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Autore: XxxBubbleGumPrincessxxX    31/01/2012    3 recensioni
" E' buffo come il confine fra fantasia e realtà sia molto spesso appena un po' sfocato per un bambino..."
Quando Blaine era un bambino, incontrò qualcosa di meraviglioso, qualcosa di impossibile. Blaine incontrò Kurt. Ma non aveva idea di quanto quell'incontro avrebbe cambiato la sua vita.
Traduzione dell'omonima fanfiction americana.
Blaine umano/mermaid Kurt. Accenni baby Klaine.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NOTE PRIMA DELLA LETTURA: Ha! Stavolta non devo chiedere scusa per l'attesa!... Ok, quindi questa nota dell'autore è superflua, meglio passare direttamente al capitolo! 
 



Click click click.  Erano trascorsi due giorni. Click. Due giorni interi da quando Blaine aveva visto Kurt per l'ultima volta. Il ragazzo riccioluto stava fissando distrattamente lo schermo del computer, cliccando di finestra in finestra, senza neanche fare effettivamente caso alle informazioni trovate. L'oggetto della sua ricerca su Google? " Come smetterla di amare una persona".*

Non che volesse propriamente smetterla di amare, doveva semplicemente farlo; la settimana prossima vi sarebbe stata la luna piena. In una sola settimana, Kurt se ne sarebbe andato per sempre. Blaine spostò il mouse e cliccò su un link che conduceva ad un sito web chiamato Psychologytoday .com; La prima frase in pagina recitava: " Non si può smettere di amare una persona. " 

Blaine sospirò e spense il computer; andò in cucina, afferrò una banana e si mise a sedere nei pressi della penisola**. Sentì il suo cellulare vibrare nella tasca, così lo estrasse per controllare quel nuovo messaggio in arrivo.

Kurt.

" Blaine, parlami. "

Lo mise via senza neanche rispondere. Non era il primo messaggio che riceveva dal Tritone; non era neanche il secondo, piuttosto il ventiduesimo. Anche se i primi dieci non erano proprio dei messaggi, quanto più una strana serie di lettere messe a caso. Blaine non potè fare a meno di sorridere dolcemente fra sè e sè; giusto, Kurt non sapeva parlare inglese e Blaine e Santana erano in grado di capire lui, Brittany, Mercedes e Quinn grazie all'Algabranchia. In che modo Kurt fosse riuscito a trasformare i suoi messaggi in una scrittura leggibile, andava al di là della sua comprensione.

<< Blaine, tesoro! >> poco dopo, sua madre piombò nella stanza; aveva indosso un abito elegante e più o meno tutti i gioielli che possedeva.

<< Oh, eccoti qua! >>  esclamò, non appena lo vide; lo afferrò per il mento e posò un grosso e sonoro bacio sulla sua guancia << Vado a perendere il thè con le ragazze; di' a tuo pare che sarò di ritorno verso le undici, ok?! >> 

E detto ciò, saltellò fuori dalla stanza; Blaine la osservò, sollevando un sopracciglio. Ma chi credeva di prendere in giro?! Onestamente, Blaine non era uno stupido. Chi indosserebbe un abito del genere alle quattro del pomeriggio? E, inolte, chi diavolo prenderebbe il thè per più di sei ore?! Sua mamma aveva chiaramente un appuntamento, e non si era neanche preoccupata a nasconderlo. Inoltre, si trattava senza dubbio di uno degli amici di suo marito.

Blaine sospirò; ma l'amore contava ancora per qualcuno?!

Dopo aver finito la sua banana, Blaine lasciò la cucina e incominciò a salire le scale, quando ad un tratto la porta di fronte a lui si spalancò; in piedi sull'uscio vi era Santana, completamente bagnata e con un enorme ghignetto stampato sul volto. Blaine la guardò con espressione accigliata.

<< Gradirei che tu ti asciugassi prima di portare tutta quest'acqua dentro casa mia. >>

<< E io gradirei che lo facessi tu, molto gentilmente. >> rispose Santana di rimando, prima di scuotere la testa e far cadere l'acqua dai suoi capelli allla mobilia. Blaine roteò gli occhi ma non rispose, scegliendo piuttosto di ignorarla e continuare a salire le scale. Con suo enorme sgomento, la latina lo seguì.

<< Ero con Brittany, >> lo informò, inutilmente << Mi ha raccontato di te e Kurt. >>

Blaine si fermò prima di brontolare: << Che cosa ti avrebbe detto riguardo me e Kurt?! >>

<< Solo che non gli parli da un po' di tempo; per niente. >>

<< E questo lei come fa a saperlo?! >>

Santana scrollò le spalle.

<< Ly***. >> disse semplicemente.

Blaine scosse la testa ed entrò nella sua stanza; Santana si gettò sul suo letto e lo guardò con aria di aspettativa, attendendo che Blaine si confidasse. E - naturalmente - lui lo fece.

