pensate sul mio "esperimento"...
Ciao ciao!
FaDiesis