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Autore: Abacaxi    31/01/2012    4 recensioni
E se Table si presentasse all'improvviso alle Capsule corp.??
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Table, Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Da quando il principe dei Saiyan si era stabilito in casa sua, le cose erano cambiate parecchio.
Era entrato come una tempesta nella sua vita e si rifiutava di uscirne.
Le uniche conversazioni che riuscivano ad avere erano litigi carichi di insulti reciproci, a volte la ragazza si chiedeva per quale assurda ragione gli avesse permesso di rimanere lì.
Tutte le volte non riusciva a darsi una risposta e si rassegnava all’idea.
La sua vita dopotutto era diventata molto più movimentata rispetto a prima, da quando aveva lasciato Yamcha si sentiva nuovamente libera e spensierata.
“Donna, ho fame! Dammi da mangiare!” . Come al solito era stata riscossa dai suoi pensieri e dal suo lavoro  dalle urla forsennate del principe dei Saiyan.
“Brutto scimmione che non sei altro, il frigo è lì davanti a te perché non sforzi il tuo reale fondoschiena e non ti prendi il mangiare da solo?!” “ Come osi, stupida terrestre, non rivolgerti
in questo modo a me o farai una brutta fine!” . Così procedevano tutte le giornate alle Capsule corp.
La sera stessa Bulma era distrutta, aveva lavorato tutto il giorno sui congegni che Vegeta usava per allenarsi e che distruggeva ogni pochi giorni e il Principe non contento aveva continuato
a sbraitare incitandola a darsi una mossa.
Decisa a concedersi un rilassante dopocena la ragazza aveva riempito la vasca di acqua bollente e schiuma profumata fino all’orlo e vi si era immersa completamente.
Dopo un bel po’ decise che era ora di andare a dormire, uscì dall’acqua e si coprì con asciugamano striminzito che lasciava intravedere le spalle candide e minute e le gambe affusolate.
Camminava mollemente per i corridoi della casa immersa nei suoi pensieri quando urto contro qualcosa di duro e caldo. Alzò gli occhi e si trovò di fronte Vegeta che la squadrava da capo a piedi.
“Cos’è questa puzza, donna! È così dolce che mi fa venire la nausea!” “Si chiama bagnoschiuma si vede che non sei fan delle docce, eh?!” il Saiyan la guardò di sbieco e rispose unicamente con
un “tsk” prima di superarla ed andarsene.
Bulma in tutta risposta si allontanò e si chiuse in camera. All’interno della sua stanza iniziò a cambiarsi e si ritrovò a pensare a quell’uomo che la trattava come una servetta e ma che, si era accorta,
la guardava con occhi carichi di desiderio.
Iniziò a pensare a Vegeta in un modo diverso, non più spaventata da lui, da com’era prima anzi, forse dimenticandosi di ciò che aveva fatto, pensava a lui come l’uomo più bello che avesse mai visto.
La cosa che più attirava la giovane erano i suoi occhi,  scuri e tenebrosi, profondi e bellissimi, così diversi dai suoi chiari e leggeri. Al loro interno era nascosto tutto di lui, il suo passato, i suoi sentimenti
e le sue paure, insomma tutto ciò che il principe continuava a tenere sepolto e nascosto dentro di sé. Quando si fermava a guardarlo però il suo sguardo ricadeva sul corpo muscoloso e scultoreo, segnato
da profonde cicatrici che lo rendevano affascinante e sexy. 
Arrossì di quella constatazione e nascose le mani tra il viso, imbarazzata. Come poteva  anche solo pensare quelle cose? Dopotutto lui, il principe dei Saiyan, era uno spietato assassino. Scosse la testa per
cercare di scacciare quei pensieri, infilò una lunga maglietta e si infilò nel letto. Appena appoggiò il viso sul cuscino crollò in un sonno pesante e tranquillo.
Nel bel mezzo della notte un cigolio turbò il suo sonno, si guardò intorno cercando di capire da dove provenisse. Cercando di scrutare l’oscurità si rese conto che la porta della sua stanza era socchiusa ed
improvvisamente avvertì la presenza di due occhi che la fissavano.
“Ve-Vegeta sei tu?” Nessuna risposta. Nell’ombra della notte intravedeva due iridi scure che la osservavano e si avvicinavano pericolosamente a lei. Sentì il respiro del saiyan sempre più vicino e all'improvviso
si ritrovò sovrastata da quel corpo massiccio su cui si era ritrovata a fantasticare poche ore prima.
Senza dire una parola Vegeta iniziò a baciarla avidamente, le strappò i vestiti accarezzandola con le mani su tutto il corpo. Bulma, inizialmente interdetta da quello che stava succedendo, era rimasta immobile,
paralizzata, poi come risvegliata da un sogno si lasciò andare e ricambiò quei baci appassionati concedendosi completamente a lui.
Passarono la notte così, travolti da un’onda di desiderio che non li lasciava andare, uniti da qualcosa di più del semplice desiderio. Quando entrambi furono stremati si staccarono semplicemente,  sempre senza
dire niente il saiyan raccolse le sue cose, uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle e lasciando la ragazza con mille dubbi. 
Nello stesso momento nello spazio una navicella di forma circolare, molto simile a una conosciuta da Bulma e i suoi amici, sfrecciava in direzione della Terra seguita poco distante da altre due identiche.



Ecco il primo capitolo, a dire la verità non mi soddisfa molto, sono alle prime armi e devo ancora prenderci la mano spero di riuscire meglio nei prossimi! 
Grazie per aver letto! :)
Abacaxi

   
 
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