<< Perchè l'amore non funziona? >> gemette, alzando le mani per aria con esasperazione. 

Santana scrollò ancora una volta le spalle, con nonchalance.

<< Non lo fa è basta. >>  disse sinceramente.

Blaine non sembrò affatto soddisfatto della sua risposta.

<< Lui.. >> incominciò, gesticolando violentemente in direzione della porta << Lui le da tutto, e lei come lo ripaga?! Con una relazione clandestina! >>

Santana scrollò le spalle per la terza volta.

<< Non sarebbe la prima volta. >> la mora si era scontrata con la madre di Blaine sul portico, sulla via del ritorno.

<< E Kurt.. >> continuò Blaine, ignorando del tutto le parole di Santana << Lui se ne andrà. La settimana prossima, lui andrà via per sempre; io non lo rivedrò mai più.>>

Si interruppe, i suoi occhi si fecero lucidi e si spalancarono.

<< Non lo rivedrò mai più.. >> il suo tono di voce si affievolì, fino a che il ragazzo non si ritrovò in una specie di stato di trance, continuando a parlare << E allora, a che serve?! Perchè innamorarsi, se poi lo si fa invano? >>

Santana lo fissò, prima con sguardo incredulo e poi di disgusto.

<< Se sei troppo idiota per arrivarci da solo, allora io non ho intenzione di dirtelo. >>

Si precipitò in direzione della porta, ma poi si fermò poco prima di andarsene.

<< Ultime notizie, Blaine. >> sibilò << La mia ragazza è una fottuta Sirena; non le spuntano le gambe con la luna piena o per sua scelta. Lei è bloccata in acqua e io sono bloccata sulla terra! Ti suggerisco di smetterla con i tuoi capricci e le tue paranoie, e di passare del tempo assieme a lui, finchè puoi. >>

E con ciò, uscì dalla porta.

 
 
*
 
 

" Ciao! Questa è la segreteria telefonica di Blaine Anderson; non posso rispondere al momento, quindi lasciate pure un messaggio.. "

Kurt sospirò, premendo con disappunto il tasto di spegnimento del suo telefono cellulare; la segreteria telefonica, ancora. 

Erano le sei del pomeriggio e il sole stava iniziando a tramontare in cielo; Kurt era seduto sul balcone, le gambe che sporgevano dalle sbarre di sicurezza, dondolando distrattamente al di sopra dell'oceano. Chinò la testa all' indietro e inspirò l'aria di mare; portandosi un braccio all'indietro, scagliò il suo telefonino in mare, prima di afferrare due delle sbarre della ringhiera e poggiando la fronte contro di esse.

Non avrebbe pianto...non avrebbe pianto...Dannazione, non avrebbe pianto!

Stava piangendo.

Una piccola lacrima solitaria scivolò lungo il suo viso di bambola.

<< Sei un disastro. >> 

Kurt non aveva neanche bisogno di voltarsi per sapere che si trattava di Puck; certamente non era Blaine. Il Tritone con la cresta gli si avvicinò e si accovacciò dietro di lui, poggiando una delle sue mani sulla testa del ragazzo. Kurt avrebbe voluto allontanarsi, ma non lo fece.

<< Forse questa è la cosa migliore. >> disse Puck dolcemente, fingendo di simpatizzare << Vuoi veramente stare con un ragazzo che ti ignora per dei giorni?! Lo so che non puoi dimenticarlo, ma forse potresti almeno aprire il tuo cuore ad un altro.. >>

<< No. >> disse Kurt con fermezza, invece che tristemente << Ci sarà sempre e solo lui. Mi dispiace moltissimo, Puck. >>

<< Per che cosa? >>  domandò Puck, fingendo di non capire. 

Kurt scosse la testa. Se voleva continuare a vivere negando l'evidenza, andava bene; non era affar suo. Ciò che lo riguardava, piuttosto, era che Blaine non lo aveva contattato per ben due giorni; in qualsiasi altra situazione si sarebbe sentito estremamente avvilito e se la sarebbe presa con Blaine, la volta successiva che lo avrebbe rivisto. Ma adesso, Kurt non poteva fare a meno di pensare che fosse tutta colpa sua; era lui ad avere dei segreti nascosti, lui aveva mentito.

Anche per Blaine doveva essere una brutta situazione, se non peggiore; avrebbe avuto tutto il diritto di essere arrabbiato con lui.

Rimettendosi in piedi, aggirò Puck e rientrò nell'appartamento; aveva ancora un po' di tempo, non avrebbe fatto buio prima di un'ora.

<< Dove pensi di andare? >> gli urlò dietro Puck, alzandosi in piedi per seguirlo.

<< Devo parlare con Blaine; devo fargli sapere che lo amo ancora e che andrà tutto bene. Devo.. >>

<< Ok, ok. >> Puck roteò gli occhi << Ti ho sentito. Verrò anch'io. >>

Kurt si immobilizzò sull'ingresso, e poi si voltò lentamente.

