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Autore: VidelB    10/09/2006    8 recensioni
Goku e Chichi chiamarono loro figlio Gohan, in onore del nonno adottivo di Goku. Ma di preciso come venne loro l’idea? In quale occasione ritrovarono la famosa sfera dalle 4 stelline?
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sfera dalle 4 stelle

Goku e Chichi chiamarono loro figlio Gohan, in onore del nonno adottivo di Goku. Ma di preciso come venne loro l’idea? In che occasione ritrovarono la famosa sfera dalle 4 stelline? Questa è una mia interpretazione di quello che accadde. ^-

*

Era una tranquilla mattina d’estate. Il sole splendeva nel cielo terso, del tutto privo di nubi, e la temperatura stava aumentando velocemente.

Chichi si rivoltò sudata fra le lenzuola ad occhi chiusi, ma il caldo ormai le aveva tolto ogni voglia di dormire e mugugnando infastidita infine buttò le coperte da un lato e si mise seduta. Quindi scostò i capelli dal volto e si guardò intorno, trovando come al solito il posto accanto a sé vuoto. Si alzò in piedi con l’intenzione di controllare il figlio, mentre lanciava uno sguardo all’orologio sulla parete: le 10 passate. Era in ritardo per preparare la colazione! Poiché il bambino dormiva ancora, con la codina avviluppata intorno ai fianchi, evitò di disturbarlo.

La ragazza si fiondò silenziosamente in bagno a lavarsi e ne uscì dopo appena cinque minuti, si vestì, legò i capelli in uno chignon basso e corse in cucina. Fortunatamente Goku non era ancora tornato dai primi allenamenti, in questo modo riuscì a cucinare con più calma; in genere era affamatissimo e vederlo in quello stato la spingeva automaticamente ad essere il più rapida possibile.

Per minuti il brusio dei fornelli e i cinguettii provenienti dal giardino furono gli unici rumori che risuonarono in cucina. A Chichi non dispiaceva affatto l’atmosfera rilassata, anzi, vi si trovava a suo agio e considerava il posto splendido. Ovviamente non possedevano tutte quelle comodità a cui era abituata prima di sposarsi, ad esempio il condizionatore pronto per le giornate torride come quella ma…

- Eccomi!- fece una voce maschile allegra, seguita dal tonfo della porta che si chiudeva.

- Bentornato.- rispose la giovane pulendosi le mani col grembiule ed affacciandosi sul corridoio.

Goku le diede un fugace bacio sulla guancia passandole affianco per entrare in cucina.

- Uh, che buon odore! Ho una fame!- esclamò e si avvicinò con l’acquolina in bocca ad una padella. Prima che potesse sollevare il coperchio, Chichi aveva bloccato con fermezza la sua mano, premendola contro il metallo bollente.

- Lo sai che devi aspettare… quante volte te l’ho detto di non fare così?!- alzò il tono, mentre lo fissava con sguardo truce. Il ragazzo divenne bordeaux per il calore e balzò all’indietro.

- Sei cattiva.- replicò appena finito di soffiare sulla mano scottata.

- Non mi impietosisci con quell’espressione offesa sai?- disse lei a braccia conserte- Ci sono delle regole da rispettare in questa casa!

- E io che volevo chiederti di venire a fare il bagno con me oggi.- mormorò il ragazzo imbronciato, uscendo dalla stanza.

La moglie restò alquanto perplessa a tali parole. Loro non avevano mai… insomma sarebbero stati stretti nella vasca in due, non ci aveva mai pensato e poi… che cavolo di proposta era di punto in bianco? Inferocita lo seguì ad ampie falcate, acchiappandolo per la maglia arancione:

- Aspetta un attimo. Mi hai fatta arrabbiare, ma mica ti ho detto di no.- borbottò scontrosa e imbarazzata allo stesso tempo- Se ti facesse piacere…- deglutì a fatica, non riuscendo a continuare oltre il discorso.

Goku si voltò di nuovo sorridente:

- Allora andiamo tutti e tre al lago dopo?

- Tutti e tre? Lago?- ripeté la giovane scombussolata, sbattendo più volte le palpebre.

Il marito annuì:

- Che ne dici di fare un picnic lì? Sarà più fresco che a casa e potremo anche fare il bagno se ci va. Lui sta ancora dormendo?- chiese indicando il soffitto.

- Sì, ma dobbiamo deciderci a dare un nome al bambino, non si può continuare a chiamarlo così.- rispose lei infastidita.

- Già… beh ci penseremo entro stasera.- scrollò le spalle- Intanto vado a lavarmi.

- Va bene. Quando hai finito vallo a prendere e portalo qui con te.- acconsentì Chichi sospirando.

- Ok.

Detto questo, Goku si allontanò, mentre lei riandò davanti ai fornelli e nell’attesa fece colazione.

Circa una mezz’ora dopo ecco di ritorno il marito col figlio ancora insonnolito in braccio; la ragazza non poté impedirsi di sorridere a quella vista. Le parevano così simili fra loro!

- Bene, io ho finito e inizio a ripulire. Sistema il bambino nel seggiolone.- disse al giovane, il quale eseguì prontamente l’ordine, prima di mettersi a mangiare con l’appetito di sempre. Stava per finire, quando il neonato iniziò a singhiozzare e piangere, facendo voltare verso di sé entrambi i genitori. Chichi si apprestò ad avvicinarglisi, ma ricordò di avere le mani insaponate e dovette fermarsi:

- Scusa Goku, potresti dargli il biberon? E’ lì davanti a te.- chiese- Ora mi sciacquo le mani e arrivo.- proseguì aprendo il rubinetto.

Il ragazzo, rimasto un po’ confuso a quella richiesta, ci aveva messo un po’ ad alzarsi ed aveva appena preso in mano il biberon quando lei si voltò.

- Dai, non ti preoccupare, faccio io.- intervenne stringendo a sé il piccolo e tendendo una mano per ricevere l’oggetto. Goku scosse la testa:

- No. Fammi provare.- rispose interstadito. La ragazza sospirò e lo osservò quindi avvicinare lentamente il contenitore al bambino, finché quest’ultimo non allungò le braccia e lo prese.

- Hai visto? Guarda come beve!- esclamò lui impressionato.

- Sì, lo so.- fece lei, divertita dalla sua reazione esagerata.

- Aveva fame anche lui, eccome!- continuò il giovane attento, carezzandogli nel frattempo la testolina. Il figlio lasciò il ciuccio e fissò il padre a occhi spalancati per alcuni lunghi attimi, come a volerne assorbire l’immagine.

- Penso sia meglio finire di prepararci se vogliamo andare al lago.- disse ad un tratto la giovane, reprimendo a stento le risa- O si farà tardi.

- Già.- annuì Goku, distogliendo finalmente lo sguardo dal suo bambino. Non immaginava la quantità di borse di cui lo avrebbe caricato Chichi per quel “semplice” picnic.

*

  
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