<< No. >>

Puck gli fece l'occhiolino: << Andiamo, sapevi che prima o poi lo avrei incontrato! >

<< No. >>

<< Ti preeeeeeeeeego! >>

<< No. >>

<< Mi comporterò bene. >>

<< No. >>

<< Almeno posso accompagnarti? >>

<< Puck, tu hai minacciato Blaine. Non c'è una sola possibilità, neanche in un milione di anni, che io ti lasci avvicinare a lui. >> 
 
 

*
 

Un'ora più tardi, Kurt e Puck stavano bussando alla porta di Blaine.

Mentre Puck era visibilmente compiaiuto, Kurt era semplicemente nervoso; l 'Osservatore lo aveva letteralmente sfinito ed era riuscito così a convincere Kurt a lasciarlo andare con sè. Per quanto davvero non volesse, Kurt sapeva che se Puck fosse andato a cercare Blaine per conto suo, le cose non sarebbero affatto andate a finire bene.

<< Farai bene a controllarti. >> lo ammonì Kurt, serrando i pugni << Giuro su Dio che se tu.. >>

Prima che potesse finire la frase, la porta si spalancò, mostrando un Blaine piuttosto malconcio. 

Il tempo si fermò.

I due uomini si guardarono in completo silenzio, osservando l'uno l'aspetto dell'altro; Blaine aveva un'aria orribile, come se non dormisse da giorni. Kurt era il suo perfetto specchio.

<< Kurt, io.. >> iniziò Blaine, ma non riuscì a finire la frase. Meno di un secondo più tardi, Kurt si era gettato fra le sue braccia, abbracciandolo e baciandolo appassionatamente.

<< Mi dispiace così tanto. >>  gemette, posando  un bacio sulla mandibola di Blaine. Il ragazzo dagli occhi nocciola lo abbracciò a sua volta, sentendosi all'improvviso estremamente in colpa. Come aveva potuto lasciare Kurt completamente solo per due giorni?! Era una persona terribile.

<< No, dispiace a me. >>  disse Blaine a bassa voce, premendo un tenero bacio sulle labbra di Kurt << Non sapevo come gestire la cosa. Ma adesso ci riesco, ok? Voglio che la nostra ultima settimana insieme sia memorabile. >>

<< Ogni momento assieme a te è memorabile. >> rispose immediatamente Kurt, seppellendo la sua faccia nel collo di Blaine. 

Poi, da dietro di loro provenne un leggero colpo di tosse; fu solo allora che Blaine si accorse finalmente della presenza di Puck.  E riuscì anche a vedere molto chiaramente un bagliore di odio nello sguardo che gli stava rivolgendo.

<< Chi sei tu? >> 

<< Puck. Felice di fare finalmente la tua conoscenza, amico. >>





NOTE DELL'AUTRICE:  Già! E adesso avete il nuovo capitolo. Con un po' di speranza dovrei riuscire a scriverne un altro prima che finisca il week end, e non dovessi riuscirci, sicuramente penso di farcela prima del prossimo mercoledì. :)

Dunque, vi ricordate quando dissi che presto sarebbe arrivato un po' di duro angst per Kurt e Blaine? Beh, potrei aver bisogno di ritrattare, perchè mi sembra di averli già fatti patire abbastanza. :(

I prossimi due capitoli dovebbero essere un po' più allegri e pieni di fluff, come quello delle lucciole. xD E forse, anche un po' di smut.... ;) vedremo. 



NOTE DELLA TRADUTTRICE: * L'autrice usa l'espressione  " To fall out of love" e la traduzione che ho usato mi sembrava quella che rendesse meglio il senso; avrei potuto dire anche "disinnamorarsi", ma non mi piaceva molto...
 
** Onestamente, non sapevo proprio come rendere in italiano la frase dell'andare a sedersi alla/sulla/nella ( ?) penisola. Diciamo che è una mia lacuna, non so proprio come si dica in italiano! xD personalmente non avrei mai scritto una cosa del genere... xD
 
*** Non so ricordate, ma "Ly" starebbe per "Lystrata", ossia il processo di connessione mentale fra le sirene; magari lo ricordate ancora, ma a scanso di equivoci.. :)
 
Ed eccomi ancora qui! xD

Chiedo scusa per aver ritardato di un paio di giorni la pubblicazione (rispetto a quella dell'autrice) ma ero intrappolata in due ff da mandare avanti e dovevo dare la precedenza a quelle! Spero comunque di aver fatto un buon lavoro, anche se sono un po' incerta su alcuni passaggi...

Speriamo che la ragazza aggiorni davvero entro mercoledì (che poi, ora che ci penso, sarebbe domani ), così avrò presto qualcosa di nuovo da postare.. :)
 
A presto.
  
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